Tutti addosso nel cine per adulti

Giovanna Esse
6 days ago
Tutti addosso nel cine per adulti

Ormai spariti nella maggior parte delle citta' italiane, i cinema porno sono stati il ritrovo piu' frequentato da uomini, trans e trav almeno fino ai primi anni del duemila, quando per ordinanza delle polizie locali, vennero fatte abbassare le saracinesche causa troppi marchettari e giro di prostituzione, che avveniva all'interno di molti cinema, specie in Lombardia. Non era un segreto infatti, che il piu delle volte, in quei posti, trans e travestiti, guadagnassero mercificandosi. Vuoi anche per l'arrivo dei Porno Free sul Web, i cinema dovettero alzare bandiera bianca e chiudere in massa.

Solo qualche piccolo cinema di periferia in sobborghi italici, ancora resiste, ma chiaramente ormai, l'ondata di pubblico che avevano anche questi cinemetti, e calata notevolmente. Io fui fortunata, a poer frequentare qualcuno di quei cinema, ancora nel loro pieno splendore a cavallo degli anni novanta. Tante volte mi ero detta di provare ad entrare in uno di quei cinema, che a Milano non mancavano di certo, ne trovavi quasi uno ad ogni angolo di Strada o zona, dal piu' piccolo alle Multisala. ma non fu' una multisala che visitai come mia prima volta, fu' per mia scelta proprio una piccola saletta di periferia non distante da dove abitavo ad avere l'onore di battezzare la mia prima iniziazione. Il cinema In questione si chiamava CINEMA SEMPIONE, piccolo e situato alla fine di una via ad angolo frequentata da extracomunitari e persone anziane che abitavano nei paraggi.

La mia prima visita al Sempione Hard, fu un Sabato sera, ricordo tutto come fosse successo ieri, era quasi estate, faceva gia' abbastanza caldo, e per quella sera speciale, mi ero preparata con molta cura, non trascurando nessun particolare. Avevo sentito molte storie eccitanti raccontate da conoscenti entrati in quei cinema, ed ero intenzionata a verificare di persona se si trattasse di fatti reali, o di solite leggende metropolitane. Indossai qualcosa di ricercato, un bel completino nero in pizzo, completo di reggiseno a coppe, perizoma, calze a rete autoreggenti e reggicalze abbinate, stivaloni neri lucidi lunghi fino a meta' cosciaun filo di trucco sul mio bel visetto da eterna bimba, degli Shorts in Jeans chiari e trucidi, sgambatissimi, una T-Shirt nera con la scollatura ampia a forma di V davanti senza maniche.

Avevo uno zainetto nero, che da allora divenne mio fedele compagno in tante scopate notturne in strada d'estate, unghie smaltate di rosso acceso, lucidalabbra rosso, oreccchini con il clip, dei braccialetti colorati sui polsi, e cosi' combinata mi sono incamminata verso il Tram che mi avrebbe accompagnata fin quasi sotto il cinema.

Scelsi di uscire verso sera, giuato per l'atmosfera erotica che la sera da quando ci si avventura in certe situazioni, e anche perche', speravo di dare meno nell'occhio, che uscendo in piena luce del giorno conciata come una puttana da strada. Finalmente giunta davanti all'ingresso del cinema, esitai un istante prima di varcarne la soglia. All'interno potevo scorgere il mini corridoio con la luce a neon blu sul soffitto, e infondo, potevo intravedere il bancone della cassa, dove cvi stazionava un'uomo grasso e tarchiato, forse il proprietario del posto mi dissi, che faceva anche da cassiere.

Sono entrata spingendo verso l'interno la grossa porta, giungendo fino alla cassa. Tirai fuori dallo zainetto dieci mila lire, (Che ricordi e nostalgia del vecchio conio), Banconota che passai fissando l'omone, che a sua volta mi guardo' in malo modo, ma che non fece storie dandomi il biglietto. Evidentemente non dovevo essergli molto simpatica conciata a quel modo, presi il biglietto alzai i tacchi, e sorpassato il grosso maiale, mi trovai un'entrata senza porta ma coperta solo da un drappo di velluto nero, tipico dei lutti funerari. Andiamo bene mi dissi, nemmeno una semplice porta scorrevole aveva quel posto. Non ci misi troppo a capire che quel cinema, se cosi' si poteva chiamare, non era altro che una baracca a costo zero. Alla fine era vicino, piccolo, e per il mio esordio era piu' che sufficiente. Varcata la soglia della saletta, mi trovai in un vero e proprio inceneritore per fumatori, l'odore acre del fumo mi fece tossire piu' volte, attirando cosi' su di me, tutti gli sguardi dei presenti.

