Mamma - Il mio sesso con Anna
Tra i ricordi che mi hanno segnato, quelli con Anna sono i meno impegnativi.
Con Anna è stato tutto spontaneo, naturale, quasi fosse già scritto senza bisogno di leggere.
Ti racconterò solo l'episodio della prima volta perchè la routine che poi si è instaurata, è vissuta di motu proprio sino ai giorni nostri, anche se ormai i nostri incontri sono così diradati che si fa fatica e tenerli vivi nella memoria.
Come ti ho già detto, sin da piccoli (all'epoca si era piccoli sino a 15 anni) giocavamo soli sotto una finestra in camera mia. Impazzava all'epoca il DAS e noi ci davamo da fare come tutti i bambini in creazioni molto fantasiose. Anna era troietta sin da piccola e un pomeriggio che eravamo soli mi disse: se mi fai vedere il coso io ti faccio vedere la mia e così li facciamo col DAS. La natura fa le cose per bene, creando le femmine troiette ed i maschi coglioncelli perchè se così non fosse, campa cavallo che la razza umana si estingue.
E' fu così che io realizzai un aborto di fica e lei un cazzo più grande delle mie dimensioni, completo di palle. Prese il cazzo lo avvicinò alla fichetta che avevo fatto e lo infilò dentro scoppiando a ridere.
Passò qualche anno lei diventò una splendida puledra e venne affidata a mia madre per la sua formazione sessuale ed io venni sfrattato dal lettone per far posto a lei e mia madre ci si mise d'impegno.
Dopo circa una settimana, un pomeriggio che eravamo soli entrò in camera mia, si sedette sul letto dove io ero steso e mi disse: Sai che quel giochino lo ricordo ancora?
Avevo capito ma feci il tonto e risposi: Quale giochino?
Quello col DAS, ricordi? sai che mi piacerebbe rifarlo in modo un pochino diverso?
Senza aspettare la mia risposta, si distese accanto a me e pose la mano sulla mia patta che nel frattempo era stata riempita dalla mia prepotente erezione. Sbottonò il pantalone, aprì la cintola e lo tirò via insieme alle mutande.
Si piegò in avanti e me lo prese in bocca cominciando a succhiare: sono brava?
Aveva una maestria inusuale per una novizia e mi portò quasi subito al limite.
Accorgendosi di ciò che stava per succedere si fermò di scatto e si spogliò rapidamente mettendosi a cavalcioni su di me.
Le chiesi se era vergine e alla sua risposta affermativa cercai di fermarla ma non volle sentire ragioni e disse che voleva che fossi io a sverginarla, tanto non si voleva sposare e che questo momento lo sognava da piccola.
Da gran coglioncello cedetti subito e con un colpo secco si calò sul cazzo provocando la rottura dell'imene.
Fu tutto molto bello e naturale e arrivato al punto di non ritorno si oppose al mio tentativo di uscire e si fece sborrare nella fica.
Le chiesi se era impazzita e mi rispose: tranquillo non c'è pericolo. Ho poi saputo che aveva l'utero retroverso e che non poteva avere figli.
Il pomeriggio trascorse con molta passione e mi diede anche la verginità del suo culo e per la prima volta praticai una spagnoletta che mi fece godere tra le sue grandi tette.
Da allora ci siamo incontrati con regolarità ed ogni volta era un turbinio di piaceri ed emozioni. Mai tra noi c'è stata banalità. Ha mantenuto fede alla sua volontà di non sposarsi tanto da non sopportare la presenza di un'altra persona nella sua vita.
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