Scambi sull'isola 2
Al nostro tavolo, oltre a Sara e Marco, vi éun’altra coppia di conoscenti. I nostri discorsi rimangono quindi sul generico e restano ben lontani dall’argomento del sesso. Solo qualche breve e complice occhiata scambiata fra noi quattro potrebbe tradire l’intesa erotica che c’éfra le nostre coppie.Fra le altre cose veniamo a sapere, oltre al programma della cerimonia dell’indomani, della piccola festa prevista per la serata: musica, balli, ulteriori mangiate e bevute, nonché una serie di spettacoli organizzati dai futuri sposi.Bene, penso che un programma del genere, per quanto pieno sia più riposante per noi che il lasciarci soli. Noto, infatti, dallo sguardo perso di Marco che anche Sara ha voluto qualcosa da lui quando erano in camera.
La serata prosegue come da programma, la musica di accompagnamento e le abbondanti dosi di liquore (siamo su di un’isola dove non esistono automobili’ e nemmeno biciclette, il massimo incidente éritrovarsi abbracciati ad un fico d’india!), favoriscono i rapporti umani, facciamo conoscenza con tante persone, alcune molto interessanti e la serata passa in fretta.Nulla degno di nota, quantomeno ai fini di questo racconto.
Si fa tardi e la gente, poco alla volta comincia a ritirarsi in camera.
L’attenzione dei pochi irriducibili éattirata dall’annuncio, in francese, di un imminente spettacolo ad alto tenore erotico. Non ho capito molto, l’ora tarda e il tasso alcolico annebbiano le mie facoltà linguistiche. Cerco Laura nella speranza di delucidazioni ma non la vedo. Trovo, però, Sara anche lei alla ricerca di Marco, ci parliamo e decidiamo di seguire gli altri che stanno uscendo dalla sala.
Ma dove saranno quei due? ‘ mi domanda lei con un’aria per nulla preoccupata.Non ne ho la minima idea, Laura ésparita da almeno mezz’ora!Anche mio marito, non vorrei che’.Se’ faremo altrettanto anche noi’Prima gustiamoci lo spettacolo. ‘ aggiunge lei sorniona.Non éche ci hanno filmato questo pomeriggio? ‘ le chiedo preoccupato.Beh! Tutto sommato qui non vedo nessuno che ci conosce, sono per la maggior parte francesi!
Esibizionista che non sei altro!
Ti piace pero!
Su questo tono la nostra discussione dura sino a che arriviamo in una sala, in parte rialzata, da dove si domina su quello che succede nella parte bassa a circa un metro e mezzo sotto. Sono riunite una dozzina di persone ma dei nostri due compagni nessuna traccia, l’occhiata che mi lancia Sara épiena di significati. Siamo convinti che Laura e Marco abbiano deciso di finire la serata tra di loro, senza coinvolgerci. Poco male gli renderemo il piacere.Ci sistemiamo su delle sedie disposte ad arco nella parte alta a ridosso della balaustra che la separa dalla parte bassa dove éstato posizionato un letto.
Sara commenta la scena con stupore e maraviglia:
Ehi! Fanno sul serio qui!
Dai dimentica quei due e godiamoci lo spettacolo, magari ci viene qualche idea per dopo.
Mi siedo vicino a lei e resto in attesa.
Una musica a basso volume segnala che qualcosa sta per accadere. Si abbassano le luci della sala e solo uno spot illumina il letto. L’effetto di quel colpo di luce sulle lenzuola blu scuro énotevole e un senso di attesa permea la sala.Ne risente anche Sara che approfitta del buio per prendere la mia mano e posizionarsela sulle gambe, trovo l’idea molto buone e l’accarezzo.
Inizia lo spettacolo.
Entra una donna dagli splendidi capelli neri, lunghi fino al seno. Indossa un tailleur grigio, molto aderente con la gonna poco al di sopra del ginocchio. Calze nere e scarpe alte dello stesso colore.
Molto bella con un fisico messo in evidenza dall’abito di una misura troppo stretta per lei.Una maschera sugli occhi la rende irriconoscibile e misteriosa, molto sexy.