Il film era gia' in proiezione, sul grande schermo nel buio risaltava una bella transessuale che si faceva aprire il culo da due neri dotati. I miei occhi si abituarono poco a poco al buio all'interno del posto, e quando finalmente riuscii a mettere a fuoco l'intra saletta, rimasi paralizzata in preda ad un vero e proprio Shock. La saletta era stracolma di uomini con le sigarette accese, sia seduti che in piedi. Senza chiedermi come fosse possibile che una stanzetta cosi' piccola, potesse contenere tanta gente ammassata, sentii le gambe tremarmi, il cuore martellarmi in petto e le mani sudarmi terribilmente.

Ero tentata di uscire e ritornare un'altra volta, non ero ancora preparata a stare con tanti uomini attorno, entrai subito nel panico. Mi dissi che non potevo restare li sulla soglia dell'entrata tutta la sera, avevo pagato tanto valeva muoversi, e lo feci claudicante, quasi timorosa di non farmi notare, cosa che puntualmente accadde, avevo tutti gli occhi addosso, e mi sentivo osservata come fossi sotto esame. Chiedendo permesso e barcollando tra poltroncine e uomini in piedi, arrivai infondo alla saletta, contro il muro, dove trovai un vuoto e mi piazzai li' in piedi, fingendo interesse per il film che veniva proiettato. Appoggiai lo zainetto ai miei piedi, tenendolo ben stretto e attenta a non farmelo rubare, e cercai di rilassarmi facendo lunghi respiri che mi riempirono i polmoni di lezzo terrificante.

Avevo gia' molta gente che mi passava davanti, tenendo il viso dritto e gli occhi al grande schermo, fingevo idifferenza, ma ero sotto osservazione scuramente. Nella parte destra dello schermo, vi era una porticina chiusa, da cui filtrava una luce bassa e continua, la targhetta luminosa sopra la porta indicava Toilette, almeno adesso sapevo dov'era il bagno.

Alzai un braccio per scostarmi i lunghi capelli dal viso, e fu in quel momento che iniziai a sentire delle dita solleticarmi una coscia. Avevo le vie laterali bloccate, ai fianchi destro e sinistro, stavano comodamente appoggiati con le braccia conserte, due uomini di mezza eta', Iniziai a diventare nervosetta, mentre sentivo ancora le dita sulle mie coscie inguainate dagli stivaloni lucidi e dalle calze a rete, farsi piu' marcate. Continuai la mia finta indifferenza, e continuai a guardare il film, ma era un'impresa, davanti avevo il via vai continuo che mi toglieva la visuale.

Sempre piu nervosetta, alzai una seconda volta il braccio destro, per sistemarmi nuovamente i capelli, e questa volta il mio braccio fu bloccato da uno dei due che avevo ai lati. Precisamente quello al mio lato destro, che mi prese il polso, portando la mia manina verso la sua patta dei pantaloni, facendomi tastare il suo cazzo gia' bello duro all'interno. Non sapendo che fare, voltai la testa verso l'uomo istintivamente, e lui mi bacio' a stampo sulle labbra carnose. Restai spiazzata e non reagii.

Nel frattempo, la mano che mi accarezzava la coscia, era salita fino al mio culo scoperto dagli shorts sgambati, allungando lo sguardo verso il basso, mi accorsi della mano dell'uomo che avevo dal lato opposto, ovvero sinistro. Lasciai fare, quello al lato destro, slaccio' i pantaloni, estraendo il suo bel cazzo, mettendomelo in mano, e aiutandomi con la sua nella mia a masturbarlo, mentre quello che mi stava accarezzando il culo, cerco' senza riuscirci, di sbottonare gli shorts aderenti. Ci penso' qualcun'altro a farmeli scivolare via, insieme alla T-shirt che mi fu sfilata in un secondo, fu tutto cosi rapido, che non ebbi nemmeno il tempo di accorgermi di chi mi avesse spogliata.

Mi arrivarono addosso mille e piu mani, che mi toccavano e palpavano da ogni lato del corpo, fui presa e baciata da piu persone con la lingua in bocca, c'era chi mi accarezzava i lunghi capelli, chi mi strusciava il suo cazzo sulle mie coscie e sulle natiche. Fui messa in ginocchio, mentre tutti si disposero a cerchio attorno a me nascondendomi alla vista degli altri rimasti indietro. Mi ritrovai davanti al viso molti grossi cazzi da succhiare, e cercai di prenderne il piu' possibile, succhiando quelli che potevo, e masturbando gli altri.

