Incesto al funerale quando non puoi trattenere il desiderio

Amanti Porno
3 days ago

Mi è capitato, ed è stato sorprendente, inatteso, ma tanto eccitante. Per me ed anche per lei. Anzi diciamo che lei scelse di sfruttare la situazione che si era creata. 
 Io 43 anni, figlio di primo letto di mia madre, che poi si era messa con l'attuale marito, che mi aveva sempre rispettato, anche senza grande amore. 
 La loro unione era ormai fredda, mia madre era diventata una donna severa e anche un po rompicoglioni, anche se conservava, a 65 anni ancora una certa sensualità. 
 Media statura, un bel culo abbondante, seno alto, anche se una bella taglia, pelle lucida, ma faccia severa, che allontanava chi magari avesse voluto provarci.
 Io 43 anni, mi ero lasciato con l'ultima donna con cui convivevo, e mia madre mi chiese di accompagnarla dalla nonna, che era in fin di vita a 92 anni. 
 Partimmo, la nonna era sotto ossigeno e non sarebbe durata molto. 
 C'era solo un'altra camera da letto, nella camera della nonna stava lei , per cui, andammo nella stessa camera io e mia madre. 
 Il letto era matrimoniale, ma ampio, dissi a mia mamma che li avrei separati e messo un separé, ma lei disse che non c'era problema, potevamo dormire nello stesso letto.
 La cosa mi colpì, era tanto riservata, accollata e invece mi dice così? 
 Mah, va bene, dissi “mamma non ho un pigiama, io dormo in mutande”.
 E lei tranquilla, “anche io”. 
 Ero sempre più meravigliato. 
 La sera era un po stanca, si spogliò in bagno, io mi girai quando venne a letto avendo visto che era in reggiseno e mutandine. 
 Spense la luce e si mise sotto, io mi portai sul limite estremo del letto. 
 “Ma che fai vuoi cadere? mi disse, “vieni più in qua.”
 ma si girò e continuò a dormire.
 Mi addormentai anche io e nella notte mi risvegliai avevo un cazzo durissimo, e senza accorgermene ero dietro mia madre, facendole sentire quando fossi duro. 
 Capii che fosse sveglia, le dissi, mamma, scusa, mi è successo nel sonno,.
 Ma lei disse, “resta, mi fa piacere, ma fermati solo a questo.” 
 Non ci potevo credere. Sentivo la pelle delle cosce, cicciotte, lei era di schiena e il solco fra le chiappe, lei non si ritraeva, era una situazione di eccitazione pazzesca. 
 Cominciai un petting lento, che non faceva altro che aumentare la mia eccitazione.
 Ma sentivo che anche lei era eccitata, anche se non mi permetteva di toccare il seno, ne di baciarla. 
 Ero sconcertato e bloccato, ma lei si girò, nel buio non la potevo vedere in faccia.
 Dai ti faccio venire io - disse, calmati, “non è ancora il momento.”
 “- Ma mamma, momento di che,?” intanto che lei me lo aveva preso in mano e segandomi dolcemente, mi fece fare una sborrata che finì in parte addosso a lei.
 “Ora dormi mi disse, che se no divento un vulcano e domani ho mille cose da fare.”
 
 Ero sconcertato, e già mi tornava duro , ma feci come mi disse.
 Eppure ne avevo avute di donne. Che cazzo mi stava capitando? E perchè per lei era stata una cosa così naturale, come se lo avessimo sempre fatto?
 
