Cazzo enorme che passione


Mia moglie e io stiamo insieme da svariati anni, abbiamo sempre avuto una intesa sessuale molto buona, entrambi molto porcelli, non ci siamo mai risparmiati.
Da qualche tempo, forse per l’abitudine non riuscivo più ad eccitarmi con lei al punto che il mio cazzo, di dimensioni non eccelse, non diventava duro abbastanza dal penetrarla, forse perché era oramai una minestra riscaldata, forse per l’età che avanzava. Neanche i video su Amaporn riuscivano più a farmelo rizzare e mia moglie cominciava già a sospettare una mia tresca con qualcuna.
Una sera guardano i soliti video, ma nella categoria Cuckold, provai una scossa particolare al punto che la proposi a mia moglie. Apriti cielo. Mi apostrofò in mille modi dicendomi che “Se vuoi essere cornuto, ci penso da sola ma non davanti a te, Frocio di merda” .
Finì lì, non avemmo più rapporti per un bel periodo di tempo, mi svuotavo le palle segandomi con i video di Amaporn .
Una mattina mia moglie, dopo colazione, mi disse che la nostra amica Eva si era licenziata dal Bar sotto casa e al suo posto c’era un ragazzo mediorientale. Il suo nome è Rashid.
Prima di andare in ufficio passai dal bar e, in effetti, al bancone c’era questo ragazzone molto piazzato, ben messo fisicamente e onestamente molto carino sui 30 anni, con una tuta in felpa grigia coperta dal grembiule tipico dei barman.
Mi feci coraggio e ordinai un aperitivo per due che avrebbe dovuto consegnare a domicilio verso le 17,00.
Alle 17,00 in punto squilla il citofono e invito mia moglie a rispondere. Appena pronunciata la parola “SI… chi è?” e ottenuta la risposta, il volto di mia moglie cambia espressione tra l’incredulo e il curioso, e scappa in cucina. Era in vestaglia quasi trasparente con sotto solo l’intimo.
Sale Rashid con la consumazione sul vassoio e vado ad aprire. Lui con occhi bassi saluta e posa il vassoio sul tavolino del salone.
In quel momento entra mia moglie, che nel frattempo si era un po' sistemata ma sempre in vestaglia, ringrazia Rashid posando l’occhio su quell' enorme bozzo che si intravedeva nella zona inguinale nonostante coperto dal grembiule.
A quel punto gli occhi di Rashid si alzano e scrutano maliziosi le grazie di mia moglie sotto la vestaglia. E balbettando dice “adesso non posso, devo lavorare , magari stasera se vi va”. Prende i soldi della consumazione e va via.
Mia moglie fingendosi arrabbiata me ne dice di tutti i colori ma non chiede invece di declinare l’invito di Rashid. Lascio cadere la cosa, pensando di aver fatto l’ennesima figura da frocio e guardo un film alla TV.
Verso le 21,30 squilla il citofono, mia moglie risponde e imbarazzata dice “Cretino e Lui…..cosa hai combinato????” fuggendo in camera da letto. Apro la porta e mi ritrovo davanti Rashid con la sua tuta in felpa grigia e un mazzo di rose in mano. Inutile dire che ero in imbarazzo estremo, balbettai qualcosa di sconcluso ma lo feci entrare.
Chiamai mia moglie ma non rispose, allora Rashid si dirisse verso la camera da letto dove era mia moglie porgendogli il mazzo di rose. Io ero esterrefatto, incredulo e tremendamente eccitato. Il mio piccolo pesciolino cominciò ad ingrossarsi come mai negli ultimi anni.
Mia moglie ringraziò per l’omaggio e buttò subito l’occhio sul grosso pacco di Rashid il quale, accortosi dell’interesse, si abbassò con un sol colpo tuta e slip.
Venne fuori un enorme Cazzo scuro, circonciso ,con una cappella mai vista, pulsante, umido con delle grosse vene che correvano e si intersecavano lungo la verga.
Gli occhi di mia moglie non credevano a ciò che vedevano. Neanche il tempo di accennare una parola che Rashid afferrò mia moglie per la nuca e diresse la sua bocca verso quell’enorme CAZZO.
