Mona Lisa, mamma mia

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2 months ago

Era l’ultimo mercoledì di giugno, lavoravo alla reception di una villa sul lago di Como. 

La mattinata era molto tranquilla, nessun arrivo e nessuna partenza. Controllavo i prossimi arrivi quando mi sono reso conto che quel giorno sarebbe arrivata una nuova ospite. Il cognome non era presente, c’era solo il suo nome: Lisa. 

Lisa aveva prenotato il loft, un fantastico open space con jacuzzi e piscina privata, oltre che il pieno accesso gratuito a tutti i servizi della villa. Il fatto che non fosse presente il cognome sulla prenotazione indicava una persona riservata con grandi capacità economiche, probabilmente una manager o qualcosa di simile.

La mia mente stava divagando sulle possibili fattezze di Lisa, quando il rumore dell’apertura delle porte della villa mi ha riportato alla realtà.  Accompagnata da un nostro fattorino faceva il suo ingresso una splendida donna. Indossava un lungo abito a tinte floreali con uno spacco vertiginoso sulla gamba sinistra, occhiali da sole di classe e un cappello a tesa larga. Il corpo sinuoso e allenato si avvicinava con decisione alla reception, le gambe lunghe e lisce facevano ampie falcate a ogni movimento facendo sobbalzare il seno tondo e tonico.

“Sono Lisa” – mi ha detto quando si è avvicinata al bancone con la sua voce sensuale e decisa. I suoi occhiali impedivano di cogliere il suo sguardo, ma le fattezze del suo viso erano ben visibili. Viso leggermente scavato dagli anni, ma ancora tonico e perfetto; le sue labbra erano una piccola fessura elegante. I capelli corti e ordinati facevano capolino appena sotto il suo cappello a tesa larga.

Lisa era uno splendore di classe e sensualità.

“Buongiorno, signora Lisa.” – ho risposto sorridendo – “Queste sono le chiavi del suo loft. Spero che si godrà appieno il suo soggiorno nella nostra villa.”

“Oh, puoi starne certo che lo farò.” – la sua voce sensuale un sussurro mentre abbassava leggermente gli occhiali per farmi l’occhiolino. Due pupille verdi, colme di quella luce tipica di chi sa esattamente cosa vuole e come ottenerlo.

Solo da quella piccola interazione con Lisa ero già ai suoi piedi, avrebbe potuto farmi fare tutto ciò che desiderava. Ero una piccola preda messa all’angolo che aspettava solo di essere sbranata.

Terminato il mio turno, sono andato nella mia stanza per riposare, ma una visione dalla finestra mi ha immediatamente rapito: Lisa stava prendendo il sole sui lettini della piscina.

Il suo corpo riluceva al sole, pelle liscia e tonica, un sedere da urlo visibilmente allenato. Si notava che Lisa teneva moltissimo al suo corpo e alla sua figura.

La osservavo con crescente ardore, mi immaginavo quel corpo nudo sul mio; ma la timidezza aveva sempre fermato qualsiasi mio tentativo di approccio col genere femminile.

Lisa, molto probabilmente, si era resa conto del mio sguardo dalla mia camera, si è girata con calma sul lettino e ha nuovamente spostato gli occhiali per farmi ancora una volta l’occhiolino. Mi sono sentito di nuovo intimidito da lei e sono corso via, andando a masturbarmi in bagno.

Il giorno seguente facevo il turno pomeridiano, il tempo sembrava non passare mai. Solo il pensiero di lei mi eccitava da morire, volevo sentire di nuovo la sua voce e provare a sentire il suo profumo da donna matura e decisa. Ero ancora immerso nei miei pensieri quando Lisa è arrivata di fronte a me.

“Buonasera, questa sera esco e volevo lasciare qui la chiave della stanza. Spero non sia un problema.” – la sua voce sensuale mi colpiva e mi trafiggeva il cuore.

“Certo, signora Lisa. Non c’è alcun problema. Troverà la sua chiave ad aspettarli qui al suo ritorno.” – cercavo di rimanere professionale, ma il mio sguardo indugiava sulla splendida figura di Lisa, le mie goti si coloravano di rosso a ogni sguardo.

“Grazie. Mi raccomando, non voglio che entri nessuno nella mia stanza durante la mia assenza.” – a quelle parole ha fatto seguito un nuovo occhiolino rivolto a me, come a darmi il permesso di entrare nel loft.

“Sarà mia premura evitare che qualcuno entri nel loft. Arrivederci, signora Lisa.”

Lisa si è avvicinata a me, mi ha preso il colletto della giacca e mi ha avvicinato a lei per leggere il nome sulla mia targhetta. In quel momento ho inalato il suo odore, sapeva di sandalo, sensualità e lussuria.

“A presto, Davide.” – a quel punto mi ha mandato un bacio prima di voltarsi e uscire dalla villa.

