L'innocente e gli sballati

Giovanna Esse
8 days ago
L'innocente e gli sballati

Mi ha colpito questa storia di un amico scrittore, @Boccaccio. per il mix tra estrema trasgressione e divertente avventura, ve la passo pari pari... G. Esse.


E' proprio vero che nella vita tutto può succedere ... ma una cosa così, non pensavo proprio...

Oltre ad una ventennale amicizia, a legare me e Rebecca, la mia compagna con Salvo e Anna, è anche una sfrenata passione per il sesso. Passione che condividiamo spesso e volentieri. Tutto sommato siamo due coppie per bene, nulla di che. Ma, di tanto in tanto ci concediamo una scopatina a quattro tra amici. Proprio come lo scorso week end ... Solo che le cose, involontariamente hanno preso una piega del tutto inaspettata.

Il programma era sempre lo stesso. Pizza e poi a casa nostra a darci dentro. Di solito, visto che io e Rebecca non abbiamo figli, mentre Salvo e Anna sì, (una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 21) "certe cose" le facciamo sempre da noi. Sapete com'è, non è educativo che i figli scoprano che a mamma e papà piace fare certe cose.Per questo la location ideale è sempre stata casa nostra. Ma sabato sera, Salvo se ne salta fuori dicendo che dobbiamo assolutamente andare a casa loro, poiché ha una sorpresa per noi.

Nemmeno Anna ne sapeva niente, e alla fine, è venuto fuori che la sorpresa consisteva in un po' d'erba che il mio amico aveva acquistato per rendere la serata ancora più folle.

Okay! Abbiamo accettato l'invito e la sua idea, e così alle undici di sera eravamo tutti e quattro stravaccati in soggiorno a bere un buon bianco e a fumarci quella canna. I ragazzi, a sentire Anna, sarebbero tornati tardi, e così avevamo tutto il tempo per divertici, sballarci e poi far sparire ogni traccia della nostra spassosa serata. Già! Era tutto calcolato, meno il fatto di quanto potesse essere forte, l'erba che stavamo fumando ...

Allo scoccare della mezzanotte eravamo completamente fuori. Nelle nostre teste non c'era più un solo briciolo di buon senso. L'uso della ragione in noi era totalmente svanito. Di solito, le nostre orgette son sempre molto equilibrate se così si può dire. Della serie, ci si inizia a scopare con il proprio partner, giusto per riscaldarci, e poi ci si scambia, e la cosa finisce lì. Sabato scorso invece, siamo andati oltre, molto oltre. Mi sono ritrovato a scopare la mia compagna in tandem con il mio amico, in una doppia penetrazione, ma non solo. Rebecca e Anna si sono abbandonate a saffici piaceri, e anche io e Salvo, abbiamo in un certo senso sperimentato l'altra sponda del sesso. Mai avrei detto di ritrovarmi a sodomizzare il mio miglior amico, e contemporaneamente fargli un sega. Eravamo proprio fuori. Completamente fuori. Abbiamo riempito di sperma i capelli biondi di Anna. Per tre volte mi sono ritrovato in bocca il cazzo del mio migliore amico. Abbiamo penetrato Rebecca con la bottiglia di vino, e quando il vino è finito, abbiamo urinato nei calici per poi brindare con la nostra stessa pipì, ridendo gridando, sbraitando ogni genere di oscenità.

Ma tutto questo è nulla. Nulla in confronto a ciò che sarebbe successo da lì a poco ... Alle una in punto di notte, Caterina, per tutti Katy, la figlia 19enne di Salvo e Anna entrò nel salotto di casa sua, e quando si è ritrovata quella scena di fronte agli occhi, per prima cosa ha cacciato un grido. Come biasimarla, era una scena che nessuna figlia immagina di vedere. Salvo, suo padre se ne stava a sessantanove sopra Rebecca, con il cazzo infilato in bocca alla mia dolce metà. Anna sua moglie, la mamma di Katy, aveva incrociato le sue cosce con quelle di Rebecca, e si stava dando da fare per strusciare al meglio la sua fica su quella della mia signora, ed io, dietro a Salvo lo tenevo per i fianchi inculandomelo vogliosamente.