Lei tentennando un pochino, ad onor del vero, si ritrasse per qualche secondo ma poi affondò quel cazzo in bocca e cominciò a succhiare come fosse una cannuccia nella bibita.
Voltandosi verso di me, col cazzo in bocca, farfugliò “Questo è un cazzo vero.. non il tuo bottoncino che non mi arriva nemmeno in gola”.
Una manciata di minuti dopo Rashid inondò la bocca di mia moglie di una quantità spropositata di sborra calda e cremosa che la troia cercò di ingoiare per gustarsi ancora il maestoso cazzo.
Io mi avvicinai per guardare meglio, ma mia moglie mi afferrò per i capelli e diresse la mia testa verso il cazzo di Rashid dicendo ”Cornuto approfittane adesso che è bella calda e saporita”.
Non me lo feci ripetere due volte e presi per la prima volta in bocca un cazzo. Lo assaporai ciucciandolo per raccogliere gli ultimi fiotti di sborra. Davvero saporita.
A quel punto mia moglie un po' delusa per l’orgasmo di Rashid cominciò a ricomporsi voltando le spalle al ragazzo e specchiandosi nello specchio posto sopra il comò. Rashid colse l’occasione per poggiare le sue mani sulla schiena di lei spingendola in avanti facendola poggiare sul comò, le sfilò le mutandine in pizzo tutte bagnate esclamando “Dove vai non non ho mica finito!!!” Poggiò la sua enorme cappella sulla fica di mia moglie fradicia di umori come non l’avevo mai vista, le allargò le natiche, poggiò l’enorme cappella turgida sulla fica e con un colpo rapido e violento la penetrò tutta infilando il cazzo per intero, saranno stati 25 cm con una circonferenza notevole al punto di non chiudere la mano.
Lanciò un urlo di goduria che avranno sentito in tutto il palazzo strozzato in gola dalla mano di Rashid che le chiuse la bocca. Cominciò a pomparla a ritmo vario e lei venne forse una ventina di volte come non aveva mai fatto. Io la guardavo riflessa nello specchio nella sua smorfia di dolore e goduria con gli occhi socchiusi che le roteavano nelle orbite. Mi fece avvicinare dicendo “ Cornutazzo vieni quiiiii” mi scappello l’uccelletto gonfio e inizio a spompinarmi mentre il Cazzo di Rashid le sfondava la fica. Si notava la parete vaginale tesa al punto che quanto il cazzo si ritraeva, veniva tutta fuori tanto faceva fatica a trattenerlo.
Sborrai copiosamente in un attimo. “Sei contento Cornuto?” esclamò, “Grazie! ora fammi godere questa Trombata da sogno”.
La trombò per tre quarti d’ora ancora e lei venne ripetutamente infinite volte chiedendo al Bull “Inondami tutta, voglio sentire la tua sborra calda dentro di me…..TI PREGO” fino a che non tolse il Cazzo dalla fica, l’appoggio sulle natiche e la inondò di una quantità mai vista di sborra fumante. “non posso permettere che il mio seme generi un bimbo che sicuramente voi uccidereste” disse.
Mia moglie sazia e sfinita ringraziò, baciò intensamente Rashid e mi fece un sorriso languido.
Egli si ricompose e andò via dicendomi “Ci vediamo Venerdìi alla stessa ora per il resto”.
Rimanemmo attoniti e appagati. Passammo la notte abbracciati come due fidanzatini che si scambiano le impressioni sulla loro prima scopata. Era un mercoledì.
Aspettammo il momento dell’appuntamento con tanta ansia, il tempo non passava mai e ci chiedevamo cos’altro avesse in mente.
Finalmente il momento arrivò, squillò il citofono e mia moglie si precipitò a rispondere……era Lui. Lei visibilmente emozionata l’aspettò alla porta.
Aveva la stessa tuta in felpa grigia e in più un Beauty Case sotto braccio.
“Buonasera, Siete pronti?” disse. Non rispondemmo ma era ovvio. Cominciò a baciare e leccare mia moglie che si scioglieva sempre di più. Rashid si spogliò togliendosi la tuta e gli slip, era maestoso, alto bello muscoloso, la carnagione liscia e profumata di suo senza essenze particolari e poi c’era lui, il grosso cazzo turgido e pulsante.
