La sorella cattiva di Cenerenola

Amanti Porno
a day ago

Questa è la prima storia che scrivo, è un po’ lunga ma racconta di fatti realmente accaduti. I nomi dei protagonisti citati sono ovviamente inventati per proteggere la loro privacy.

Erano i primi giorni dell’estate del 1999 e per me la vita non poteva essere più bella: Avevo finalmente superato l’ultimo esame di Ingegneria, avrei iniziato a lavorare alla tesi solo agli inizi dei corsi a metà settembre e questo mi avrebbe lasciato 3 mesi pieni in cui la mia unica occupazione sarebbe stata trovare modi nuovi per passare la giornata a divertirmi.
La situazione era ulteriormente migliorata dal ricco “bonus” elargito dal Papi per la fine degli esami (con media voti alta) e dal fatto che lui e mia madre, appassionati di escursionismo, erano partiti per la casa in montagna, nella quale avrebbero passato in pratica l’intero periodo estivo. Questo mi lasciava campo (e casa) liberi per dedicarmi al più completo cazzeggio e alla cosa migliore che mi fosse capitata da diversi anni: Lisa…
Ecco, appunto, Lisa: Una splendida fanciulla di 23 anni, capelli castano chiari (al limite del biondo), due occhi verdi in cui ci si poteva perdere, labbra carnose e una quarta di tette capaci di farmelo rizzare al solo pensiero anche adesso che sono passati così tanti anni. 
Serissima studentessa di medicina stavamo assieme da ormai 2 mesi ed eravamo nel pieno del vortice della passione. Infatti non perdevamo mai occasione per toglierci i vestiti di dosso e farci una magnifica scopata ovunque fossimo. Nonostante fosse una ragazza molto seria nello studio e nel modo di comportarsi in generale, amava fare la “porcellina” nei momenti di intimità: chiavare le piaceva e non si faceva certo pregare ogni volta che mi veniva (o le veniva) voglia.
Erano le 7.30 della mattina in cui iniziò la vicenda del mio racconto che lei mi stava già smorzando la candela sul letto dei miei, massaggiandosi le tette con le mani e guardandomi con quel suo sorrisino da troia che, lo sapeva, mi faceva impazzire. 
La cosa capitava almeno 3/4 volte la settimana: Da brava e diligente studentessa si alzava prestissimo la mattina per andare a studiare in biblioteca ed avere così il pomeriggio libero. Ma prima passava da me per darmi il “buongiorno” con la sua fica e anche quella mattina mi fece impazzire e sborrare ben due volte.
Mentre stavamo abbracciati sul letto a riprendere fiato mi disse che aveva saputo che in uno degli stabilimenti balneari della riviera, (che era attrezzato anche con una piscina con gli scivoli che tanto andavano di moda in quel periodo), nel dopo-cena di quella sera stessa ci sarebbe stata una festa in cui si sarebbe ballato e nuotato fino a tarda notte.
"Un mio amico che fai il PR mi può far avere gli inviti: MI piacerebbe molto andarci" mi disse, "ma domani devo alzarmi presto e non posso andare a letto troppo tardi… Massimo mezzanotte!".
L’idea mi intrigava e trovai una soluzione: "Beh, possiamo andare là nel primo pomeriggio, ceniamo alla pizzeria del posto e poi ci (ri) tuffiamo alla festa?!".

Idea approvata: Rapido giro di telefonate agli amici e al PR per organizzare il tutto (e ricarica del credito del cellulare, oggetto che in quegli anni stava arrivando nelle tasche di tutti i giovani italiani alla moda) e alle 13.30 partiamo per andare a prendere il mio amico Davide ed la sua ragazza Marianna (altra grande zoccola, di cui magari vi parlerò in futuro) e ci dirigiamo alla volta delle piscine dove ci attende un'altra coppia di amici con i quali Davide ed Marianna sarebbero tornati a casa, visto che io e Lisa saremmo rientrati prima.

Arriviamo là e passiamo un bel pomeriggio tra tuffi, tintarella e dotti discorsi su argomenti seri quanto l’aria fritta. Quando arriva l’ora dell’aperitivo Io e Lisa ci stavamo dirigendo verso il bar della piscina quando sentii una voce di donna che chiamava: "Lisa! Ciao cara, come stai? Anche tu qui?".
Ci girammo e Lisa salutò a sua volta la ragazza che ci trovammo di fronte con tono cordiale ma che mi apparve un po’ falso. Le due ragazze scambiarono un paio di convenevoli e poi Lisa finalmente fece le presentazioni: "questa e’ mia sorella Eleonora!"
In realtà Eleonora era la sorellastra di Lisa, lo sapevo perché lei mi aveva raccontato la sua particolare situazione familiare: Il Padre era uno che non era mai riuscito a tenerlo nei pantaloni e aveva fatto 3 figlie con 3 donne diverse in poco più di un anno e mezzo. 
Lisa andava abbastanza d’accordo con una delle sue "sorellastre", ma non con l’altra… E questa “altra” era appunto Eleonora…