Capite da voi, che una scena del genere ad una figlia, fa prendere un colpo. Comunque, dopo quel grido la ragazza incominciò a sbraitare istericamente

-Ma siete impazziti!!!- gridava. -Vi ha dato di volta il cervello!!! Siete dei schifosi pervertiti!!!!! Mi fate schifo!!!!

Non so perché, ma dopo esserci sciolti dalla posizione in cui eravamo, lì, sul tappeto del salotto, sono stato io per primo ad avvicinarmi alla ragazza, e lei, furiosa, come se il tutto fosse sta colpa mia ha iniziato a colpirmi con delle sberle. Svelto le ho afferrato i polsi, portandole le braccia dietro alla schiena come se fossi un poliziotto nell'atto di arrestarla.

-Che fai tesoro?- ha esclamato suo padre venendoci incontro. Parlava con sua figlia come un padre affettuoso, e, contemporaneamente rideva come un deficiente da tanto era sballato. E mentre loro due, uno di fronte all'altro discutevano, il mio sguardo è caduto sul perfetto giovane seno di Katy. La maglietta attillata che aveva addosso ne valorizzava le forme, e quella frase mi uscì spontaneamente di bocca.

-Che belle tette ha tua figlia! Perché non diamo un occhiata?- ho esclamato divertito. A pensarci bene è colpa mia se quella già perversa notte, ha avuto uno sfocio di totale depravazione. Forse, avrei dovuto lasciare andare la ragazza, ma invece, completamente fuori di me, ho insistito con il padre, e in un niente ero diventato io il regista di quel lascivo gioco.

-Su Salvo! Sollevale la maglietta!- ho esclamato come se fosse un ordine, e Salvo all'istante ha eseguito, e quella rossa maglietta non si è limitato solo a sollevargliela, ma bensì, con un colpo secco gliel'ha strappata di dosso.

-AHIAAAA!!!- ha gridato Katy. Un secondo dopo era a seno nudo di fronte a noi. Nel frattempo, anche Rebecca e Anna si sono avvicinate. Katy, con gli occhi lucidi dal pianto, confusa e disperata è ritrovata in mezzo a noi come un agnellino indifeso circondato da quattro lupi famelici. Noi sghignazzavamo eccitati e lei piangeva.

-Mamma, papà, ma che cosa sta succedendo?- singhiozzava tremando come un pulcino.

-Dai toccatele le tette!- continuavo a suggerire io, e Salvo, Anna e Rebecca cominciarono a darsi da fare, palpeggiando l'indifesa ragazza, sussurrando ogni genere di oscenità. Forse se avessi detto basta la cosa sarebbe finita lì ... ma invece me ne sono uscito con un'altra.

-E ora, guardiamole la fighetta!- ho sussurrato ridendo divertito. Salvo, il mio amico e padre di Katy, si è messo in ginocchio e in un niente ha abbassato alla figlia jeans e mutandine. Alla vista di quel corpo perfetto e quel pube nero e lucido, ho perso la testa, ed eccitato ho mollato la presa ai polsi di Katy. La ragazza, venti centimetri più bassa di me, ha cercato di fuggire, ma in un attimo è stata bloccata dal padre, da Rebecca e dalla madre. L'abbiamo circondata, in mezzo a noi quattro l'abbiamo stretta. Le nostre mani, le nostre lingue hanno incominciato a scorrere sulla sua candida pelle... e tutto questo era solo l'inizio.


Sì, la povera, giovane, innocente Katy era in balia di noi quattro. Quattro adulti che si erano trasformati in quattro belve affamate di sesso.

Mai avrei pensato di fare una cosa del genere, stavamo praticamente abusando una ragazza, e il fatto che all’abuso partecipassero gli stessi genitori, rendeva il tutto ancora più perverso, deplorevole, e di conseguenza eccitante. La stavamo toccando e leccando da per tutto. Io tenendola per la coda di cavallo mi divertivo a strusciare il mio cazzo nel bel mezzo dei suoi glutei sodi. Rebecca, la mia compagna, si era messa in ginocchio, e, afferrato il cazzo di Salvo, incominciò a sfregarle la cappella sulla fighetta. Salvo era completamente in ecstasy. Katy ovviamente piangeva disperata :

-NOOOO!!! Lasciatemi andare!!! Cosa state facendo!!! Siete impazziti!!!- gridava singhiozzando, e a risponderle ci pensava sua madre. Anna, che da mamma dolce premurosa e affettuosa, si era trasformata in una strega perversa.