Gira intorno al letto, camminando lenta poi si siede su di una sedia davanti ad esso. Il pubblico dopo l’iniziale applauso di benvenuto osserva un religioso silenzio.La donna si passa la mano sui capelli ravvivandoli mentre volge lo sguardo verso l’uomo che sta entrando.Anche lui évestito elegante e indossa una maschera sul viso.
Sara mi sussurra che evidentemente non sono due attori professionisti il che rende l’esibizione ancora più interessante.Lui si avvicina alla donna seduta e le gira intorno, guardandola. Lei lo segue con lo sguardo, ruotando leggermente il busto e dischiudendo le gambe nell’operazione.L’uomo si ferma dietro di lei, l’afferra per la testa tirandola indietro per baciarla, quasi con violenza. Lei gradisce e mentre li offre le labbra inarca il busto spingendo i fuori il seno, lo cerca con le mani ma lui le sfugge. Prende le sue braccia portandole dietro la sedia, le trattiene e estrae, platealmente, da una tasca delle manette. La imprigiona così, legata alla sedia.Le labbra di lei socchiuse nell’attesa degli eventi sono tremendamente erotiche.Ora, l’uomo, si porta davanti alle sue gambe, s’inginocchia ad accarezzarle e a baciarle, violando a tratti il confine tracciato dal bordo della gonna, si spinge all’interno delle cosce di lei costringendola ad aprirsi quanto la sottana lo consente.Lei éestasiata dalle sue mani che la frugano intimamente, lo guarda respirando lentamente e a fondo, con lo sguardo lo invita a spingersi oltre.
Lui le cinge la vita, studiando con chiara libidine i fianchi. Cerca, nel retro della gonna la zip che la chiude. La apre e inizia a sfilargliela facendola scivolare lentamente sulle gambe, aiutato da lei che alza il sedere.
Nonostante me lo aspettasi la vista delle calze autoreggenti e del piccolo triangolo degli slip, mi eccita. Inconsciamente stringo la coscia di Sara, strappandole un leggero gemito di approvazione, non parca prende la mia mano e se la porta sotto il vestito, nel mezzo delle cosce, stringendo successivamente le gambe per farmi intendere di non andarmene.
L’uomo si mette a cavallo delle gambe della donna, in piedi, e inizia a sbottonarle la giacca. Lei tenta, impedita dalle manette di raggiungere con le labbra la zona genitale di lui, bacia e mordicchia la patta dei pantaloni nel tentativo di aprirli. Lui le fila la giacca dalle spalle rivoltandola indietro sullo schienale della sedia. Si allontana da lei, osservandola. Prende da una tasca un coltello a serramanico, lo apre e con la lama le fa saltare i bottoni della camicetta, uno alla volta con una lentezza esasperante.Rivolta la camicia come la giacca, questo blocca ancora di più i movimenti di lei.
La lama segue il contorno del reggipetto, probabilmente non éappoggiata al suo corpo ma dalla nostra posizione non si capisce bene, scende sul ventre sino alle mutandine, s’infila sotto di loro tirandone il tessuto, poi ruota e le taglia. Non ripete l’operazione anche sull’altro lato, ma sale nuovamente verso il seno. L’uomo gioca stuzzicandole i capezzoli, che s’intravedono attraverso il tessuto, turgidi dall’eccitazione con la lama del coltello. Quindi, all’improvviso taglia nel mezzo il reggiseno che letteralmente esplode aprendosi in due, liberando due tette magnifiche che lei spinge in fuori, verso di lui per farsele baciare e leccare.L’uomo però preferisce lasciare alla lama d’acciaio il compito di accarezzare la donna. Il lucido metallo esplora intimamente quel corpo, disegna immaginari fiori sulla pelle del seno, poi come per cancellarli, di piatto, la lama preme la mammella schiacciandola. Il gioco prosegue sino a quando con un ultimo scatto veloce e violento taglia l’ultimo lembo degli slip, denudando il pube.Lei apre le gambe verso di lui, non come invito ma come sfida, lo s’intuisce dal suo sguardo, quel poco che si vede sotto la maschera.Lui si scioglie la cravatta e si sbottona la camicia, apre la patta dei pantaloni e tira fuori il suo membro perfettamente eretto. Si avvicina alla donna, sfila la cravatta dal colletto e la passa intorno al collo di lei, sul retro della testa, quindi fa passare la cravatta in mezzo alle sue gambe e con una mano da dietro il sedere, tira la testa della donna verso il suo membro. Lei gli si avvicina già con la bocca aperta, appena lo trova con le labbra, anticipa l’uomo e si tuffa ad ingoiarlo. La sua mossa étanto fulminea che l’uomo d’istinto ritrae il bacino, poi gli si concede.La donna éabilissima a succhiarlo senza l’ausilio delle mani. Quando lo ha dentro per metà si può notare sulle guance incavate la lingua che saetta veloce sul glande. Ritrae il viso, lasciando scorrere le labbra su tutta la lunghezza del pene, stringendole. Si posiziona in modo da poterlo leccare con dovizia e in ogni anfratto, poi lo riprende, poco per volta e ogni volta più in gola.L’uomo sta perdendo il controllo, ha la testa reclinata all’indietro e ansima.
