Mi eccito in ascensore quando lei mi tocca la fica con la gamba
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Era un normale giorno del nostro viaggio scolastico a New York. Dopo una lunga giornata trascorsa tra visite e camminate, eravamo tutti stanchi e pronti a ritirarci in hotel. Io e una mia compagna di classe, Martina, ci ritrovammo a prendere l’ascensore insieme, mentre il resto del gruppo saliva con altri.
Martina era una ragazza solare, sempre allegra, e quel suo modo di sorridere metteva a proprio agio chiunque. In quel momento però, non avrei mai immaginato cosa stava per accadere. L’ascensore era piccolo, e con i nostri zaini a tracolla lo spazio sembrava ancora più ridotto.
Mentre il silenzio tipico di un viaggio in ascensore riempiva l’aria, Martina si spostò leggermente per far spazio, ma il movimento la portò ad avvicinarsi a me in modo del tutto naturale. Sentii le sue gambe premere contro le mie, e quasi senza accorgermene il suo ginocchio sfiorò la mia zona più intima.
All’inizio pensai fosse una semplice casualità, ma il contatto si fece un po’ più deciso, e la pressione leggera e costante cominciò a trasmettermi una strana sensazione di calore. Era una vicinanza che non avevo mai vissuto prima. I nostri sguardi si incrociarono per un istante, e il suo viso non mostrava imbarazzo, solo una calma curiosa.
Il tempo sembrò rallentare, mentre il mio cuore accelerava. Sentivo il calore crescere dentro di me, e una sottile eccitazione, nuova e inaspettata, mi avvolgeva. Era tutto così naturale e al tempo stesso incredibilmente intenso.
Poi l’ascensore si fermò al nostro piano, e il contatto si interruppe. Martina si scostò con un sorriso accennato, quasi come se sapesse cosa avevo provato. Nessuna parola fu detta mentre uscivamo, ma quel momento rimase con me per tutta la sera.
Non ci fu niente di più, ma quel semplice gesto, in quel piccolo spazio, lasciò un’impronta che avrei ricordato a lungo. Una scoperta di emozioni che non sapevo di poter provare.
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