La Topastra. Quando la musica diventa sesso

Giovanna Esse
24 days ago
La Topastra. Quando la musica diventa sesso

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Una storia tutta italiana: anni 70, le origini, in piena esplosione beat, tra minigonne e rivoluzioni sonore, una giovane cantante milanese di nome Mary Blu fece scalpore con un brano destinato a diventare leggenda: “La Topastra”.

Una ragazza esplosiva dalla voce sensuale e accattivante, Maria Bluetti, ha il coraggio di incidere un primo, grande brano estremo e trasgressivo: lei diventa Mary Blu e la canzone si intitolò "La Topastra" con chiaro riferimento alla nostra amata e venerata figa. Ovviamente i soliti porci puttanieri e falsi benpensanti gridarono allo scandalo e censurarono un pezzo così pieno di emozioni palpitanti. Non dimentichiamo che nel nostro paese i pompini si fanno in segreto, poi se la troia di turno si lava la bocca può tranquillamente fare l'onorevole. 

Con un sound frizzante, chitarre fuzz e un ritmo incalzante, il pezzo raccontava – in modo ironico e provocatorio – la storia di una ragazza di periferia soprannominata “Topastra”, simbolo di libertà sessuale e ribellione femminile. Il testo, allusivo e diretto, fu considerato “troppo esplicito” per l’epoca: la RAI lo censurò, le radio lo boicottarono, e il disco fu ritirato dopo poche settimane.

Mary Blu sparì dalle scene poco dopo, diventando un nome di culto tra collezionisti e appassionati di beat italiano underground.

 2025: la rinascita. Un’etichetta indipendente ha riscoperto il master originale di “La Topastra” in un mercatino di vinili a Bologna. 
 Per chi ama le dive dimenticate, le rivoluzioni sonore e le storie che non muoiono mai.
(Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale)
Mary blu è una voce AI utilizzata su Base costruita non con artefatti tecnologici ma con Band reale .
Buon ascolto!

Testo

Spruzzo acqua dalla Topastra mentre
lui si sega e non gli basta.
Tra lenzuola dI seta e sudore
mi chiede la piscia...
Vuole il sapore.

Sopra di lui, come fosse un cesso
gli bagno la faccia, lo lego spesso
ai peli bagnati di bava.
Se me la lecchi...
ti spruzzo la fava.

Spruzzo, spruzzo dalla tua Topastra
ride gemme, si spalma e si incastra. Non
è sporco, non è peccato,
è solo un segreto bagnato.

Profumo che sa di sapone alla rosa
la mia bocca riceve la sbora esplosa
tra dita che scavano. lingua e saliva
la poesia mi masturba...
son già porno diva.

Mi guarda, poi spegne la luce,
mi sfonda con una botta e tanta sborra
che lui produce.
Nel buio tra perforate e pecorazze
La Topastra mi spruzza...
come sentire tante mazze.

Spruzzo, spruzzo dalla tua Topastra
ride gemme, si spalma e si incastra. Non
è sporco, non è peccato,
è solo un segreto bagnato. 

Mi sditalino dentro al bicchiere 
tra spruzzi, sospiri e piacere.
Non lo voglio nel culo, mi brucia
col cazzo bollente...
mi fa la peluscia.

Una mia amica nelle canzoni
lo prende di grosso fino al prolasso
senza rimorso. Io preferisco il gioco
sottile che mi bagna la figa...
dentro al fienile.

 Spruzzo, spruzzo dalla tua Topastra
ride gemme, si spalma e si incastra. Non
è sporco, non è peccato,
è solo un segreto bagnato.