Non potevo perdere quell’occasione, Lisa mi aveva dato il permesso per andare nel loft e guardare tra le sue cose, a patto che poi avrei messo tutto nuovamente in ordine come l’avevo trovato. Ho messo le chiavi del loft in tasca e, una volta terminato il mio turno, mi sono diretto al loft. Sono entrato nella stanza e mi sono diretto nella camera da letto, mai avrei pensato di trovarmi di fronte quella visione: sul letto erano disposti svariati perizomi, tutti di colori diversi e un biglietto era sopra di loro.

“Prendine uno e facci ciò che vuoi” recitava il foglietto con sopra le sue labbra stampate col rossetto.

Ho scelto quello rosso, l’ho annusato e il suo odore di donna lussuriosa ha riempito le mie narici facendomi perdere la testa; ma non potevo rischiare. Sono tornato alla reception e appena il mio collega è andato in pausa ho rimesso le chiavi al loro posto.

Venerdì mi sarebbe toccato il turno notturno, quindi avrei potuto osservare nuovamente Lisa dalla mia stanza. Il pomeriggio lei era nuovamente a prendere il sole, guardava nella mia direzione con sguardo trepidante, ho tirato le tende della mia stanza lasciando che le ombre facessero vedere quello che stavo facendo. Ho preso il suo perizoma e l’ho usato per masturbarmi, lei guardava con crescente lussuria e eccitazione. Le piaceva questo gioco e voleva che durasse il più possibile.

Sono venuto nel perizoma mentre pensavo a Lisa, il mio piacere traboccava dal suo intimo. Ho guardato nuovamente nella sua direzione, ma lei non c’era più. Non sapevo dove potesse essere andata, così ho cominciato a cercarla e l’ho trovata nella sua jacuzzi. Ero riuscito a trovare un punto dal quale non potevo essere visto, avevo ancora il suo perizoma in mano quando l’ho vista spogliarsi e entrare nella vasca. Il suo monte di venere era adornato da una piccola striscia di pelo molto curata, il suo seno era perfetto e i suoi capezzoli tondi e ritti. Ha iniziato a masturbarsi chiamando il mio nome, mi sono eccitato nuovamente e ho iniziato a masturbarmi nuovamente andando allo stesso ritmo di Lisa.

Credevo di non essere visto, ma lo sguardo di Lisa suggeriva che lei fosse cosciente del fatto di essere vista e godeva ancora di più per questo motivo. Quando sono venuto di nuovo, ho fatto del rumore e Lisa ha fatto finta di essere colta di sorpresa del fatto di essere spiata in quel momento.

Quella notte, Lisa era nuovamente uscita dalla villa e, una volta tornata, mi ha chiesto le chiavi del loft. Si è avvicinata a me col suo modo sensuale e deciso che mi faceva diventare matto.

“So che mi stavi spiando nella jacuzzi, Davide. Così come so che hai preso il perizoma rosso e ti ci sei masturbato almeno due volte. Domani è il tuo giorno libero, sarai mio ospite a cena. La donna di classe che hai sognato in questi giorni ti trasformerà in un uomo.” – un unico, dolce e sensuale sussurro.

Non sono riuscito a proferire parola, era completamente intrappolato nelle sue spire.

“Buonanotte, Davide. Ci vediamo domani sera alle 19:30 all’angolo fuori dalla villa.” – un bacio dolce sulla guancia e una carezza sul viso avevano suggellato il nostro appuntamento.

La sera successiva mi sono fatto trovare all’ora stabilita nel luogo del nostro incontro. Una limousine si è fermata di fianco a me, il finestrino si è abbassato e Lisa mi stava aspettando.

“Sali, forza. Non avere paura, non ti mangio o almeno non ancora.” – la sua voce un sussurro sensuale che mi guidava.

Sono salito sulla limousine e Lisa era splendida. Indossava un abito blu scollato, le spalle scoperte e uno spacco vertiginoso. Sandali in tinta col vestito e calze a rete nere. Le sue labbra erano rosso acceso e, finalmente, riuscivo a vedere i suoi brillanti occhi verdi colmi di anticipazione per quella serata.

“Indossa questo. Stasera sei con una donna di classe, non puoi indossare quegli abiti.” – mi ha passato un completo nero e una camicia bianca, mi ha fatto cenno di cambiarmi lì e così ho fatto.

Siamo andati in uno di quei ristoranti dove servono portate ricercate e eleganti. Parlavamo poco durante la cena, io troppo intimidito da Lisa mentre lei si gustava ogni mio momento di imbarazzo ridendo.

Poco prima che arrivasse il dolce ho sentito il suo piede salire sulla mia gamba e raggiungere il mio pacco, un sorriso lussurioso e divertito era comparso sul suo volto mentre io avvampavo di vergogna.

“Cosa stai facendo?” – le ho chiesto in un sussurro.

“Non ti preoccupare, lasciami fare e divertiti.” – la sua risposta divertita.

Il suo piede si è mosso sicuro, in un attimo mi ha aperto la zip e tirato fuori il mio sesso dalle mutande. Ha preso il mio pene tra le dita dei suoi piedini e ha cominciato a segarmi. Facevo di tutto per mascherare quello che stava accadendo, ma a Lisa non importava. Si divertiva a vedere le mie reazioni, specialmente quando è arrivato il cameriere con i nostri dolci.