Quella fa i pompini come Laura e ha il suo corpo! ‘ osservo con Sara.E a me sembra di riconoscere quel pene’.Hai capito quei due!Questa volta ci hanno fregati per bene, lo stanno facendo davanti a noi e a tutti gli altri.
Hai visto che roba?
Bravi però, bisogna concederglielo.
La donna éproprio Laura, con una parrucca nera, ma éproprio lei. Ora che il dubbio non épiù tale, osservo con attenzione i peli del pube e quando vengono colpiti dalla luce noto il colore biondo di Laura.
Lo spettacolo, di colpo, diviene molto più interessante per me e Sara e vi dedichiamo più attenzione; anche se la mia mano posizionata tra le cosce della mia vicina inizia a cercare il suo pelo, per sfogare un po’ dell’eccitazione che sta montando in noi. Lei non protesta ma apre dischiude leggermente le gambe per favorirmi nella mia ricerca.
Laura, nel frattempo, ha quasi fatto venire Marco, anche sull’identità dell’uomo non abbiamo più dubbi. Lui si ritrae all’improvviso da lei rimanendo a fissarla sconvolto.S’inginocchia tra le sue gambe e afferratone il sedere lo tira verso di se, portando la vagina fuori dall’orlo della sedia. S’infila tra le gambe della sedia, mettendosi seduto con il viso giusto all’altezza del pube di Laura e inizia a leccarla. Prima in modo vago e quasi disinteressato, poi dopo aver divaricato le labbra della vagina con le mani, in modo più proficuo per lei.Il forte effetto che la lingua di Marco ha su di lei si nota da come muove il bacino e dall’espressione che si può evincere dalla bocca. Si muove cime se lo avesse dentro, seguendo i colpi di una immaginaria penetrazione poco alla volta scivola in avanti. Lui, per farla godere ancora di più, ogni tanto infila un dito dentro la vagina esplorandone le pareti, poi lo sostituisce con la lingua. S’interrompe quando sente i suoi primi gridolini di piacere.La lascia ansimante con il corpo lucido per un leggero strato di sudore e la vagina fradicia a causa della sua saliva e degli umori che la grand’eccitazione ha fatto rilasciare.Marco si tira fuori da sotto la sedia e si mette, nuovamente, in ginocchio davanti a lei, nel mezzo delle gambe.
Laura che, per merito del suo dimenarsi di prima, ha mezzo sedere fuori dalla sedia, con le gambe divaricare gli offre oscenamente e spudoratamente la sua femminilità.
Lui può ringraziare il fatto che lei ha i polsi legati dietro la sedia, altrimenti non potrebbe rimanere fermo così a lungo, senza fiato, a guardarla senza alcun pudore. Dopo un suo verso di incitamento, lui allunga una mano sulla coscia destra e inizia a risalirla. Raggiunge la vagina e ci gioca, poi prende in mano il suo membro e lo appoggia alle labbra dilatate proprio di fronte all’ingresso.Lo imbocca mentre lei si mordicchia il labbro inferiore della bocca, non spinge, lo strofina su di lei facendola impazzire nell’attesa. La tortura, lascia che lei cerchi di infilarselo dentro con delle abili mosse del pube, ma poi lo ritrae.
