Un gran cazzo per Sabina

Un racconto selezionato di @federicoesabina
Estate caldissima, facevo l’animatrice in un campeggio sul mare tra Mondragone e Castelvolturno.
Era una domenica mattina presto e una mia collega si era fatta male ad una caviglia e quindi il capo dell'animazione mi chiese di accompagnarla a casa, era di Formia.
Dato che dovevo solo portarla e poi rientrare, in teoria non dovevo neanche scendere dalla macchina, la caricai in auto e partimmo senza pensare a cambiarmi abito, mi misi soltanto una minigonna jeans sopra il perizoma col quale avevo dormito e rimasi con la canotta a top gialla molto attillata che avevo e che le mie tettone tendevano piuttosto oscenamente anche perché ero senza reggiseno … un paio di infradito ai piedi per guidare in scioltezza …
Il viaggio di andata nella mia fiesta di terza o quarta mano fu piacevole, finestrini abbassati, musica da radio subasio, cantavamo insieme e lei, la mia collega mi chiedeva, ridendo, come facevo a gestire i maschi con quelle due prorompenti tettone che mi ritrovavo … iniziammo a parlare piacevolmente e liberamente di sesso e così le confidai il mio desiderio perverso di quel periodo in cui avevo un fidanzato non particolarmente brillante sessualmente e che non voleva mettermelo nel sedere perché gli faceva impressione ed allora mi sarebbe piaciuto donare il mio culetto ad uno sconosciuto per puro sesso … spesso sognavo di farlo e poi mi risvegliavo tutta eccitata …
Al rientro avevo sete e mi accorsi che non avevo bottiglietta di acqua in auto, avrei potuto fermarmi da qualche parte ma mi sentivo a disagio a scendere dall'auto perché ero vestita un po’ troppo oscenamente, così decisi di non fermarmi e di resistere alla sete sino al rientro in campeggio … a un certo punto però la statale era interrotta, pensai ad un incidente perché all'andata eravamo passate di lì senza problemi … quindi uscii dalla statale per aggirare il blocco ed entrai nel paese di Cellole, e passai davanti un bar con i tavolini fuori, all'ombra, erano le 9.30 circa del mattino non c'era nessuno e allora decisi di fermarmi a bere, dicendomi tra me e me “sarò anche oscena, ma chissenefrega, al massimo mi guarderanno male quelli del bar, ma vuoi mettere un bel bicchiere di acqua fresca frizzante ed anche un bel caffè freddo con un po’ di gelato?“
Seduta al tavolino fuori, al fresco all'ombra mi stavo godendo una colazione coi fiocchi, caffè freddo con la panna e un piccolo babà …
Arrivano 3 ragazzi con i motorini e vengono a sedersi ad un tavolino vicino al mio … uno dei tre non è male, ha una canottiera bianca senza maniche, è molto abbronzato, alto, snello e muscoloso, cappelli e occhi scuri, mi piace, é seduto praticamente di fronte a me e mi guarda spesso, sento il suo sguardo addosso come se mi accarezzasse tutto il corpo con gli occhi, tengo gli occhi bassi, turbata, ma quando i nostri sguardi si incrociano mi fa un bel sorriso cui ricambio senza neanche pensarci …
i tre ragazzi parlottano ed è evidente che stanno commentando su di me, risolini e anche se parlano sottovoce sento alcune volgarità …
Il ragazzo con la canotta bianca però mi turba parecchio, non so perché ma il suo sguardo ed i suoi sorrisi e ammiccamenti mi provocano delle sensazioni nel ventre, sensazioni piacevoli …
Il ragazzo mi fa un gran sorriso, si alza dal tavolo, lasciando gli altri due, e arriva al mio tavolino, di fronte a me, ha dei pantaloncini corti sotto i quali si vede un pacco notevole, segno che è anche eccitato …
-”posso sedermi con te e offrirti un altro babà ma questa volta ben più grande di quello lì? Sai non capita tutti i giorni di incrociare una femmina così eccitante in questo sputo di paese” la mia carne mi fa rispondere senza dubbio
-”si”
la compagnia è sempre più piacevole, il suo sguardo fisso su di me, sulle mie tettone senza ritegno, e poi mi fissa negli occhi e lo sento penetrarmi dentro con lo sguardo ed il suo sorriso, i nostri dialoghi sono sempre più a doppio senso, quasi volgari, lo fisso mentre la sua bocca sta schiacciando un bignè pieno di crema che gli ha inzuppato tutta la bocca e parte del viso, sento il desiderio di volerlo pulire con la mia lingua … e ho l'impressione che lo stesso stia pensando lui mentre mi bagno e sporco le labbra mordendo il grande babà, ricolmo anche di crema, che lui mi ha offerto, ho un sussulto quando lui mi dice