"E così tu sei il ragazzo di Lisa… A quanto pare sei pure meglio di quello che mi hanno raccontato!" mi disse Eleonora sottoponendomi, con mio sommo imbarazzo, a completa scansione visiva, soffermandosi a lungo e in maniera palese sul mio pacco, in modo che Lisa potesse ben accorgersi di questo suo esame.
E di fatti Lisa mi prese sottobraccio e mi trascinò via tagliando corto con un "Ora dobbiamo andare! Ci vediamo dopo!"

Mentre ci dirigiamo verso il Bar Lisa sbottò a mezza voce: "Quella troia! Ti sei accorto che ti stava fissando l’uccello?". Provai a minimizzare ma lei rincarò la dose: "Non tentare di blandirmi! Quella lurida zoccola è capace di tutto! Stalle lontano o giuro combino un casino!"
Incidente chiuso, prendemmo il nostro drink e la serata andò tranquillamente avanti con cena e danze in piscina come da programma. Arrivate le 23.30 Io e Lisa salutammo gli amici e ci dirigemmo verso gli spogliatoi per la doccia e il cambio.

Finii di prepararmi in 10 minuti e mi misi appoggiato ad un muretto appena fuori della zona degli spogliatoi ad aspettare Lisa e dopo un attimo mi trovai davanti Eleonora: "Già di ritorno a casa? La notte è ancora giovane!" mi chiese, sempre guardandomi come un gatto osserva un topolino…
Sotto la luce al neon potei finalmente guardare bene Eleonora: le due sorelle si somigliavano molto: stesse labbra, stessi occhi verdi (evidentemente presi dal padre) e stessa misura di tette… Eleonora era però bionda e con i fianchi leggermente più stretti di Lisa. 
Come la sorellastra era un gran bel vedere e non potei fare a meno di vagare con la fantasia e immaginarla senza veli…
"Sai," le risposi, "Lisa ha da fare  domani e deve svegliarsi presto…".
"Ho capito, Cenerentola deve tornare a casa prima della mezzanotte" rispose lei con una risata che sottolineava bene l’ironia con cui pronunciò quelle parole, come se ce ne fosse stato ulteriore bisogno.
"Ok," continuò, "Ma se dopo ti va di tornare qui, magari, mio caro Principe Azzurro, potresti approfondire la conoscenza con la Sorellastra della tua bella…" 
E per rimarcare la cosa mi prese una mano, se ne appoggiò il palmo su una tetta trattenendolo lì con la sua e mi passò l’altra mano sul pacco.
In pochi attimi la sotto la situazione si “ingrossò” ed Eleonora, ancora intenta a “tastare con mano la situazione” (meno male che non passava nessuno) esclamò ridendo: "Bene! A Quanto pare ho fatto buona impressione su di te!".

Poi avvicinò la sua bocca al mio orecchio e con tono molto suadente sussurrò "Torna qui da me e vedrai che ti divertirai!", quindi diede una leggera strizzata alle mie palle e se ne andò lasciandomi eccitato e confuso.

Lisa arrivò pronta un paio di minuti dopo e ci dirigemmo alla macchina. Arrivati quasi a casa sua avevo ancora l’uccello di marmo e gli ormoni a mille a causa dell’incontro con Eleonora e quindi decisi di svoltare poco prima di imboccare la traversa dove stava il villino dove abitava Lisa per andare invece verso il parcheggio imboscato dove spesso sostavamo a farci delle belle chiavate serali.

Lisa capì le mie intenzioni ma protestò per il fatto che era tardi e doveva andare a letto. Riuscii a convincerla senza dover insistere troppo ma dovetti accontentarmi di un bel pompino, arte di cui peraltro era maestra. Arrivati al parcheggio Lisa si mise con le ginocchia sul sedile e si chinò sul mio cazzo ancora ben ritto e iniziò a succhiare avidamente, mentre io le passavo le dita di una mano fra le labbra della sua fica (che divenne presto bagnatissima) e con l’altra tenevo i suoi capelli e accompagnavo i movimenti su e giù della sua testa.