“Lisa, ti prego, sto per venire. Non voglio sporcare nulla.” – le ho detto sottovoce.

Lei ha guardato rapida attorno a noi, poi si è gettata sotto al tavolo e mi ha preso il cazzo in bocca per farmi venire dentro la sua gola.

Lisa è uscita da sotto il tavolo, un rivolo della mia sborra ancora sul lato della sua bocca che ha prontamente pulito col dito e messo in bocca.

“Mmmmh. Dolce al punto giusto. Questo è solo l’antipasto, Davide. Ora rientriamo alla villa, dovrai entrare nel loft senza farti vedere e solo dopo che io sarò entrata. Non bussare, aspetta dieci minuti dopo che io sarò entrata e raggiungimi.” – mi ha detto Lisa con decisione.

Ho seguito le istruzioni di Lisa alla lettera, appena entrato nel loft lei mi ha preso e sbattuto sul letto.

“Stai per diventare uomo, Davide. Ma prima dimmi: ti piacciono i giochi di ruolo?” – ha chiesto Lisa mentre mi bloccava le mani al letto con delle manette.

“Beh…Sì.”

“Bene, allora chiamami Mamma questa sera.”

“Sì, mamma.”

Lisa mi ha preso il cazzo duro in mano, ci ha appoggiato sopra la bocca e ha iniziato a leccare ogni singolo centimetro del mio membro con incredibile dedizione e passione. Lisa era l’emblema della lussuria, aveva indosso solo i sandali, le calze e il reggicalze.

I suoi movimenti decisi e sensuali mi hanno portato rapidamente sull’orlo di venire nuovamente. Lisa si è fermata e ha tirato fuori una strana fiala dalla sua borsa.

“Questo è un olio speciale, ci farà provare sensazioni ancora maggiori e ci farà godere come non mai.” – con rapidi movimenti mi ha spalmato l’olio sul mio membro e poi se l’è spalmato sul suo seno e sul suo sesso.bene

“Ora guarda  figliolo. La figa di tua madre sta per inghiottire il tuo cazzo e farti diventare un vero uomo.” – il corpo di Lisa si è mossa deciso, la mia cappella appoggiata all’ingresso della sua vagina. Un movimento deciso e i nostri corpi erano uniti nell’atto più lussurioso della mia vita.

“Oddio mamma, è bellissimo! Voglio stare così con te per tutta la vita!” – ho urlato mentre il corpo di Lisa si muoveva sopra di me, il suo seno sodo ballonzolava di fronte ai miei occhi ipnotizzandomi.

Sentivo la figa di Lisa bagnarsi di lussuria, l’olio amplificava le reazioni di entrambi e il godimento era incredibile.

Lisa gemeva di piacere, mentre il suo piacere colava sul mio corpo. Il mio membro si stava ingrossando allargando le pareti dell’antro caldo di Lisa, pulsava fremente di piacere e in un lampo ha inondato di piacere la figa di Lisa.

“Ora sei un uomo figliolo.” – ha detto Lisa, ma il suo sguardo era insaziabile, voleva molto di più.

“Mamma, ora voglio provare io a muovermi.”

“Certo piccolo, vieni qui che ti slego.” – in un baleno mi sono ritrovato libero dalle manette mentre Lisa si posizionava a quattro zampe sul letto.

“Vieni qui. Il buco è questo. Oggi non posso farti assaggiare il mio culo.” – Lisa mi ha preso il cazzo tra le mani e l’ha guidato nuovamente nella sua figa.

Ho iniziato a muovermi con crescente ardore e passione, Lisa mugolava di piacere e lussuria. Il culo perfetto e tonico si muoveva al mio stesso ritmo. Il piacere di Lisa colava sulle sue gambe dal mio membro, mentre io continuavo a spingere con crescente veemenza. Le ho preso il seno tra le mani e l’ho alzata portandola alla finestra. Abbiamo fatto sesso in piedi, io dietro Lisa.

“Mamma, sto per venire di nuovo!”

“Vienimi dentro! Esattamente quando senti che sto venendo anche io!”

Il mio membro pulsava di piacere, ero in piena estasi. Le pareti del sesso di Lisa hanno cominciato a stringersi sempre più mentre lei urlava di piacere. In quel momento ho raggiunto la piena estasi e ho rilasciato tutto il mio piacere dentro la vagina di Lisa.

“Mamma è stato bellissimo. Sei stupenda.” – ho detto a Lisa ansimando di piacere e crollando sul letto.

“Lo so figliolo. Ora sei un uomo vero, piccolo mio. Ora la mamma deve riposare e quindi devi andartene da questa stanza. Mi spiace solo che non troverai mai più una come me in tutta la tua vita.”

“Ciao mamma, buonanotte.”

Mi sono alzato e me ne sono andato nella mia camera con la certezza che, nonostante io abbia una vita davanti, non troverò mai un’altra donna come Lisa…

Racconto selezionato scritto originariamente da: PorcAutore

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