Il bar e l'occasione

Amanti Porno
a month ago
Il bar e l'occasione

Stasera esco con Carlo, anzi, a dire il vero, lo raggiungo a casa sua, non ho troppa voglia di uscire, non sono molto in vena di socialità. Fuori piove e la città è quasi deserta: sono partiti tutti per il ponte.

Non ho voglia di aspettare il tram sotto la pioggia e quindi decido di andare in macchina, tanto un parcheggio lo trovo sicuro. Dopo neanche dieci minuti sono sotto casa sua, con un paio di birra fredde in mano.

Casa sua è bellissima, spaziosa, arredata in maniera impeccabile. Mi siedo sulla poltrona blu nell’angolo e lui dall’altra parte, sul suo divano immenso. Iniziamo a parlare, parliamo sempre molto bene io e lui, talmente bene che nemmeno ci accorgiamo che ormai sono quasi le 23 e non abbiamo ancora cenato.

Decidiamo di uscire per mangiare un bao, Chinatown è lì di fianco. Di solito il venerdì a quest’ora qui non ci si muove neanche da quanta gente c’è, invece questa sera siamo solo io e lui e poche altre persone che non hanno approfittato del ponte. Per fortuna almeno ha smesso di piovere.

Mangiamo in uno dei miei posti preferiti senza fare la coda, adoro quando la città rimane così vuota. E poi… mamma mia quanto sono buoni i bao! Basta davvero poco per rendermi felice. Propongo di andare a bere una cosa in uno dei pochi bar aperti in zona.

Sembra che tutti quelli rimasti a Milano siano qui stasera. Carlo ordina un gin tonic per lui, una birra per me e riprendiamo a chiacchierare fino a quando non ci interrompono dei suoi amici che sono appena arrivati. Si presentano, iniziamo a parlare, sono simpatici. Vogliono tutti entrare a ballare…io so che dovrei andare a casa a dormire, è tardi e domani lavoro, ma non ho voglia di andarmene…

Mi siedo da sola sul divanetto a bere la mia birra mentre loro chiacchierano davanti alla consolle. Mi metto a guardare il telefono mentre osservo distrattamente la folla intorno a me. Gente che ride, scherza e si gode la serata. Va bene, adesso basta fare l’asociale, mi unisco anche io a Carlo e ai suoi amici!

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Mi alzo e li raggiungo, subito mi accoglie un ragazzo castano con gli occhi azzurri. Carino.
Si presenta: Matteo, mi offre uno shot di Tequila. Provo a rifiutare, “non posso, sono in macchina”, ma lui inizia a prendermi in giro, “dai bevi, ci pensiamo dopo” mi dice sorridendo. Non so se me lo sono immaginata, ma mi ha fatto l’occhiolino mentre lo diceva?

Matteo ha qualcosa di particolare che mi attrae: forse il modo in cui sorride con gli occhi, o forse la sua voce bassa, o le sue spalle…Gli offro una sigaretta e usciamo a fumare. E così scopro che, oltre a essere molto carino, è anche simpatico. I suoi occhi si posano su di me, come se stesse già immaginando qualcosa di decisamente poco casto, ma continua a sorridermi, mi prende in giro e scherza sul mio dover lavorare domani.

Mentre parliamo si avvicina sempre di più, siamo a pochi centimetri l’uno dall’altra e mentre butto fuori il fumo della sigaretta, mi bacia. Le sue labbra sono morbide, carnose. Il suo bacio mi lascia piacevolmente sorpresa, non me l’aspettavo. Rido imbarazzata e riprendo a parlare facendo finta di niente, ma in realtà vorrei che mi baciasse di nuovo.

Poco dopo i suoi amici ci vengono a chiamare, decidiamo di rientrare. Torniamo al divanetto con gli altri, ma il suo sguardo non si stacca da me, mi sa che anche lui sta pensando quello che penso io. Decido che è ora di tornare a casa, domani lavoro e si è fatto davvero tardi. Così Matteo si offre di accompagnarmi alla macchina.

Che cavaliere, anche se mi fa subito capire di non volermi lasciar andare così presto: lungo il tragitto i nostri corpi si avvicinano sempre di più, scherziamo e ridiamo, come se ci conoscessimo da molto più di un’ora. Siamo davanti alla mia macchina, e prima che io possa dire qualcosa lui mi spinge contro il furgone parcheggiato davanti a me.

Sono immobilizzata dal peso del suo corpo, mi bacia tenendo il mio volto tra le mani. Poi le sue dita iniziano ad accarezzarmi lungo le cosce, si spostano sul mio seno, sul mio culo, mi fanno sentire desiderata. Il mio respiro si fa sempre più rumoroso, e anche il suo. Lo voglio, lo voglio tantissimo, e anche lui non aspetta altro.

Mi guarda negli occhi e con un sorriso malizioso mi sussurra all’orecchio: “Dammi le chiavi dell’auto”. Non dico una parola e lo assecondo, felice della sua proposta e curiosa di sapere dove vuole andare, anche se già lo immagino. Parcheggiamo dopo pochi minuti. Stiamo andando da lui, come previsto.
Arrivati al sesto piano chiude la porta alle sue spalle e con un gesto deciso… mi spinge contro il muro.

