La collega insoddisfatta

Io mi chiamo Andrea e lei Giorgia.
Siamo due colleghi che all’inizio non si parlavano quasi mai, salvo quelle poche volte per chiedere alcune cose. Forse perché io ho 22 anni e lei 45 e un po’ di anni di differenza ci sono, però dopo alcuni mesi ci siamo avvicinati e abbiamo iniziato a parlare sempre più spesso. Parlavamo quasi tutti i giorni parlando del lavoro e alcune volte anche di cose personali, come ad esempio che ha un figlio, ha un compagno ma non ha intenzione di sposarsi e che non ha un bel rapporto con il padre.
Nel frattempo, dato che parlavamo sempre più spesso, mi sono un po’ affezionato a lei ma nei miei pensieri non potevo immaginare di essermi affezionato fino al punto di volerla scopare e desiderarla dato che avevamo più di 20 anni di differenza.
Oltre ad essermi affezionato avevo anche notato che anche lei un po’ si stava avvicinando dato che quando doveva fare qualcosa voleva che ci fossi anche io con lei, non voleva nessun altro.
Un giorno stavamo lavorando da soli e stavamo mettendo nelle scatole alcuni articoli e io ero davanti a lei, ad un tratto si e’ girata per prendere una cosa e si e’ piegata e si e’ visto benissimo il suo culo, che per essere una donna di 45 anni era bello tondo e ancora bello sodo e li ho iniziato a eccitarmi e iniziare a fare sogni erotici su di lei e pensieri su di lei, ma per il momento non sono andato oltre. Passano i giorni e continuiamo a parlare e addirittura lei mi da il suo numero per qualsiasi problema io avessi e mentre eravamo ancora da soli mi ha confidato che il suo compagno l’aveva tradita e che lei lo aveva scoperto vedendo il suo telefono, e lei dopo iniziò a piangere a spiegarmi cosa fosse successo e io per consolarla le ho detto che fossi stato in lei lo avrei buttato fuori di casa perché non può tradire una bella donna come che dimostri di essere ancora molto giovane e lei si e’ avvicinata ci siamo abbracciati e mi ha ringraziato.
Dopo questo episodio, c’è ne sono stati altri, come ad esempio un giorno ero vicino a lei e si e’ fermata davanti all’improvviso e io le ho toccato il culo con la mano a che in modo volontario perché volevo vedere come era sodo il suo culo e infatti quando l’ ho toccato era soffice, il più morbido culo che abbia mai palpato ed era una donna di 45 anni e questo mi eccito ancora di più dato che era bello sodo ancora. Lei la palpata la senti perché si era girata ma non disse nulla sorrise e basta.
C’è ne era stato un altro di episodio, un giorno stavamo facendo un lavoro e lei si era piegata in avanti e aveva il giubbino un po’ slacciato e le ho visto le tette che per essere una di 45 anni le aveva anche quelle belle sode e mi sono eccitato ancora di più. Dato che stavo per andare alcuni giorni via, mi decisi di darle il mio numero così anche lei poteva scrivermi per vari problemi e lei lo prese e se lo salvo' subito.
In vacanza pensavo sempre a lei e al suo culo e alle sue tette e alla voglia di scoparla così presi l’occasione per scriverle e gli dissi se voleva uscire una sera quando tornavo e lei accetto subito. Quando tornai al lavoro organizziamo la serata e scegliamo il locale.
Il giorno dell’uscita era arrivato e io volevo solo una cosa scoparla e avevo preparato nei minimi dettagli il tutto. Quella sera arriviamo al locale, lei sempre con una maglietta e dei pantaloni attillati dove metteva in evidenza il suo bellissimo cielo e io vestito semplice perché faceva anche caldo. Entriamo e mangiamo e beviamo per tutta la serata e durante la serata le faccio i complimenti per come e ‘ bella e come il suo compagno non la meriti. La serata intanto arriva alla fine e uscendo dal locale, la prendo per i fianchi e la abbraccio, solo che dopo un po’ non lascio io anzi la tengo sempre più vicino a me e oltre ad avere le mani su i suoi fianchi avvicino la bocca al suo collo e lei mi chiede subito:
-“Cosa stai facendo”-
E io le rispondo
-“Secondo te, cosa sto facendo ?”-
-“Potrei essere tua madre, non possiamo “-
-“ Infatti non lo siamo, non avere paura”-
-“Ho anche un figlio dai “-
-“ Appunto, lui merita che sua madre sia felice almeno una notte, non devi soffrire sempre per colpa del tuo compagno che ti ha tradito, almeno per una sera devi essere felice e non preoccupati del tuo compagno che ci stai insieme solo perché c’è il bambino in mezzo”-
-“ Lo so che devo essere felice però’ penso a mio figlio”-
Io per non tirarla ancora lunga la prendo e la bacio, lei e’ sorpresa però non si stacca a e rimane attaccata e dopo mi dice:
-“ Hai ragione, devo divertirmi per una notte, seguimi “- e mi porta nella sua macchina.