-Zitta puttana!!!- le gridava addosso. -Così impari a tornare a casa prima e ficcare il naso dove non devi!!!

L’idea più giusta, se così si può dire, l’ha avuta Rebecca, che, ad un certo punto, mollato il cazzo di Salvo (visto che aveva iniziato ad arrangiarsi da solo) si avvicinò al mobiletto e al portacenere dove avevamo lasciato la canna incriminata.

-Forse un tiro la aiuterà a distendersi i nervi!- esclamò tornando vicino a noi.

-Buona idea!- sussurrai io. Katy ovviamente, sempre nella totale disperazione, non volle nemmeno sapere di prendere quella canna in bocca, ma quella volpona di Rebecca, pensò bene di fare lei i tiri, per poi soffiare il fumo in faccia alla ragazza, e, la cosa funzionò. Eccome funzionò!

Più che distendere i nervi, Katy sballò di brutto. Quel fumo ha avuto su di lei, lo stesso effetto che aveva avuto su di noi.

E così, in un niente, da ragazza sconvolta e terrorizzata, vittima di un qualcosa che non riusciva a spiegarsi (e c’era da capirla) si tramutò in una diciannovenne ninfomane. Una vera troietta in calore, eccitatissima di ritrovarsi al centro di quella perversa orgia. Ora era ancora più eccitante toccarla, baciarla leccarla. Ad ogni tocco, ad ogni contatto, il suo giovane corpo vibrava tutto, sussultava in preda all’eccitazione. Era piacevolmente perverso vederla lesbicamente limonare con la donna che l’aveva messa al mondo, e giocare di mano con il cazzo del suo bravo papà. E in quanto a me, sembravo essere ancora io il regista del gioco, dunque stava a me rendere quel perverso gioco ancora più perverso.

-Mettiti in ginocchio puttanella!- le sussurrai all’orecchio.

-Va bene!- mi sussurrò lei. Con me è sempre stata molto obbediente. Anche da bimba, quando le davo i consigli su come pattinare o giocare a tennis, mi seguiva alla lettera. Così si mise in ginocchio.

-Ora prendi in bocca il cazzo di tuo padre, e spompinalo a dovere!- le ordinai. E lei, anche in questo mi diede retta. Iniziò a succhiarglielo goffamente. Probabilmente era il primo pompino che si ritrovava a fare, e, lo trovavo quasi commovente che il primo cazzo in bocca fosse quello di suo padre.

-Ora, afferra il mio di cazzo con la mano destra, e mentre continui a succhiarlo a tuo padre, me lo meni a me … sì, brava così…. Mmmhh

-Ma guardatela che troietta!- sussulto Anna eccitata. In piedi, alla destra di sua figlia, la guardava fare ciò che stava facendo a me e a suo padre ed eccitata si masturbava. Poi, se ne uscì raccontando un paio di cose :

-Sapete,- iniziò a raccontarci.-Un paio di volte l’ho beccata a masturbasi nella sua cameretta, e nel vederla fare quelle cose di nascosto mi sono eccitata anch’io … e poi, quando faccio il bucato, non so perché annuso sempre la biancheria dei miei figli, il loro odore mi eccita.- questo ci raccontò, e non so se era una cosa inventata sul momento spinta dal fumo che le aveva fulminato il cervello, oppure tutto ciò era vero, e il fumo fumato l’ha fatta confessare qualcosa di inconfessabile.

E inutile dire che la cosa mi eccitò ancora di più, per questo a quel punto avevo bisogno io di un pompino.

-Ora menalo a tuo padre e succhialo a me!- ho ordinato alla brava Katy.

Me lo sono fatto succhiare per tre minuti, poi, un idea ancor più perversa mi è passata per la testa.