Era una scena degna del film che stavano proiettando sicuramente, mi sembro' ad un tratto, di essere io la protagonista e non la pellicola che ormai ben pochi guardavano. Qualcuno nel frattempo si svuoto' le palle troppo in fretta, e iniziarono ad arrivarmi degli schizzi di sperma addosso. Ero al massimo dell'eccitazione, mai avrei immaginato una cosa simile prima d'ora, stava succedendo cosi' in fretta, ma era cosi maledettamente bello. Ad un tratto qualcuno nel gruppo che avevo attorno, mi afferro' per un braccio tirandomi su, avevo le gambe un po atrofizzate e tremavo non certo per il freddo, ma per l'eccitazione, barcollai addosso ad un signore con gli occhiali che gentilmente mi resse sorridendomi. Appoggiata a lui, misi le mie braccia distese sulle sue spalle, feci un lungo respiro, e mi rilassai, cercando di calmarmi e godermi il momento che stavo vivendo.

Nel frattempo dietro di me, qualcuno si stava gia' dando da fare per aprirmi il culo, mi allargarono le gambe, e con le mani mi allargarono le chiappe, sentivo molti uomini mugolare di piacere ma l'audio del film era bello alto, e i loro mugolii, si confondevano con le urla di piacere delle protagoniste del porno. Fui presa per i fianchi da qualcuno, e dopo avermi infilato un paio di dita insalivate nel buchetto, una turgida e grossa cappella, si fece strada dentro alle mie natiche, spingendo nervosamente, e facendo attrito con qualcosa di gommoso, che immaginai fosse un preservativo.

Ovviamente non vedevo nulla, avevo la testa ferma bloccata dall'uomo che mi reggeva e mi baciava con passione, sentivo delle mani accarezzarmi continuamente i lunghi capelli, qualcuno si complimentava, - bella bellissima, sei una dea, la dea dell'amore. Mi arrivarono anche molte offerte di matrimonio, era tutto cosi' assurdo, intanto che tutto questo veniva assorbito dalla mia testa, il cazzo ietro di me, si era fatto strafa entrando tutto nel mio culo.

Ho chiuso gli occhioni, e ho iniziato a sospirare come la puttana che ero, ansimando forte ad ogni spinta mi davano da dietro. Iniziarono a fare seriamente, venni stantuffata a dovere empre piu forte colpo su colpo, non trattenni la mia gioia e ricambiavo gemendo e godendo insieme a loro senza vergogna e senza ritegno. Quello davanti continuava a farmi assurde proposte di convivenza e voleva sposarmi, blaterava in preda al piacere mentre lo masturbavo con la mia manina, e intanto sotto qualcuno si era piegato per succhiarlo a me, non ce la feci e credo di avergli riempito la bocca di sperma, venni almeno tre quattro volte in poco tempo.

Fu davvero fantastico, ero in piena estasi di piacere, alla fine cio che si diceva di quei posti, era tutto vero, constatai personalmente che non erano leggende metropolitane. Ormai nessuno prestava attenzione al film, erano tutti li a guardare me stantuffata a dovere e strusciata da mille cazzi duri appoggiata contro un uomo, che mi reggeva accarezzandomi i lunghi capelli e facendomi proposte di matrimonio continuamente.

Quando il primo termino' il suo turno, venendomi in culo purtroppo dentro al preservativo, ecco iniziare la girandola di uomini a spaccarmi il culo, fuori uno, subito dentro un'altro... e un'altro ancora, fui aperta da non so quanti bei cazzi uno dopo l'altro, arrivando a farmi bruciare maledettamente il sederino. Altri non potendo scoparmi, si erano si fa per dire, accontentati di svuotarsi le palle sulle mia gambe, e avevo le coscie e gli stivali, pieni di sperma a rivoli gocciolante. Come sempre capitava in quelle occasioni particolari, la mia testa e il mio pensiero andarono subito alla persona che amavo piu della mia stessa vita, mia madre. Ero combattuta se chiamarla o meno, col frastuono che c'era li dentro, era probabile che nemmeno riuscissi a sentirla, ma tentai comunque la cosa.

Chiesi ad uno li accanto, di trovarmi lo zainetto e di prendermi il cellulare, cosa che l'uomo gentilmente fece, con non poca difficolta', riuscii a comporre il numero di mamma, mentre gemevo e godevo scopata a sangue da tutti, cercai di sentire gli squilli del telefono, e sperai di trovarla a casa a quell'ora, o almeno sveglia se non altro. Non riuscivo a sentire nulla, l'audio del film era altissimo, e i gemiti di piacere degli uomini che mi scopavano o che avevo addosso, mi impediva di sentire la chiamata. Mi parve di udire un "Pronto?", cercai di sospirare un... "Ciao Ma..." ma non ci riuscii, tentai una seconda volta, e mamma mi riconobbe.

