Raptus di colore
Ciao, io sono Ignazio e ho 39 anni e mia moglie si chiama Vanessa e ne ha 38. Siamo di Milano, sposati da 12 anni e abbiamo tre figli. Malgrado le tre gravidanze, lei è in forma splendida: un corpo da ventenne (beh, forse il sedere ha messo su qualche etto da allora, ma è molto invitante…).
Il sesso tra noi è diventato molto incostante: dopo aver messo a letto i figli, con la stanchezza di una giornata di lavoro e di vita in città, spesso non abbiamo voglia (io in realtà sarei disponibile 48 ore al giorno, ma è lei che gestisce la casa e i figli da quando torna a casa dal suo lavoro part-time, per cui non me la sento di chiederle gli “straordinari” la sera se lei non se la sente).
In compenso, periodicamente attraversa dei periodi in cui… come dire… va in calore. Allora si scopa la sera, e la mattina – prima che suoni la sveglia – la sua mano cerca il mio cazzo, e scopiamo prima di colazione, e poi si ricomincia la sera…
La storia è avvenuta durante uno di questi periodi, dove un inconveniente ne ha un po’ modificato il finale rispetto alle mie previsioni.
Una mattina mia moglie si è svegliata arrapata. Abbiamo iniziato a fare l’amore subito, quasi senza preliminari ma, poco prima che potessimo arrivare all’orgasmo siamo stati interrotti… la figlia più piccola piangeva (aveva avuto un incubo) e lei è dovuta andare in cameretta a consolarla…
E ormai era ora di fare colazione, prepararsi ed uscire: io ho accompagnato i figli all’asilo e a scuola, mentre per Vanessa era il giorno di riposo settimanale per cui è rimasta a casa.
Era ancora arrapata, per cui ha preso uno dei DVD porno che ogni tanto guardiamo, e si è masturbata vedendo una scena in cui un negrone superdotato faceva godere una donna bianca fino a farla quasi urlare… ma non le è bastato. Così, per distrarsi un po’, si è data allo shopping.
E’ andata in un grande magazzino (che era quasi vuoto perché era un giorno lavorativo) e mi ha mandato un SMS per avvisarmi, in modo che non la cercassi a casa. Ha preso una gonna, ed è andata nel camerino a provarsela. Ma lì le è venuto un nuovo raptus, ed ha iniziato a masturbarsi, senza riuscire a trattenere i gemiti.
Due commessi (che coincidenza: un ragazzo straniero di colore, atletico e ben dotato, ed un italiano mulatto, un po’ meno prestante ma comunque ben messo), sentendo dei rumori dal camerino, sono entrati per vedere se qualcuno stava male e… sorpresa! Hanno visto mia moglie Vanessa seduta per terra, con la sua fighetta depilata bagnata per il ditalino che si stava facendo, e non solo! Ungendosi con un olio che aveva sempre in borsetta per queste occasioni, si era anche infilata un piccolo vibratore nel culo!
Lei – senza nessun imbarazzo - si è un po’ alzata da terra, rimanendo in ginocchio e posizionando il suo viso davanti all’inguine del negrone. Gli ha tirato giù la zip dicendo “Ho un grande bisogno di scopare… Adesso!” e ha iniziato a leccargli e succhiare l’arnese, facendolo arrivare a 20-22 centimetri. Il mulatto ha detto uno slogan di marketing che, in quel contesto, andava bene lo stesso “La soddisfazione dei nostri clienti è il nostro primo obiettivo”, e ha tirato fuori il proprio cazzo (non enorme, ma più che rispettabile), che Vanessa ha iniziato a succhiare alternandolo con l’altro.
Dopo un po', soddisfatta per le dimensioni raggiunte dai due membri, si è alzata e ha detto “Adesso scopatemi! Tutti e due contemporaneamente!”. In piedi davanti al negro, mentre il collega le stava dietro, ha iniziato a baciare il primo in bocca, mentre questo le palpava il culo; il secondo le palpava le tette, ed entrambi iniziavano a premere i loro cazzi contro i suoi due orifizi già umidi…
Per consentire la doppia penetrazione, il negro l’ha sollevata, e lei lo ha abbracciato rimanendo sollevata da terra, con le gambe intorno al suo bacino, ed avvolgendo subito il cazzo nero nella sua figa più che lubrificata. Da dietro, subito è arrivato anche l’altro cazzo, che non ha avuto difficoltà a farsi strada nell’ano di Vanessa.
La sua voglia di cazzo ha finalmente avuto sfogo: lei era tanto arrapata che ha iniziato a godere subito. Uno, due, poi tre orgasmi…
Si sentiva così puttana, e godeva ancora di più a provocarli e a farsi insultare. Diceva “Dai, forza, negri, scopate la vostra puttana bianca di classe, che poi vi do la mancia”, e i due replicavana “Sei una puttana! Adesso ti facciamo godere un po’, ma poi dovrai svuotare i nostri cazzi con la bocca”, e Lei rispondeva “Non vedo l’ora, ma adesso devo godere ancora qualche volta”…
Dopo un po’ i due stalloni hanno invertito le loro posizioni: il mulatto è entrato alla grande nella figa già fradicia e dilatata di mia moglie, mentre il cazzone nero ha dovuto fare un po’ più fatica per entrarle nel culo… Ma il fastidio è durato poco… Lei diceva “Sì… Ancora… Sono la vostra puttana… Mi fate godere…”. Altri tre o quattro orgasmi non hanno tardato ad arrivare.
Ad un certo punto i due, che stavano per sborrare, l’hanno fatta inginocchiare e se lo sono fatti prendere in bocca. Non era proprio un pompino: loro le hanno afferrato la testa e, muovendola avanti e indietro, di fatto, le scopavano la bocca… Alla fine le sono venuti in bocca, quasi contemporaneamente, e mia moglie ha inghiottito più sperma possibile, lasciandone colare qualche goccia sulla faccia, e da lì sulle tette e sulla pancia…
Sorridendo, ha detto ai due “Grazie, ragazzi, ne avevo proprio bisogno”.
“Il piacere è tutto mio” ha detto l’italiano, ed il negro è scoppiato a ridere, aggiungendo “anche mio”.
Io, intanto, avevo finito una riunione di lavoro in anticipo, e avevo chiesto un permesso sul lavoro per assentarmi, dicendo che andavo da mia moglie che non stava bene… L’ho raggiunta al grande magazzino, e l’ho trovata lì, ancora per terra, grondante sperma…
I due commessi, vedendo la mia faccia – un po’ turbata, ma anche piena di orgoglio per mia moglie, che io amo anche per questi suoi irrefrenabili raptus di sesso – hanno capito che ero il marito, e mi hanno detto “Complimenti per la mogliettina! Vorremmo avere più spesso clienti così!”.
Generi
Argomenti