Lei ansima nello sforzo di cercarlo e questo la rende molto erotica. Nella sala c’éun silenzio irreale, come se tutti i presenti prestino la massima attenzione ai suoni dei due, solo qualche gemito viene percepito qua e là tra il pubblico, sia di origine femminile che maschile, si ha le sensazione che qualcuno stia regalando al proprio compagno un piacere supplementare altre a quello datogli dallo spettacolo.Oramai ho raggiunto il pube di Sara e mi sono fatto strada tra i suoi peli, la sto tenendo in uno stato di piacere soffuso, non così forte da farla venire ma nemmeno tanto blando da non sentirlo. In qualche occasione éstata lei a fermare la mia mano quando stavo esagerando, segno che nemmeno lei vuole venire adesso e in qual modo.
Marco, convinto dallo sguardo di Laura, la libera dopo essersi spogliato del tutto davanti a lei e si sdraia sul letto, appoggiato ai gomiti.
Lei si libera della camicia e della giacca, del rimasuglio di reggiseno e si alza stiracchiandosi in punta di piedi, con le spalle rivolte al pubblico il suo sedere da bella mostra di se, aiutato dalle calze autoreggenti e le scarpe alte che ancora indossa. Cammina con passo felino, ancheggiando quanto i suoi muscoli tesi dalla passione lo consentono. Gira intorno alla sedia e sale sul letto gattonando verso di lui, in questo modo mette, ulteriormente, in mostra il sedere e la sua vagina leggermente aperta dalla voglia.
Mentre gli si avvicina lo bacia tra le cosce, raggiunge il pene e lo lecca più volte per tutta la lunghezza poi la lingua prosegue verso il torace. Gli appoggia il seno sul membro, lo fa scivolare nel mezzo e si strofina contro di lui. Raddrizza la schiena e invita Marco a ruotare sul letto in modo da darci la possibilità di vederli di fronte per tre quarti.
A questo punto, Laura, gli sale a cavallo. Sino ad ora era stato lui il regista della scena, ora lei vuole la sua parte.
Con consumata abilità fa scivolare facilmente il suo membro dentro di se, una scena già vista nel pomeriggio, si assesta bene per farlo entrare completamente poi, a beneficio del pubblico, lascia cadere all’indietro la testa mugolando soddisfatta.Lo cavalca subito con foga, tralasciando i piccoli movimenti preliminari delle anche. Sale e scende su di lui come un’invasata, unisce al movimento verticale un complesso e giro del bacino alternato a variazioni dell’inclinazione del pube.L’esibirsi di fronte ad un pubblico la deve coinvolgere nel profondo, la sua grand’eccitazione édimostrata dal liquido, lucido e denso che lascia sul membro di Marco, perfettamente visibile quando lo lascia uscire. Mi accorgo che, in parte, sta recitando; assume delle posizioni e delle inclinazioni del busto che non sono solite in lei ma estremamente coreografiche, riesce a mettere in risalto il seno, i fianchi e la vita sottile. Ma l’attenzione degli spettatori deve essere attirata, come la mia, dal suo ventre che danza nelle ritmiche contrazioni muscolari. E’ chiaro che sta poco alla volta abbandonando la recitazione per dedicarsi alla ricerca del piacere.Il suo ritmo rallenta quando quasi crolla su Marco, lascia che lui le afferri le natiche per guidare la cavalcata. Geme nell’attimo in cui una mano di lui, da dietro, raggiunge il l’ano e lo penetra con un dito, Laura aderisce completamente a lui, movendo solo più il bacino alla ricerca di lunghi e intensi assaggi del membro. Il suo viso, o meglio quello che si vede al di là della maschera, si trasforma, dischiude le labbra in un profondo respiro e quando svuota i polmoni lo fa urlando. Inarca la schiena tornano a muoversi veloce, pochi colpi in quel modo e appoggia le mani sul torace di Marco sollevandosi. Continua a cavalcarlo sempre più veloce in preda all’orgasmo mentre ansima forte. E’ incredibile che lui resista a quel balletto, evidentemente lei étalmente dilatata dall’eccitazione da non fornirgli più stimoli di tanto.Laura ha un orgasmo molto intenso, uno di quelli che ti lasciano senza forze, ma non si dimentica di lui. Si solleva lasciandolo uscire e si prepara a farlo godere con la bocca.
