Il Sesso Orale: Una Questione di Desiderio e Controllo
Che sia un pompino o un cunnilingus, la sensazione di dominare il corpo dell'altro è sempre lì, nascosta sotto la pelle, pronta a esplodere. Il pompino, quel dolce atto che sembra tanto passivo, in realtà cela un controllo inaspettato. Decidere quando stringere, quando allentare, quando far fremere il corpo di piacere o farlo contorcere di desiderio. Si muove come una danza, un ritmo che non ha mai fine, e in quel momento si possiede tutto.
Ci sono attimi in cui le labbra si schiudono con lentezza, altre volte in cui tutto è più veloce, più intenso, e l’eco dei gemiti diventa il ritmo che guida il piacere. Sì, perché chi sta "dando" è davvero al comando. Che si tratti di un fallo che pulsa tra le labbra o di una vulva che vibra sotto la lingua, il potere è in chi lo fa, in chi decide fino a che punto spingersi, fino a dove portare l’altro, trascinandolo sull’orlo del piacere e poi facendolo implodere. Ed è qui che il cunnilingus svela la sua vera natura: è una sorta di adorazione, sì, ma non è pura sottomissione. Si tratta di sapere dove posare la lingua, di affondarla tra le pieghe bagnate e percepire ogni fremito, ogni sospiro che sale. Con la bocca si può dominare il piacere dell’altro, lasciarlo in balia di sensazioni che sono un'arma tanto sottile quanto irresistibile.
Si affonda, si lecca, si morde. È un gioco di dominazione e di resa, in cui chiunque può perdere il controllo da un momento all'altro. La lingua è tutto, sa esattamente dove andare, conosce ogni segreto nascosto sotto la pelle, ogni pulsazione che si fa più forte. Il corpo si tende, si apre, si lascia dominare. Ma è proprio in quel momento che tutto si capovolge: chi sembra guidare in realtà si sta perdendo. La bocca si riempie di desiderio, e ogni colpo di lingua diventa un'arma di piacere devastante.
E poi c’è quell’assurda, perversa danza che è il 69. La bocca si muove mentre il piacere risale lungo il corpo, un vortice di sensazioni in cui si perde ogni confine tra chi sta dominando e chi sta ricevendo. Il 69 non è mai solo dare o ricevere, è uno scambio incessante, un gioco di lingue e di corpi che si intrecciano e si perdono. L’intensità è tale che ogni senso si confonde. È la perfetta rappresentazione del caos del piacere, dove non importa più chi controlla chi, dove si finisce per perdersi nella reciproca esplosione del piacere.
La lingua diventa il centro di tutto, il cuore del potere. Si può guidare tutto con essa: far fremere, far gemere, far urlare. E quando si tocca il fondo del piacere, quando il corpo si inarca in preda all’estasi, il controllo è completamente perso. Il pompino, il cunnilingus, il 69... tutto si fonde in un’unica entità di piacere, in cui i confini tra dare e ricevere si dissolvono, lasciando solo il desiderio nudo e crudo a prendere il sopravvento.
Il sesso orale è così, lascivo, ambiguo, confuso, dove chi guida spesso finisce per essere guidato, dove il potere scorre da una parte all'altra, liquido come i piaceri che si mescolano tra la pelle e la lingua, fino a diventare una cosa sola.
Di Samuela
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