Mia moglie lo prese subito in bocca e cominciò con un altro pompino da favola.
Come due giorni prima, dopo qualche minuto la inondò di sborra profumata e fumante in quantità notevole. Mia moglie ingoiò e mi spinse a completare l’opera raccogliendo solo le poche gocce che rimanevano sul cazzo.
Lei si era di nuovo posta a pecorina davanti al maestoso membro ma Rashid esclamò “NO!! Hai già avuto la tua parte”.
Si rivolse verso di me, mi fece girare, mi poggiò la sua mano sulla schiena, tolse dal Beauty Case una bottiglietta di essenze oleose e cominciò a lubrificarmi il buco del culo, prima con un dito, poi con due poi….non capii più nulla.
Avvicinò l’enorme cappella al mio culo e come fece due giorni prima con mia moglie dette un colpo secco ficcandomelo tutto dentro. Fu la mia prima volta che presi un cazzo in culo.
Non riesco a descrivere il dolore misto a goduria che provai, andava su e giù prima lentamente poi velocemente, si fermava un attimo per farmi prendere fiato e ricominciava, e ricominciava, e ricominciava non so quante volte.
Godevo come non ho goduto mai nella vita, sentivo quel palo che raggiungeva l’ombelico per poi ritrarsi e uscire dal buco del culo e poi rientrare facendomi assaporare di nuovo il dolore e la goduria della penetrazione.
Guardavo mia moglie con occhi socchiusi, si sditalinava, si ficcava in fica di tutto, godeva a ripetizione e chiedeva insistentemente a Rashid di darle il cazzo, non ce la faceva più.
Per tutta risposta Rashid affermò “ il tuo turno e mercoledì, oggi mi servivi solo per farmi svuotare le palle“.
Io sarò venuto a ripetizione tante volte senza mai toccarmi l’uccelletto che mi ritrovo, poi sentii un enorme calore nell’intestino, Rashid mi stava riempiendo del suo dolciastro seme caldo che emetteva a fiotti distintamente da me percepiti. Tanta sborra da schizzare fuori dal culo nonostante il mio buco era tappato da quel cazzo enorme.
Lo tolse fuori e me lo mise davanti alla bocca. Lo leccai ripetutamente, lo pulii tutto dalla sborra e dai miei umori mentre il mio culo era ancora tremante e desideroso.
Sfinito mi accasciai sul letto mentre Rashid, rivestendosi come al solito ci diede appuntamento al mercoledì successivo.
La bellissima storia andò avanti per un paio di mesi sempre di mercoledì e di venerdì, anche mia moglie fu inculata negli incontri successivi, ma tanto fica o culo era la stessa cosa immensamente bella.
Poi Un brutto giorno, di venerdì, dopo aver ricevuto entrambi il cazzo, Rashid esclamò “ Domani parto, vado al nord, ho lasciato il lavoro al bar, ho vinto un concorso per Ingegnere elettronico presso una amministrazione regionale”
Fu l’ultima volta che lo vedemmo.
Portiamo ancora il ricordo delle bellissime scopate fatte, del dolce sapore del suo sperma, e del delicato odore della sua pelle.
Qualche tempo dopo...
Dopo l’esperienza intrigante vissuta, a seguito della partenza definitiva del nostro amico Rashid, ci ritrovammo come coppia con una intesa mai avuta prima.
La mancanza di un amichetto fisso tra noi cominciava però a farsi sentire al punto che, attraverso un noto sito di incontri, iniziammo prima a fantasticare e poi, spinti dal desiderio, a contattare effettivamente i cosiddetti BULL che si proponevano alle coppie con il Lui cuckold partecipe o no.
Cercammo ovviamente in località lontane per evitare le voci che si sarebbero susseguite nel nostro piccolo paese di provincia.
Mia moglie guardava e riguardava la “mercanzia” proposta e con risatine e sguardi sempre più languidi commentava le varie misure dei tanti cazzi confrontandoli con quello di Rashid.