Partiamo e mi porta in un posto isolato che conosce solo lei, ci fermiamo andiamo sui sedili dietro e iniziamo a bacarci ancora. Dopo un po’ inizio a spogliarmi e spoglio anche lei, lei rimane in reggiseno e ammiro le sue tette belle sode, grosse tonde, dopo mi tolgo i pantaloni e gli e li tolgo anche a lei e noto che aveva il perizoma sotto e vedo la sua fighetta con una leggera striscia di pelo e anche il suo bellissimo culo sodo, grosso e con poche smagliature per la sua età. Lei dopo si spoglia completamente e mi toglie le mutande e subito nota la in erezione e sorpresa dice
-“ Cazzo, non me lo ricordavo così un cazzo di un ventenne, il mio compagno non lo ha così grosso”-
-“ Sei tu che lo hai fatto diventare così, prendilo in bocca”-
E subito mi ascoltò e lo prende in bocca, e’ il miglior pompino che qualcuna mi abbia fatto.
Dopo alcuni minuti le dico che adesso tocca me e lei si stende sul sedile a gambe aperte e iniziò a leccarle figa e anche un il culo e dopo inizio a mettere una, poi due e tre dita nel culo per dilatarla un po’. Dopo alcuni minuti stava già per venire così ho smesso e mi sono rialzato perché volevamo scopare, però c’era un problema
-“Cazzo, non ho portato il preservativo “-
-“ Fa lo stesso, intanto sono quasi in menopausa e poi prendo le pillola”-
-“Ah ok così sborro anche dentro senza problemi “-
-“ Si non ci sono problemi”-
Subito dopo allora mi stendo sui sedili e lei inizia a salirmi sopra e si pianta il mio cazzo dritto nella figa e pianta un urlo di dolore, misto eccitazione e inizia a muoversi e a saltellare
-“ Cazzo, quanto e’ grosso e duro, e’ bellissimo “-
-“ Con te si eccita solo a guardati”
E nel frattempo le mordo i capezzoli e lei e’ sempre più eccitata, così continuo e aumento la velocità e lei sta, urla sempre di più, sta per avere un orgasmo e per godere così mi tolgo e cambiamo posizione.
Adesso si stende lei e apre le gambe e io sopra di lei lo metto dentro nella figa che e’ bagnata fradicia, io inizio a martellare e lei mi dice
-“Non fermarti ti prego, non scopo così da molto tempo, e’ bellissimo “-
-“Io ti sfondo, e’ da tempo ti volevo scopare, “-
Si vedevano i nostri corpi come fossero uno soltanto, lei aveva le gambe, le braccia e le unghie attaccate alla schiena e io avevo tutto il cazzo nella sua figa, si vedevano le palle, piene di sborra, che sbattevano sulla sua figa già bagnata e da quanto scopavano forte sembrava che le palle volessero entrare nella figa.
Dopo alcuni minuti stavo per venire:
-“ Sto per venire, ti vengo dentro la figa”
-“ Va bene, cazzo sto per venire anche io, vienimi dentro, riempimi, veniamo insieme.”
Senza farmi troppi problemi le vengo dentro, uscì dal cazzo una quantità infinita di sborra che non finiva più e anche lei venne nello stesso momento
-“ E’ stato bellissimo, e’ da tempo che non scopavo così, il mio compagno non mi ha mai scopata così”-
-“ E’ stato bellissimo anche per me, anche se e’ stato un po’ scomodo in macchina “-
-“ Le prossime volte vieni a casa mia quando non c’è il mio compagno e mio figlio così stiamo bene e comodi”-
-“ Ci saranno prossime volte allor?”-
-“ Si, mica scopa si scopa solo una volta, il tuo cazzo lo voglio ancora”-
-“ Anche la tua figa la voglio ancora, anche il tuo colo e anche le tue tette, voglio te sempre e voglio venirti sempre dentro “-
-“ Si può farlo, come ti ho detto uso la pillola e sono quasi in menopausa quindi niente preoccupazioni.
Dopo aver preso fiato ci rivestiamo, dopo un ultima palapata alle tette e al culo e mi torniamo a casa.
Prima di scendere però le chiesi come dovevamo comportarci al lavoro e lei mi fa che per non farci scoprire dovevamo fare solo pompini o leccate di figa e se proprio avevamo voglia una sveltina senza farci scoprire. Dopo questo discorso, l’ho baciata ancora, e sono sceso dalla macchina e sono tornato a casa
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