-Ora girati!!!- le ho ordinato. -Afferra con le mani il mio cazzo e quello di tuo padre, e inizia a leccare la fica della tua mammina!!!

Oramai Katy era diventata una troietta esperta. Anna, dopo dieci secondi iniziò a gridare dal piacere. Era così eccitata che a stento si reggeva in piedi. Si era aggrappata alle spalle mie e di suo marito, ed io e Salvo sorreggendola le palpavamo avidamente il culo. Un bel culo di donna matura. Caldo, sodo voluttuoso.

-Ooooh mio dio!!!! Ooooh mio diooooo!!!!- gorgogliava Anna in preda al piacere. Rebecca si era chinata alle spalle di Katy, e come un demone lussurioso, le consigliava come usare al meglio la lingua, per lavorare a dovere la fica della sua mamma.

-Leccale la clitoride, massaggia piano con la lingua … ora che è bello duro succhialo come se fosse un capezzolo, brava così …. Ora infilale la lingua dentro… sììì così!!!

Capirete che in una situazione del genere, è impossibile non sborrare. Provate a immaginarvi. Vi trovate nel bel mezzo di un orgia fumati, con una ragazza di diciannove anni che sta facendo contemporaneamente una sega a voi, e a suo padre, mentre lecca la fica di sua madre, seguendo i consigli della vostra compagna. Non vi verrebbe da sborrare in una situazione del genere? (Secondo me avete già sborrato adesso solo leggendolo) Comunque ….

-Sto venendo!!!- ho gridato, afferrando il mio cazzo dalle mani di Katy.

-Pure io!- ha esclamato Salvo.

-Beh, non possiamo sprecare tutto questo ben di dio!- ha sussurrato Rebecca, e, tirata indietro la testa, ha permesso a me e a Salvo di riversare il nostro seme dentro le giovani labbra della dolce Katy.

….

-Ora che facciamo?- mi ha chiesto Salvo con un filo di voce, dopo che sua figlia aveva mandato giù tutto. In prima risposta gli ho sorriso. Ho sorriso a lui, ad Anna e a Rebecca.

-Ora ce la scopiamo a dovere!- gli ho sussurrato

-Facciamo a turno?- mi ha chiesto lui.

-No amico mio!- gli ho risposto. -Ce la sbattiamo tutti e quattro contemporaneamente!

Nessuno ha aggiunto nulla. Ed io, ho indicato a tutti cosa dovevano fare.

Ho fatto accomodare Salvo sul divano. Sua figlia Katy le si è seduta sopra a smorza candela. Io, mi sono inginocchiato alle sue spalle, e sua madre Anna, si è accomodata in cima alla spalliera del divano, in pratica sopra la testa di suo marito, con le cosce spalancate davanti alla faccia di sua figlia. Così, in questo modo, la brava Katy poteva farsi scopare dal suo paparino, offrire il suo culetto vergine a me, provando per la prima volta il piacere di una doppia penetrazione, e, contemporaneamente aveva la possibilità di riprendere a leccare la fica della sua mamma. Meglio di così! Ovviamente c’era anche Rebecca, che messasi in ginocchio alla sua destra, come sempre le dava i migliori consigli.

-Muovi lentamente il bacino e il culo … lavora piano con quella lingua … E ora, con la mano destra toccami la fica!!! Sììì, così, da brava!!!

Bisogna dire che Katy dava veramente il meglio di sé. Riusciva con la sua giovane fichetta, il suo immacolato culo, la sua abile lingua e altrettanto abili dita, a soddisfare tutti noi quattro contemporaneamente. E così andammo avanti, finché una voce non ci sorprese all’improvviso.

-Mamma!!! Papà!!! Ma cosa sta succedendo!!!???

Era Marco. Il figlio più grande di Salvo e Anna. Il fratello di Katy.

A rispondergli ci pensò sua madre, usando la dolcezza che solo una madre ne è provvista.

-Ci stiamo scopando tua sorella, tesoro!- gli ha sussurrato. Poi tutti quanti, Marco escluso, siamo scoppiati a ridere.