Preludio da Memorie di una escort
Dal libro in pubblicazione di Anna del Mar, un'estratto utilissimo per le ragazze tutte, anche per quelle che non desiderano, in seguito, fare le escort come attività.
Per aggiungere qualche supporto alla mia convinzione che "esercitare" possa essere utilissimo a tutte le donne, anche se i moralisti inorridiscono, ti dico che alcune delle prime "istruzioni" che mi furono date riguardavano l'aspetto igienico-sanitario.
Quando i clienti entravano in camera io dovevo lavare la loro attrezzatura col sapone disinfettante e controllare con discrezione la presenza di eventuali "anomalie", tipo "creste di gallo" , lesioni, macchie; poi dovevo premere con le dita la loro capocchia per vedere se ne fuoriusciva pus o muco "sospetto", dare una occhiata attenta anche allo scroto e allo stato generale del soggetto. E' una cosa molto spoetizzante ma la facevamo.
Erano personaggi di un certo livello e quindi ben controllati sanitariamente ma la prudenza non è mai troppa. I rapporti erano tutti protetti, solo in rari casi, con persone speciali e conosciute, si andava dentro senza preservativo. In bocca, invece, lo prendevo senza protezioni. Quante donne o ragazze sono capaci di controllare lo stato del cazzo che stanno per prendere dentro? Certo non era una visita medica ma quantomeno uno screening di sicurezza!
Una buona educazione sanitaria-sessuale alle nostre ragazze sarebbe utile visto che ormai praticano il sesso dai 14 o addirittura prima. Dato che nessuno si preoccupa di insegnar loro realmente qualcosa, un paio di mesi su un casino farebbe loro molto bene, si libererebbero di un po' di tabù e, conoscendosi bene, non ci sarebbero più ragazze traumatizzate e anorgasmiche.
La mia preparazione invece seguiva questo iter. Dopo il tradizionale lavoro al Ministero, appena arrivavo a casa, una mezz' oretta andava via per prepararmi: quindi accurata pulizia della intimità. Dovevo inserire con un applicatore e in profondità una pomata antisettica, antimicotica, deodorante , leggermente anestetica e lubrificante, era un prodotto americano che mi dava la mia amica. Inoltre dovevo fare un clisterino per liberarmi, lavare accuratamente la zona anale e inserire la crema anche all'interno del culetto, infine facevo la doccia e mi profumavo. Purtroppo di quella eccellente crema non mi segnai il nome e non so nemmeno se sia reperibile in Italia, sarebbe bene procurarmene un po', non si sa mai. Ovviamente la mia amica mi diede tutte le istruzioni necessarie anche su come comportarmi con elementi particolarmente focosi , con i neri che sclerano facilmente, con i tipi particolarmente dotati, e persino su come fare i pompini senza ingoiare davvero, se non ne avevo voglia o se avevano un sapore disgustoso. Ti ho detto che tutte le donne dovrebbero lavorare per qualche tempo come escort o come puttane, si imparano tantissime cose sugli uomini e su se stesse.
Per aggiungere qualche supporto alla mia convinzione che "esercitare" possa essere utilissimo a tutte le donne, anche se i moralisti inorridiscono, ti dico che alcune delle prime "istruzioni" che mi furono date riguardavano l'aspetto igienico-sanitario.
Quando i clienti entravano in camera io dovevo lavare la loro attrezzatura col sapone disinfettante e controllare con discrezione la presenza di eventuali "anomalie", tipo "creste di gallo" , lesioni, macchie; poi dovevo premere con le dita la loro capocchia per vedere se ne fuoriusciva pus o muco "sospetto", dare una occhiata attenta anche allo scroto e allo stato generale del soggetto. E' una cosa molto spoetizzante ma la facevamo.
Erano personaggi di un certo livello e quindi ben controllati sanitariamente ma la prudenza non è mai troppa. I rapporti erano tutti protetti, solo in rari casi, con persone speciali e conosciute, si andava dentro senza preservativo. In bocca, invece, lo prendevo senza protezioni. Quante donne o ragazze sono capaci di controllare lo stato del cazzo che stanno per prendere dentro? Certo non era una visita medica ma quantomeno uno screening di sicurezza!
Una buona educazione sanitaria-sessuale alle nostre ragazze sarebbe utile visto che ormai praticano il sesso dai 14 o addirittura prima. Dato che nessuno si preoccupa di insegnar loro realmente qualcosa, un paio di mesi su un casino farebbe loro molto bene, si libererebbero di un po' di tabù e, conoscendosi bene, non ci sarebbero più ragazze traumatizzate e anorgasmiche.
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