"Dove sei? sento un gran casino... che stai facendo..." disse lei, - sono ad una festa, hanno la musica troppo alta - le risposi mentendo. lei inclzo' "Chi sta urlando? sento delle urla..." ovviamente era il film porno che faceva un gran baccano e le urla erano delle trans sfondate dai maschi, - non so ma... forse hanno acceso la televisione... cercai di mentire per la seconda volta. Un ragazzo di colore si mise immezzo, accostandosi al mio viso e urlo' che ero una gran troia, poi l'uomo he mi reggeva davanti a me, mi tolse il telefonino di mano, e prese la parola, anche se nessuno gli aveva dato il permesso. Buonasera signora, deve essere molto orgogliosa di sua figlia sa... fece quello, e una dea dell'amore e ne sono innamorato follemente, vorrei sposarla, mi piacerebbe conoscerla... Ma a quel punto riuscii a togliergli il cellulare di mano e chiudere la telefonata prima che quello organizzasse delle nozze improvvisate in un cinema porno.

Quello era fuori di testa proprio mi dissi, ma non avevo tempo di rimproverarlo, c'era da godere ancora e ancora li dentro. Ah l'amore... che bel sentimento che rende spontanea la gente... Sicuramente quell'uomo, preso dal momento mi amava alla follia, ma terminato il momento siamo sicuri mi avrebbe voluto sposare ancora? Io invece ero davvero innamorata di tutti loro e lomanifestavo apertamente senza problemi, "VI AMO TUTTI GIURO SU DIO CHE VI AMO TUTTI" sproloquiavo e urlavo a tutti quelli attorno.

Ero nel momento clou della serata, ma ecco sul piu' bello, arrivare l'imprevisto che non mi aspettavo, che nessuno di quelli che avevo addosso si aspettava di certo. Facendosi largo a spallate e non era difficile, vista la sua mole e stazza larga, con una torcia puntata addosso a me, tra i tanti, sbuco' il tizio con la faccia da maiale alla cassa, che fece smettere immediatamente tutti di scoparmi, e mi urlo' prontamente di prendere i miei stracci e filare di li alla svelta, o avrebbe chiamato i carabinieri. Cercai di spiegare che non stavo facendo nulla di male, e anche molti uomini vennero in mio aiuto, chiedendo al tizio grassoccio di lasciarmi stare, ma lui fu irremovibile, mi prese per un braccio e mi trascino' fuori dal Cinema sbattendomi la porta in faccia e minacciandomi, che se mi fossi fatto rivedere, avrebbe preso seri provvedimenti.

Mi reggevo in piedi a stento per le scopate appena subite al culo, ero mezza nuda con lo zainetto in una mano, e i vestiti nell'altra, immezzo alla via fortunatamente deserta a quell'ora, o sarebbe stato uno sputtanamento senza precedenti. La luce dei lampioni, illuminava la via e cercai velocemente un posto dove potermi riparare e sistemare, trovai un tir parcheggiato a pochi metri, corsi dietro e cercai in tutta fretta di ricompormi, infilandomi gli shorts e la maglietta con difficolta'. Il culo mi duoleva e mi bruciava, le gambe mi reggevano a stento, il cuore mi pulsava in petto, avevo i capelli arruffati e scompigliati, e nel complesso sembravo una pazza uscita dal manicomio.

Non capivo lo strano comportamento del maiale e perche' mi avesse sbattuta fuori a quel modo, ma non avevo tempo di pensarci, senza che me ne accorgessi, un'uomo era li a pochi passi da me che mi osservava, lo riconobbi subito, era uno dei tanti della saletta, precisamente quello che mi voleva sposare. Mi chiese se stessi bene, e che ero stata fantastica li dentro, il proprietario non aveva diritto di sbattermi fuori a quel modo disse. Si offri' di darmi un passaggio fino a casa con la sua auto, e accettai. Non sarei rincasata facilmente a piedi conciata com'ero.

L'amore vince sempre le battaglie piu' ardue, quell'uomo divento' presto il mio fidanzato, uno dei tanti che ho avuto chiaramente, ma uno dei tanti che ho amato seriamente. Non ci siamo mai sposati come avrebbe voluto lui, ma siamo rimasti insieme dopo quella fatidica serata che ci aveva fatti incontrare, proprio in quel cinema e in quella strana situazione. Per contatti o corrispondenza chrisbabyface@libero.it

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