-”ti prego, non pulirti le labbra, vorrei pulirtele io … rimani così, vado a pagare, prendo altri pasticcini alle creme e babà e andiamo a mangiarceli a casa mia, non c'è nessuno tutta la mattina a casa mia, ti porto con la moto e poi ti riporto qui …”
Non aspetta la mia risposta che si è già alzato, vedo la sua patta che evidenzia un pacco durissimo ed eccitato sotto il tessuto, vedo il suo culo e la sua schiena possente, la sua linea longilinea mentre entra nel bar, mentre io sono turbata, anzi sconvolta, da un turbine di sensazioni e di voglia oscena di sesso … mentre lo aspetto non mi pulisco le labbra dalla crema …
Siamo a fianco della sua moto, ha messo il grande vassoio di paste sotto la sella, si gira verso di me, mi abbraccia di colpo stringendomi forte a lui e mi lecca le labbra
-”mmmmhhhhh che buona, le tue labbra rendono la crema ancora più buona mmmmhhhh”
E riprende a leccarmele, le socchiudo e iniziamo a limonare ardentemente mentre in lontananza sento gli apprezzamenti ed i commenti volgarissimi dei suoi due amici, insulti che non fanno che eccitarmi ancora di più … mi stringe sempre più forte, sento le sue mani che mi palpano con forza il sedere, le mie tettone premute sul suo petto …
Siamo in moto verso casa sua, lo sto abbracciando forte da dietro, le mie tettone schiacciate sulla sua schiena, mi sento tutta eccita, ho i capezzoli turgidi e sicuramente lui li sta sentendo tanto mi stringo a lui … con una delle mani scendo un po’ sino a sentire il suo durissimo rigonfiamento, con le dita lo solletico lì, strofinandole sul tessuto sopra il suo pacco, sento il suo respiro farsi più affannoso e aumenta la velocità per fare presto … ho tanta tanta voglia di essere sbattuta da lui …
… la sua camera, tutta bianca, il letto soffice con le lenzuola bianche, siamo pieni di voglia tutti e due mentre ci abbracciamo, baciamo, tocchiamo dappertutto …
… ho voglia del suo cazzo, lo spingo giù sul letto, gli tiro fuori dai pantaloncini il membro gonfio e duro, voglio farlo impazzire, lo appoggio sulle labbra, è caldo e gonfio, lo sento fremere e respirare affannosamente mentre mi riempio la bocca di lui …
… è sopra di me, è tutto sudato, la sua bocca mi bacia dappertutto, sento il calore del suo petto strofinarsi sulle mie tettone, lo sento possente mentre mi sento sfondata da lui, lo sento enorme dentro di me, sempre più a fondo, lo sento sino in pancia, lo sento pulsare mentre va avanti e indietro con foga … gli bacio e lecco il petto, mi fa impazzire il suo odore, il suo sapore, la sensazione di essere totalmente aperta per lui, totalmente posseduta da lui, sento allo stesso tempo la sua brutalità e la sua dolcezza riempirmi dentro e fuori, mi sento caldissima, mi sento ribollire, ondate di calore dappertutto dentro di me … ogni tanto mi rendo conto delle parole dolci e oscene che mi sussurra nelle orecchie … ma tutto il mio corpo è squassato dal piacere di quel maschio voglioso addosso e di quel suo cazzo meraviglioso che mi sta sfondando e riempiendo completamente … vorrei entrassero dentro di me anche le sue palle mentre con le mani cerco di stringerlo ancora di più a me quasi a farlo entrare con tutto il suo corpo dentro di me …
… improvvisamente lascia andare completamente il suo peso, il suo corpo, tutto addosso a me schiacciandomi tutta sotto di lui, mi sigilla la bocca con la sua, respiro il suo fiato, la sua lingua, la sua saliva, mentre lo sento irrigidirsi tutto, e inizio a sentire spruzzi caldissimi dentro la fica … sono preda di un orgasmo intensissimo …
… lui è ancora addosso a me, accasciato su di me, mi abbraccia e stringe forte, schiacciandomi così tanto le tettone che ho difficoltà a respirare, mi ha schizzato tantissimo in fica, gli spruzzi sembravano non finire più, sento che è ancora duro dentro di me e, mentre mi sussurra apprezzamenti eccitanti e volgari nell'orecchio, alternandoli a baci e leccate lascive, riprende pian piano a muoverlo avanti e indietro dentro di me che ancora tremo e vibro per l'orgasmo squassante che ho avuto …