Marco, però, non édello stesso parere. Si ritira da lei, la blocca nella posizione in cui si trova in quel momento, in ginocchio e appoggiata sui gomiti. Si porta dietro di lei, gli accarezza il sedere, dilatando le natiche e gioca con l’ano, stuzzicandolo. Lei rantola, alza il sedere e aspetta.Lui sembra indeciso tra l’ano e la vagina, appoggia il pene a lei strofinandolo sui due buchi. Sara sta ansimando come Laura, anche lei énell’attesa dell’epilogo. Marco sceglie apparentemente la vagina, lo punta e affonda in Laura con forza. Si muove entrando in lei tre, quattro volte poi si allontana nuovamente per puntarle il membro direttamente sull’ano. Laura lo sente chiaramente e spinge in alto il sedere per offrirsi. Marco non fatica a penetrarla analmente, Laura si éposizionata alla perfezione e spinge in modo da dilatare al massimo lo sfintere. Quando lui le entra dentro urla di piacere e spinge in controtempo donando al pubblico uno spettacolo inatteso. Marco éal limite ma i gemiti di Laura gli donano la forza di resistere, la sente godere nuovamente e vuole vederla venire ancora una volta. Poco alla volta Laura accoglie tutto il membro di Marco dentro, lo deve sentire con un’intensità tale da farle perdere ogni controllo e la ragione. Sara, al mio fianco, si limita a sussurrare frasi del tipo: ” émeraviglioso, guarda come lo prende, la sta sfondando!”. Laura, ora, ha il capo chinato verso il basso, rantola e geme spudoratamente ad ogni affondo di Marco sin che, finalmente, alza il viso al soffitto e urla il suo rinnovato piacere.Lui la penetra con forza, spingendolo dentro di lei sempre più veloce. Viene in poco tempo, nostro beneficio esce da Laura e appoggia il pene tra le natiche schizzandole, insieme alla schiena del suo seme.
Al termine Laura si lascia cadere supina sul letto, a gambe larghe e fisicamente distrutta.
Le luci si spengono nella zona del letto e si riaccendono sul pubblico. Vedo facce tinte di rosso dall’eccitazione provata e noto che alcune signorine portano dei segni inequivocabili sui vestiti.Lentamente, senza tante parole, tutti si ritirano, lo spettacolo ha fatto effetto!
Guardo Sara e anche noi ci alziamo, il suo sguardo vale più di mille parole, “imitiamoli” sembra dire.
Saliamo verso le camere, i nostri due compagni non sono ancora arrivati. Entriamo nella mia, senza dirci niente, in silenzio, lei si spoglia imitata da me.
Ci buttiamo sul letto abbracciati, lottiamo qualche istante nella ricerca della posizione con cui sfogare la nostra eccitazione, senza mai staccare le nostre labbra dal bacio intenso che ci stiamo scambiando.
Alla fine vinco io e lei si lascia prendere nella posizione più canonica. Siamo talmente eccitati che non duriamo a lungo. Mentre inizia a venire, Sara, geme e urla come Laura prima. La stimolo durante l’orgasmo con delle spinte regolate dalle sue ondate di piacere. Appena si calma esco da lei e mi metto a cavallo del suo petto. Le offro il mio membro che lei, prontamente ingoia. Vengo subito anche io, ho resistito sino ad ora solo per poterle riempire la faccia. Così faccio.Senza rendercene conto, Laura e Marco erano arrivati da noi attirati dai nostri gemiti, affacciati dalla porta della camera hanno assistito a tutta la scena. Sul viso portano i segni della loro recita, per modo di dire poiché facevano sul serio, ma sorridono.
Credo che ricorderemo a lungo questo fine settimana e la sorpresa che quei due ci hanno fatto questa notte.
Al mattino mi risvegliai al fianco di Sara, eravamo giunti allo scambio completo.
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