Il suo corpo preme sul mio… mi schiaccia contro la parete, sento il suo cazzo duro contro di me, è eccitato tanto quanto lo sono io… I suoi baci sono talmente profondi che mi fanno sentire sempre più bagnata, vorrei che mi strappasse i vestiti di dosso…Non servono parole per capire che entrambi ci desideriamo da impazzire.

Le sue mani mi accarezzano, mi toccano… mi esplorano. E mentre ci baciamo… si fermano sul mio seno… lo accarezzano… Mi stringe i capezzoli forte, sempre più forte, mi fa male e questa cosa mi fa al tempo stesso godere. Lo voglio dentro di me. Subito.

Come se mi leggesse nel pensiero mi tira giù la zip dei jeans e me li sfila, insieme alle mutande, poi mi solleva come se pesassi 30 chili e mi fa sedere sull’isola della cucina. Le sue mani si muovono sulle mie cosce, le accarezzano, le aprono. E io lo lascio fare… mi lascio esplorare.

Mi bacia il seno, mi lecca la pancia. Inarco la schiena all’indietro lasciandomi completamente trasportare dal momento. Il suo respiro si fa sempre più veloce, mentre le sue dita si avvicinano proprio lì… in mezzo alle mie gambe e io mi abbandono totalmente al suo tocco…

Mi accarezza, prima delicatamente, esplorando lentamente ogni singolo centimetro della mia figa, poi inizia a massaggiarmi con tutta la mano, in modo più deciso, premendo sul clitoride sempre più forte. Quando finalmente le sue dita mi penetrano… non capisco più niente… sono bagnatissima…


Il mio corpo si muove, al ritmo delle sue dita, mentre il piacere mi pervade e mi fa sentire viva. Lo voglio dentro di me e glielo dico con un sussurro all’orecchio: “Scopami. Scopami adesso” Lui mi guarda fissa negli occhi e si sfila i pantaloni, lascia cadere i boxer. Non aspettava altro… Quando lo vedo nudo, mi rendo conto che senza vestiti è ancora più sexy: il suo torace possente, le spalle larghe, e il suo cazzo…


Si avvicina a me, mi bacia e poi, con un gesto deciso… mi penetra. Lo sento duro e caldo dentro di me e non riesco a trattenere un grido di sorpresa e piacere. Iniziamo a scopare e il mio corpo si adatta al suo, accogliendo il suo cazzo dentro di me. I nostri respiri si sincronizzano e le nostre lingue si esplorano.

L’eccitazione, l’alcol e l’idea di essere a casa di un sconosciuto mi fanno perdere la testa. Mi afferra il culo con le mani e mi spinge contro di lui ad ogni movimento. Lo assecondo, muovendomi al suo ritmo per sfregare il clitoride su di lui, continuiamo a scopare sulla cucina per un po’, così, come due animali. Poi io non riesco più a trattenermi e vengo… e lui con me…

Mio dio, mi gira completamente la testa. Rimaniamo abbracciati per qualche istante, a riprendere fiato… lui ancora tra le mie gambe e io che cerco di capire cosa è appena successo. Mi sto ancora riprendendo, quando lui mi sussurra all’orecchio: “Non è ancora finita, voglio sentirti ancora godere”.Con un gesto inaspettato, mi fa scendere dalla cucina e mi spinge a pancia in giù sul tavolo.

Io lo lascio fare, voglio capire cos’ha in mente…Mi allarga le gambe e inizia ad accarezzarmi lentamente, partendo dalle ginocchia e risalendo. Mi passa prima le dita adagio in mezzo alle gambe e poi, mentre l’altra mano mi accarezza la schiena, mi infila un dito dietro.

Mi si mozza il respiro per l’eccitazione, in un istante mi torna la voglia di essere scopata. E lui inizia a torturarmi, eccitato da questo nuovo gioco. Mi penetra piano con una mano, mentre con l’altra mi massaggia il clitoride…Di nuovo non capisco più nulla. Lui continua a penetrarmi davanti e dietro, sempre più a fondo e sempre più veloce…Sono completamente bagnata e sento l’orgasmo aprirmi e scuotermi da capo a piedi in modo inarrestabile.

Il mio respiro si fa di nuovo affannoso, sono eccitata e in suo controllo. Matteo mi bacia la schiena e inizia a penetrarmi anche la figa con le dita, prima una, poi due. Non capisco più niente: le sue dita si muovono contemporaneamente davanti e dietro, sempre più a fondo, sempre più veloce…io sono completamente bagnata e sento che sto per venire di nuovo. Il mio corpo trema sotto il suo tocco deciso e delicato. E ho un altro orgasmo, ancora più potente di prima, come non ricordavo da tempo. È un urlo liberatorio il mio, di totale piacere.

Mi siedo sul tavolo per riprendermi… lui mi chiede se voglio qualcosa da bere e mentre mi versa un bicchiere d’acqua, mi rivesto. Bevo, gli do un bacio leggero sulle labbra e gli sussurro all’orecchio: “È stato un vero piacere”, poi mi alzo ed esco da casa sua.

Mentre sono in ascensore penso che non ci siamo nemmeno scambiati i numeri…In realtà, non sono nemmeno certa che si chiamasse Matteo. Mi sale una risata incontenibile, una risata che sa di libertà e di godimento. E adesso posso finalmente andare a casa a dormire.

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