 La nonna venne a morire , dopo un paio di giorni di agonia, e mia madre ne fu prostrata. C’erano le sorelle più anziane e un fratello, al funerale era la mio braccio, e ne sentivo la sensualità, ma non me ne vergognavo. 
 Decidemmo di rimanere un paio di giorni, per sistemare delle cose. 
 La portai in un ristorantino, non aveva mangiato quasi nulla, nei giorni del funerale, ed era afflitta. 
 Le dicevo di mangiare qualcosa ,sapevo del suo dolore per la morte della mamma, e volevo rimanerle vicino. 
 Parlammo delle nostre vite, in fondo io ero andato via di casa a 19 anni, tornando solo in poche occasioni, più che altro per vacanza e saluti. 
 Mia madre mi chiese della mia vita, di cui sapeva qualcosa, dei rapporto difficile che avevo avuto con la mia compagna, e poi mi confidò della sua. Mi disse che i rapporti con il marito, che forse non era mio padre, erano ormai inesistenti da tanti anni. 
 Le chiesi se avesse avuto degli amanti. Lei mi disse che inizialmente aveva pensato di andare con qualcuno che l’ammirava. Ma ne era rimasta delusa, e da 15 anni non aveva rapporti con maschi.
 Ci avviammo verso casa, e io la tenevo sotto braccio, e lei si stringeva, stava recuperando il dolore per la morte della mamma. 
 Ci portammo nella stessa camera, io mi preparai per primo, ed ero nel letto, quando lei uscì dal bagno e venne a sedersi sul letto, in slip e reggiseno mentre sistemava delle cose. Io mi misi in ginocchio davanti a lei, che mi guardava meravigliata, e cominciai a baciarle le cosce belle lisce che aveva, e poi arrivai allo slip, lo scostai, trovai la grandi labbra delle figa semiaperte, e le infilai la lingua, facendola girare e dandole sensazioni che la facevano sussultare. 
 Mi teneva per la testa, stava godendo, sembrava quasi che mi dicesse di lasciarla stare, ma non poteva resistere, e credo che abbia avuto un orgasmo. 
 Vidi che aveva perso ogni severità del viso, si rilassava e appariva dolce. Fu lei a sdraiarsi e a portarmi su di se, credo che desiderasse fortemente quel momento in cui ci saremmo uniti ed io avrei invaso quella bella figona profumata e calda. 
 Fu una cosa naturale, ma volle prima baciarmi in bocca con passione, poi fu lei stessa ad aprire le gambe, a prenderlo in mano e portarselo sulla figa, e io sprofondai in quel buco caldo, umido, ricettivo, voleva che fossi forte, che le dessi la mia energia giovanile, e me lo chiedeva, e io ero esaltato. 
 Non pensavo a tanto calore, a quei fianchi che accompagnavano le mie spinte, mi baciava ma alternava dei piccoli morsi, alle unghie sulle mie spalle. 
 Fu un scopata fenomenale volevo darle il massimo del piacere, e, per quanto fossi coinvolto, le feci cambiare posizione più volte, in modo da rallentare e poi, fu impossibile trattenersi, avevo visto che le aveva avuto più orgasmi, e sborrai a lungo, in modo che non ricordavo prima con forti getti, dentro di lei.
 Restammo a fianco, lei mi disse dopo un po, magari pensi che io sia una mamma zoccola, ma io potevo farlo solo con te, solo con te mi sono liberata.
 Non facemmo neanche la doccia, ci addormentammo, lei più tardi andò a lavarsi, e poi tornando mi toccò il cazzo e lo trovò duro, si mise a ridere, e tutta nuda, visto che ero sdraiato cavalcò il cazzo da sopra, muovendosi a volte lenta a volte veloce, mentre io le ciucciavo le tette e la tenevo per i fianchi.
 Ebbe altri orgasmi ed anche io, poi si mise di lato, dicendo di essere vecchietta e voleva riposarsi.
 Ci addormentammo tranquilli, il giorno dopo, era festa ritardammo un po a letto.
 Ora l’aveva presa la curiosità, voleva provare tutto, lei sempre stata un po pudica, eravamo soli, nessuno ci cercava, e ci abbandonammo a giochi di sesso. 
 Fu lei a prenderlo in bocca, imparò rapidissima a darmi il massimo piacere, e ci giocava, ma si eccitava proprio tanto, e mi sorrideva anche, quando le dicevo che era bravissima.
 E poi , ridendo, mi chiese se volessi provare a farle perdere la verginità anale, per lei sarebbe stato un regalo per me, per lei un piacere nuovo.
 Mamma, con quel bel culo che hai, sarà un piacere immenso. La penetrai di lato, entrai piano, e dopo poco, senza suo dolore, ero dentro tutto, stavo fermo per non farle male, cosa che aumentava il piacere. 
 Quando guardammo l’orologio, erano le 12 eravamo rimasti 4 ore a fare sesso quella mattina. 
 Mi tremavano un po le gambe, e lei scherzava fiera, ma come una vecchietta come me ti fa tremare le gambe che non ti reggi in piedi.
 Stavamo ridendo allegri, non c’era più incesto, proibito, eravamo felici di stare insieme. 
 L’ultima notte che passammo li, fu una lunghissima serata d’amore e anche nella notte potemmo darci altro piacere. 
 Tornando a casa, lei mi disse di non cercarla.
 Mi avrebbe cercato lei, quando sarebbe stato sicura che io non ne facessi una scelta esclusiva. Insomma, voleva che tornassi a donne giovani. 
 Si, lo feci. Ma anche quando aveva superato i 70, rubammo dei momenti per noi. Esaltanti.