Egregio marito mio...
Dolce metà, trovo spunto e forza nella penna per descriverti ciò che ho dentro.
Tu che mi conosci come come mai, meglio di nessun altro, la parte mia più naturale forse ti è ancora estranea.
O semplicemente non te l’ho mai esternata nuda e cruda, pura e violenta, scarlatta e sudata.
Ora immagina e pensa alla foto mia più bella, che possa essere scattata negli anni.
Quella che ti ha pulsato tra lo stomaco e le viscere, che non ti ha fatto dormir la notte.
Trova nell’armonia la mia voce, la risata, la sfacciataggine delle proposte.
Ogni
Singola
Melodiositá
Della vita.
Lei ti parla, ti asseconda…
Percepisce ogni tuo desiderio.
E mentre lo fa, ha portato a letto centinaia di uomini sulle sue coperte.
Ne sei cosciente, ma la sua bellezza ti fa credere che tu faccia la differenza.
Geme quella donna che sa di innocenza agli occhi più adulti.
Guida quel corpo a contatto con l’inesperienza più giovane.
E come passano i giorni, così i minuti.
Sei in un’altra realtà, ma non temi il vuoto: perché ha un profumo caldo, avvolgente.
Sa di seta e notte e legni e ormoni.
Tutto ciò che ti serve è lì.
Lo hai davanti.
Asseconda ogni tuo capriccio.
Culla ogni tuo lamento.
E vedi il corpo contorcersi in bianche forme sinuose e armoniose.
E da quegli occhi che ti hanno rapito, tu stai dichiarando la completa appartenenza.
Freme la mano laddove brami di scoprirne il gusto.
Le sue cosce aperte incorniciano un ventre che è madre, Troia, adolescente.
Capti e memorizzi ogni sua singola piega del corpo, laddove il buio si fa più nero e la guidi ad esplorarlo.
La senti sulle tue gengive, il suo sudore quasi la fa scivolare dai tuoi palmi.
Ed è esplosione dei sensi.
Ogni volta .
Narcotico.
E allora capisci cosa si prova in pochi minuti di amplesso intenzionale.
C’è chi ha tradito su di lei.
Chi ha abbandonato razio e ragione e chinato il capo.
Chi ha trovato un momento di purgatorio.
Spesso il paradiso.
Desiderando l’inferno.
Lei è magia e ha una dote innata a far goder l’altrui uomo.
Sia esso congiunto o di natura immatura.
E ogni volta che lei si immerge nella sua natura, gli angeli tremano dalla gioia che lei riesce a portare dentro di sé.
Dolce metà.
Ancora a volte un po’ mi rammarico della natura puttana che hai a fianco.
Ma il più della volte ne godo.
Racconto selezionato dalla redazione, scritto originariamente da: Nikky Divine
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