Sborrai copiosamente nella sua bocca dopo pochi minuti, un po’ per l’abilità “Orale” di Lisa e un po’ per l’eccitazione dell’incontro con Eleonora. Lei ingoiò tutto e poi sorridendo mi disse "Contento? Ora portami a casa che devo andare a dormire, domani quando ho finito passo a trovarti a casa e ti do il resto".

La accompagnai finalmente a casa, e mentre mi accingevo a tornare verso casa mia,con gli ormoni finalmente rilassati, il cellulare si mise a squillare.

Era Davide: "Bischero! Lo zaino con il mio cambio di vestiti lo hai tu in macchina!"
Azz, era vero! Feci inversione e tornai di corsa verso la festa dove arrivai pochi minuti dopo. 
All’entrata spiegai la situazione al Buttafuori che mi fece entrare senza problemi e mandai uno squillo con il cellulare a Davide che mi raggiunse poco dopo.
Un secondo dopo avergli dato lo zaino Eleonora comparve di fronte a me e a Davide: "Dunque sei tornato!" disse sorridendo, "Bene, preparati che stasera ti faccio divertire!".
Guardai Davide che mi sorrise con lo uno sguardo complice che diceva tutto senza dover pronunciare alcuna parola “E bravo il mio vecchio porcellone! Vai e divertiti! Io non ti ho visto!”. 

Salutò e mi lasciò solo con Eleonora, che mi prese sotto braccio ed insieme ci allontanammo verso la spiaggia: "Andiamo a guardare le onde al chiaro di luna" disse...
Non so cosa mi prese, ricordo solo che alla vista di Eleonora e al suono della sua voce l’uccello mi tornò duro come il granito, sicché la mia parte razionale fu messa a tacere dalla cappella che stava per esplodere e la seguii senza fare alcuna resistenza.

Arrivammo sulla spiaggia e ci sedemmo su uno dei lettini. Eleonora non perse tempo in troppe chiacchiere, mi disse solo "Ora ti faccio vedere cosa sa fare la sorellastra di Cenerentola" prima di schiaffarmi la lingua praticamente in gola e afferrarmi il pacco con la mano.

Passammo qualche minuto a baciarci e palpeggiarci quando poi Leii mi fece alzare, si tolse il reggiseno del costume mostrandomi tutta la magnificenza delle sue tette di cui potei sentire il calore con le mani mentre mi abbassava i pantaloni e tirava fuori il mio arnese.
Si mise in ginocchio nella sabbia di fronte a me e iniziò a succhiarmi golosamente l’uccello facendomi gemere di piacere (evidentemente la maestria di bocca era un tratto genetico delle due sorelle).

Ad aumentare la mia per altro già grande eccitazione ci si mise il fatto che nel frattempo lei si era infilata una mano nel costume e si stava masturbando lentamente.
Stavo letteralmente impazzendo e dovetti sforzarmi non poco per non schizzarle ignominiosamente in bocca…

Dopo un po’ lei mi fece stendere sul lettino, mi mise un preservativo sul cazzo (sempre averne uno di scorta), si impalò sul medesimo con la fica oramai calda e grondante umori, quindi iniziò a cavalcarmi dapprima piano e poi sempre più velocemente, mentre io succhiavo avidamente quelle grandiose tettone che mi ballonzolavano davanti.

Lei mi guardò e mi accorsi che aveva lo stesso sorrisetto da maialina della sorella, altro tratto che avevano in comune.

Dopo qualche minuto in questa posizione feci stendere lei sul lettino e iniziai a chiavarla tenendole le gambe appoggiate alle mie spalle, lei gradiva e gemeva ad ogni colpo che le davo e infine arrivò con un urlo non più trattenuto per la paura di farci beccare da qualcuno.

Dopo si girò, si mise a pecora e mi invitò a scoparla ancora…

La visione del suo culetto mentre la chiavavo mi diede un godimento incredibile e dopo poco anche io ero ormai giunto al capolinea. 

Quando fui sul punto di venire lei si staccò da me, tolse il preservativo e si rimise a spompinarmi finché non schizzai il mio sperma sulla sabbia.

Rimanemmo un po’ di tempo abbracciati sul lettino a baciarci e accarezzarci, poi infine ci sistemammo io i vestiti e lei costume e pareo, dopodiché  tornammo verso la piscina e la festa. Dopo aver bevuto una cosa al bar e fatto due chiacchiere ci salutammo che erano oramai quasi  lel 3 del mattino.

Dopo quella sera tornai a occuparmi a tempo pieno della mia Lisa, che non seppe mai della tresca con la sorella, ma qualche tempo dopo ebbi ancora altre possibilità di “approfondire” la conoscenza con la “Sorellastra di Cenerentola”.
Ma di questo vi parlerò un'altra volta. @Jaden