“Questo è più piccolo, Vero?” “questo non si vede bene” “Questo ha la cappella grossa ma è storto” Poi dopo numerose foto…. “Cazzo, questo è molto simile a quello di Rashid…. Mi sa che è addirittura più grosso” rivolgendosi a me “ non ti pare?, farebbe contento anche te” e giù una risatina beffarda.
Io non ero molto convinto, mi preoccupava l’idea di incontrare sconosciuti, di fare la figura del guardone o peggio beccare qualche malattia venerea. Litigammo e sembrava finita lì.
Qualche giorno dopo, mia moglie riprese il discorso, “perché ti preoccupi, prima li conosciamo, magari ceniamo insieme, parliamo e vediamo cosa succede. Non è detto che dobbiamo scopare per forza! Poi sono distanti dal paese, e come se facessimo una gita, se deve andare va altrimenti ce ne torniamo a casa.”
Mi convinse, ovviamente scelse Lei dicendo, tra il serio e il faceto, “sarò io a provarlo per prima, avrò il diritto di scegliermelo come mi piace?”
Rispose, anzi rispondemmo all’annuncio di un ragazzo dal cazzo enorme che si dichiarava Bull per coppie con tanto di stelline di gradimento da parte di altrettante troiette che lo avevano contattato e che lo recensivano come fenomenale, duraturo, soprattutto DISCRETO e pulito, amante del sapone.
Organizzò tutto Marzia, ci incontrammo in un pomeriggio in una località a circa 50 Km da casa.
Un bel ragazzo davvero sui 30 anni, ben vestito, educato, di cultura abbastanza elevata almeno dai discorsi che facemmo in un pub li nei pressi.
Nessuna parola fuori posto, nessuna volgarità, solo cenni e sguardi inequivocabili sulle tette e sul culo di mia moglie che per l’occasione indossava una camicetta scollata e una minigonna fior di culo.
La Troia mi faceva segno di apprezzamento, sorrideva con la cannuccia della bibita in bocca ruotandola con la lingua e dando dei rumorosi risucchi ammiccando verso il ragazzo che contraccambiava accarezzandole la mano e il braccio.
Era oramai pomeriggio inoltrato, io imbarazzato chiesi ingenuamente “dove andiamo?” “Ma a casa mia ovviamente, vi offro qualcosina e poi…..vediamo” rispose Marco, questo il suo nome.
Salimmo tutti e tre nella sua utilitaria e dopo pochi Km arrivammo ad una villetta, abitazione tipicamente estiva a due passi dal mare. “Qui ci possiamo divertire, possiamo giocare e gridare come vogliamo tanto non ci sente nessuno”.
Marzia era eccitatissima, io un pò preoccupato ma entrammo in casa con Marco che ci faceva strada.
Appena chiusa la porta, Marzia cominciò a scrutare ogni angolo e a fiondarsi direttamente in una delle due camere da letto trascinando per mano Marco per niente meravigliato di quello che stava succedendo a differenza di me che ero rimasto attonito e titubante.
Non ho avuto nemmeno il tempo di entrare nella camera che i due erano già avvinghiati con Marzia che aveva già preso in bocca il cazzone di Marco e si dilettava a spompinarlo ne più ne meno di come faceva al pub con la cannuccia con la differenza che ora la sua bocca era completamente piena, umida e ricca di saliva.
Le mani di Marco tenevano per i capelli la testa della troia spingendola fino alle palle a ritmo prima lento poi sempre più veloce fino a fermarla quando il cazzo era giù in fondo alla gola quasi a soffocarla al punto che dovette ritrarsi per respirare in un conato di vomito. Rivoltosi a me il ragazzo esclamò “Mamma che puttana hai in casa, fa dei pompini favolosi, ora proviamo il resto.”
Il mio uccellino cominciava a dar segni di vita, la cosa mi faceva estremamente piacere, la vista di Marzia soddisfatta ed eccitata mi creò una erezione come ai bei tempi.
“Che cazzo fai lì impalato?” disse “muoviti, spogliati e partecipa mica posso fare tutto io con questa cavalla in calore, da quando non prende un bel cazzo?”
