Culo in cucina

Giovanna Esse
a month ago
Culo in cucina

Dall'archivio nella posta un'esperienza fulminante che ha ispirato la nostra autrice a confidarvi la sua prorompente avventura anale.


Sergio m'aspettava davanti alla porta di casa seduto sulla sua moto tutta luccicante con il motore acceso che si sentiva fortemente. 

Dalla finestra lo chiesto di entrare un momento che non ero ancora pronta. Sono scesa per le scale ancora bagnata con la schiuma addosso coperta di un asciugamano. Ho aperto la porta e Sergio non si è fatto attendere. Entro e chiedendogli scusa gli indicò la cucina per prendersi un caffè. Ero appena salita sulle scale quando lo senti chiamandomi per il zucchero. Tornando in cucina ho notato che il barattolo di zucchero era finito, alzandomi sulla punta dei piedi mi sono allungata per prendere la busta ma nel stesso momento senti la mano di Sergio tra le mie gambe prendendomi la figa in palmo e strizzandola dolcemente mi strappo il asciugamano di dosso facendomi piegare sul ripiano della cucina alzandomi la gamba destra sul mobile inizio a leccare con furia la figa affondando la lingua nella vagina e nel culo. Ero imbarazzata ma nello stesso momento molto eccitata. Il suo cazzo inizio a sprofondare lentamente dentro di me e la mia vagina nonostante era bagnatissima e lubrificata dalla sua saliva, incalzava il suo cazzo come un guanto strettissimo. Era meraviglioso. 

La mia vagina fu riempita del suo cazzo corposo, tutto dentro sentivo il suo scroto appiccicato sulle mie labbra e sul clitoride mentre il suo pelo pubico sfregava piacevolmente l'ano aperto che le sue mani mi allargava le chiappe al massimo. La sua grossa cappella si muoveva lentamente con dei movimenti circolari mentre i suoi testicoli strusciavano sulle mie labbra. Inizio a pomparmi , dalla vagina colava delle secrezioni abbondanti. Il suo pollice scivolo nel mio ano aperto per poi farsi spazio anche l'altro pollice. Stavo per venire quando lui ritirando completamente il suo cazzo dalla mia vagina per penetrarmi violentemente 

Lo fece brutalmente 4-5 volte facendomi schizzare ogni volta urlando di piacere. Togliendosi nuovamente mi fece girare verso di lui e guardandomi negli occhi sentivo il suo cazzo duro appoggiato sul mio pube. Mi sono inginocchiata e prendendo il suo cazzo in bocca inizio a fottermi in bocca giù per la gola quasi per affogarmi. 

Mi fotteva selvaggiamente in gola facendomi fare dei strani versi e il suo cazzo affondava sempre di più. Mi alzo e mettendomi sdraiata sul mobile della cucina con le gambe divaricate sopra la testa e con il cullo fuori dal ripiano infilo il suo cazzo nel mio ano vedevo la mia figa aperta che risaliva ad ogni passaggio della sua cappella che mi pompava nel cullo. 

Due schiaffi forti sulla figa che mi colpì il clitoride mi fecero un imprevisto e violento orgasmo squirtando. Dei schizzi mi arrivarono in faccia. Mio cognato mi guardava sorridendo mentre la sua mano mi accarezzava la figa e infilando il pollicione nella vagina continuava a fottermi in cullo quando con spasmi violenti mi riempi nel cullo con la sua sperma. Uscì lentamente e appoggio il suo cazzo molliccio sulla mia figa , gli colava ancora della sperma sulla punta del cazzo e lui me lo spalmo sulla figa. Ci siamo baciati come due innamorati appiccicati uno dall'altro io con le gambe sulle sue spalle e la figa allargata spingeva sul suo cazzo. 

Le sue mani mi massaggiava le chiappe infilando come per sbaglio un dito nel cullo. Inizio a baciarmi e leccarmi il collo poi il petto finendo a leccarmi succhiarmi e mordermi i capezzoli turgidi. Sentivo la sua cappella che si ingrassa e il suo cazzo riprendeva essere duro. I suoi baci scendevano fino ad arrivare sul mio pube per poi la sua bocca aperta si fermò tutt'una con la mia figa. Succhiarmerla con forza sentivo come ingoiava le mie secrezioni che la mia figa aveva inondato abbondantemente le mie chiappe fino pochi istanti fa. 

Gli ho resistito per poco finché dei brividi incredibili e un meraviglioso orgasmo mi invase tutto il corpo. Continua a succhiarmerla e ingoiare il mio squirto. Mi succhio il clitoride che pulsava freneticamente. Il buco del culo si apriva e chiudeva involontariamente le gambe mi tremavano e centinaia di spasmi mi facevano alzare il pube. Prendendomi in braccio mi appoggio sul tavolo della cucina e con la testa fuori dal tavolo mi infilo il suo cazzo in bocca. 

Inizio a fottermi nuovamente nella gola affondando ogni volta di più il suo cazzo mi oltrepasso la l'ugola. Quasi affogarmi per poi ritirarlo giusto per riprende aria per poi infilarsi nuovamente ancora più profondo finché i suoi testicoli appoggiati sul mio naso mi facevano capire va era riuscito a mettermelo tutto nella gola. Ero con il viso riempito di sbavo e secrezioni e le sue grosse palle me li spargeva da per tutto. Senti la sua sperma riempire la bocca e poi il viso. Mi aveva preso la testa tra le sue gambe e mi sfregava il suo cazzo e le sue palle sul mio viso. Due schiaffi a mano aperta sulla mia figa bagnata mi fecero sentire mille brividi. Avevo il viso coperto di sbavo e sperma ma eccitatissima e stra felice. 

Non riesco credere che era successo. In tutti questi anni quasi che mi odiava oppure meglio mi ignorava. l uomo di pietra come lo chiamavo mi aveva appena scopato. 

Ero confusa ma felice. Alzandomi dal tavolo ero come una nana accanto a lui che gli arrivavo malapena al petto. Si inchinò e prendendomi per le chiappe mi alzo nelle sue braccia. Abbracciandolo forte con le mani e le gambe ci baciavamo freneticamente le nostre lingue si cercavano in un ballo eccitante. Lui si mise seduto sulla sedia tenendomi stretta nelle sue enormi braccia. Mi sono infilata la mano tra le gambe e prendendoli i cazzo molliccio me lo sono infilata nella vagina. Siamo rimasti così abbracciati senza dire nulla. " ci aspetta Sara dobbiamo andare via " mi sono alzata e il suo cazzo scivolo fuori di me. 

Andammo insieme sotto la doccia e lui mi insaponò e mi lavo come non lo avevo mai sentito. Ci siamo vestiti e prendendo la borsa con le mie cose uscì. Avevo un vestito leggero corto e la giacca di pelle corta. Non appena alzo la gamba per salire sulla moto Sergio visse che ero senza mutandine e mettendo la mano sulla mia figa mi fece sedere sulla sella calda. Le mie labbra ancora turgide e bagnate si appiccicarono alla pelle della sella creando una sensazione piacevole che in combinazione con le vibrazioni della moto era molto eccitante. Sara ci aspettava davanti alla spiaggia.

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