… il suo cazzone ancora duro e caldo che riprende a muoversi dentro di me, ho ancora ondate di piacere dell’orgasmo che ancora non si è placato, mi fa perdere del tutto ogni controllo e gli sussurro nell'orecchio
-“hey maschio, scopami il sedere, ho voglia di essere scopata nel culo, inculami ti prego”
Percepisco dal suo sguardo, dal suo respiro, il cambiamento immediato generato dalle mie parole … diventa una bestia assetata di sesso, inizia prendermi e possedermi con una brutalità selvaggia, senza più nessuna dolcezza, si scatena in ogni sua bestiale perversione usandomi senza nessun limite e rispetto … godo, godo senza limite continuamente, sono continuamente sconvolta da orgasmi continui che non finiscono mai … mentre il mio corpo è martoriato da una furia sessuale che io stessa ho scatenato …
… siamo sdraiati sul fianco nel letto, esausti, lui dietro di me che mi abbraccia stretta e con le mani mi strizza le tettone, col suo cazzo che si sta ammosciando dentro il mio sedere dopo avermi sborrato abbondantemente dentro … porta una mano alla mia bocca e me la infila in bocca facendosela leccare mentre mi dice sottovoce all'orecchio
-”sei la più grande vacca che abbia mai incontrato, sei una troia in calore, mi hai fatto impazzire puttana, le tue tettone da vacca mi fanno impazzire, a te piace proprio essere trattata da troia come sei … non so neanche come ti chiami e forse non ci vedremo mai più, ma a me tu fai tirare il cazzo … giovedì ho di nuovo la casa libera, ti aspetterò nella piazzetta del bar, e poi torniamo qui dove però non ti scopo solo io, tu hai bisogno di tanti cazzi, eh si, vieni e oltre a me ti faccio fottere anche dai miei amici, vedrai che ti trattiamo come una vera vacca da monta … ti faremo impazzire … ora ti riporto alla piazzetta che te ne vai puttana, ma giovedì fai in modo di venire a farti fottere da me e dai miei amici … ti facciamo una bella festa tettona ! ... ti aspettiamo alle 9 di mattina giovedì, li al bar, vedi di esserci tettona puttana” sentivo il suo cazzone nel mio culo tornare a gonfiarsi mentre aggiungeva
-”ah vedi di venire eccitante, devi vestirti in modo molto eccitante, oscena come una puttana in calore devi essere, quelle tue tettone da vacca in calore devono essere esplosive … ti voglio nuda, tutta nuda sotto, e rimettiti questa minigonna oscena jeans che avevi oggi, mi ha eccitato come una bestia questa tua minigonna da puttana … e sopra mettiti una camicetta jeans, solo essa senza reggiseno, ma stretta stretta eh, che i bottoni non devono neanche potersi chiudere da quanto grandi sono ste tue tettone da vacca da mungere, oscena devi essere che poi ti puniamo e mungiamo noi per quanto sei vacca … vedi di esserci … dai vacca adesso rimettiti le tue cose addosso che ti riporto alla macchina che tra poco tornano a casa i miei genitori … ma quanto sei vacca, guarda come stai gocciolando la mia sborra dal culo, che vacca che sei … giovedì ti riempiamo molto molto di più di sborra, ti trasformiamo in una tettona ripiena di sborra ihihihih”
… confusa, sporca di sesso con liquidi che mi colano lungo le cosce, il cuore in subbuglio, mi sembra che mi pulsi sino in gola, sopraffatta dalla vergogna, ma con ancora ondate di calore che mi si generano nel ventre … ho voglia di baciarlo, di baciare le labbra di quel maschio, vado per baciarlo ma mi sputa in faccia e poi mi lecca tutta la faccia come farebbe un animale e mi dice seccamente
-“puttana ti aspetto giovedì, vattene adesso” e, con me completamente confusa, mi palpa avidamente le tettone mentre cerco di rimettermi i pochi vestiti che avevo …
… mi blocca mentre stiamo per uscire dalla porta di casa, mi fa inginocchiare in mezzo alle sue gambe, si è tirato giù i pantaloncini, il suo cazzo maestoso svetta nuovamente in tiro, mi afferra per i capelli, tirandomeli, e mi spinge la bocca sulle sue palle mentre con l'altra mano impugna il suo cellulare, e mi dice
-”vacca, tira fuori la lingua e leccami bene le palle che ti faccio la foto e la invio ai miei amici per eccitarli per giovedì … lecca, tettona, lecca”
… lecco, mentre sento i click delle foto, sapore di palle sudate, mentre sento i click delle foto …
[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
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