Non me lo feci ripetere due volte e in un secondo rimasi nudo col mio uccelletto rizzato, mi sembrava enorme almeno fino a che non lo misi a confronto con quello di Marco, il quale sorridendo esclamò “Ah!! Ora capisco, aveva voglia di un cazzo vero questa troia, ha trovato cazzo per il suo culo, vedrai si divertirà tantissimo”.
In tutto questo Marzia era quasi in trance emotiva, messasi nuda voltò le spalle a Marco e poggiando le mani sul letto si mise a pecora invitandolo a prenderla da dietro. “Dai fottimi tutta sto morendo di voglia…e non sborrare subito ne voglio fare almeno cento” disse con voce calda e roca forse per le tonsille infiammate dalla stimolazione ricevuta dal cazzo del ragazzo.
“Tu Cornuto” rivolta a me “vieni qui, dammi il cazzetto in bocca, te lo ciuccio tutto mentre il bestione mi squarta così ti faccio divertire mentre impari come si soddisfa una donna”.
Le scopò la fica per oltre un’ora, Lei venne a ripetizione non so neanche io quante volte perché, dopo averle sborrato in bocca qualche minuto dopo che cominciò a spompinarmi, mi sedetti sul letto a guardare estasiato quel cazzo sempre più enorme che entrava e usciva dalla figa portandosi dietro le grandi labbra che avevano preso un colore violaceo ed erano turgide come non le avevo mai viste.
Un momento dopo lo tolse via dalla figa che emise un suono sordo come quello dello sturalavandino e che grondava di liquido biancastro. “Che hai fatto, le hai sborrato dentro? Senza preservativo, e se l’hai ingravidata?” chiesi.
Marco si fece una risata “non è sborra fesso è lei che è venuta mille volte, avrà pure squirtato, sei proprio un minidotato, ora ti faccio vedere io come la riempio di sborra…..nel culo, tanto sarà rotta anche lì e non Le farà molto male”
Marzia, sentendo queste parole, ancora più eccitata si portò le mani sulle natiche allargandole e offendo la sua rosea rosellina al cazzone di Marco il quale senza tentennamenti e senza lubrificare il buco, poggio quell’enorme cappella violacea sul culo spingendola dentro con facilità e facendole emettere un grido di dolore misto a voglia e piacere tremendo.
Le trombò il culo prima piano, poi violentemente, poi si fermò per farlo uscire tutto e mentre Marzia lo implorava “no, no, non uscire, squartami ancora….sto per venire” Marco fiondò di nuovo il cazzo nel culo fradicio della troia con violenza.
Dopo qualche su e giù, gridarono entrambi all’unisono un “SIIII ECCOMI” in un tripudio di sensi e vibrazioni di tutti i muscoli del corpo.
Sborrò come un cavallo una quantità smisurata di liquido biancastro con striature marroncine.
Quando il cazzo ancora bello grosso uscì dal culo era tutto sporco di feci tanto che Marco sbottò “Marzia mi hai cacato il cazzo, che minghia…. non hai fatto il solito clisterino?”
Io rimasi allibito all’inizio, poi corrugando le ciglia e guardando Marco con fare interrogativo non ebbi il tempo di parlare che lui “Si hai capito cornutone, sono già una decina le volte che la tua Troia viene a prendere la sua dose di Cazzo da me, oggi ha voluto portare pure te per renderti ancora più cornuto e contento. Questo inconveniente però non era previsto”.
Voltai lo sguardo verso la troia che sorridente e soddisfatta mi disse “dai Ciccio che ti dei divertito anche tu, dovremmo replicare più volte questa esperienza” e sorridendo aggiunse “magari senza fretta così non mi dimentico di fare il clisterino”.
Ancora oggi la troia si diletta a chattare con amichetti su amaporn mostrando le sue grazie attuali e quelle di 30 anni fa quando era ancora verginella…. di culo e dovevo prepararla e lubrificarla a fondo per riuscire ad infilarle il mio modesto uccellino. Nasconde le chat cancellandole nella stupida convinzione che io non me ne accorga. Ma ci sono tanti maleducati che mi viene voglia…. di chiudere il profilo.
E’ PROPRIO UNA GRAN TROIA ma ne sono felice.
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