Leccatina alla vicina

titti
2 months ago

Si erano incontrati per caso un paio di volte per le scale, un saluto frettoloso e ognuno per la sua strada. Quel caldo pomeriggio Chiara era sul balcone a riposarsi dopo la lunga giornata di lavoro: sedia a sdraio, una bibita fresca e libro. Sentì dei rumori provenire dal balcone a fianco al suo, allungò lo sguardo oltre al muro divisorio per sbirciare senza essere vista. “Salve!” la salutò il ragazzo affacciato dal balcone accanto. Chiara si sentì arrossire per essere stata beccata a curiosare, ma il sorriso del ragazzo la tranquillizzò. “Ciao, mi chiamo Luca” si presentò lui quando si rese conto di averla presa alla sprovvista “sono il tuo vicino di casa, mi sono trasferito già da qualche settimana ma non avevo ancora avuto modo di presentarmi. “Lo splendido sorriso di Luca la ammaliò, rispose impacciata presentandosi. 

“Posso invitarti per un aperitivo qui da me? Sono solo e mi farebbe piacere un po’ di compagnia…Così potremo conoscerci meglio!” le propose lui sfoderando un altro sorriso. Quando entrò in casa, lui l’accolse con grande gentilezza, preparò i due aperitivi che sorseggiarono sul balcone. Chiara osservava Luca con attenzione, era più giovane di lei, bellissimo e con uno sguardo magnetico che non riusciva a non guardare. Quando si alzò per tornare a casa, lui la guardò con un’intensità tale da farla sentire in imbarazzo. Aveva la sensazione (o il desiderio?) che la stesse spogliando con lo sguardo. Si sentiva nuda davanti a lui. Avrebbe voluto essere nuda davanti a lui. La accompagnò alla porta, ma prima di aprire le sfiorò il fianco con la mano. La vide trasalire, la sentì sospirare. Non si trattenne più. La attirò a sé, le prese il viso tra le mani e la baciò. Fu un bacio intenso, pieno di passione e voglia. Chiara si abbandonò completamente tra le sue braccia e finalmente poté toccare quel corpo che desiderava dal primo sguardo. 

Si baciarono a lungo, le mani di lei si infilarono sotto la maglietta toccando uno per uno i muscoli definiti. Luca risalì le cosce tornite della ragazza trasmettendole tutta la sua passione, si fermò quando arrivò al sedere, che strinse tra le mani. La trascinò sul divano lì accanto, le sfilò il vestito lasciandola in slip e reggiseno e iniziò a baciarla e leccarla sul collo, seguire la spalla e avvicinarsi al seno, fece scendere le spalline fino a scoprirlo. I capezzoli erano duri e sporgenti, come a chiedere attenzioni. Luca non lasciò inascoltata la richiesta silenziosa, si avvicinò lentamente baciando tutto il seno, sfiorando i capezzoli con le labbra, bagnandoli con la saliva e poi leccandoli con delicatezza. Chiara inarcò la schiena per offrire completamente il suo seno al ragazzo. 

Quando sentì la mano che le accarezzava l’interno coscia, Chiara gemette. Quel tocco, prima live poi intenso e deciso, le provocò dei brividi di piacere che percorsero tutto il suo corpo. Sentiva il suo sesso bagnato che pulsava dalla voglia di essere toccato, penetrato. Sentiva lo sguardo di Luca che percorreva il suo corpo come una carezza intensa accompagnando le carezze delle mani sul ventre, che scendevano lentamente arrivando fino all’orlo dello slip. Le dita sollevarono delicatamente l’elastico e scivolarono dentro, incontrarono la peluria del monte di Venere, si soffermarono a giocarci per qualche momento per poi proseguire il loro viaggio verso il frutto del desiderio. Il respiro di Chiara si stava facendo sempre più affannato, il piacere era un lento, costante crescendo che le pervadeva corpo e mente.Quando cercò di accarezzarlo, di toccarlo, lui le sussurrò di lasciare che potesse prendersi completamente cura di lei e del suo piacere, allungandole le braccia sopra la testa e baciandola ancora. Luca tornò agli slip, che questa volta le sfilò lasciandola completamente nuda. 

Ammirò quel corpo, con la mano accarezzò l’interno coscia. Quando Chiara sentì il contatto divaricò le gambe offrendosi completamente a lui. Aveva chiuso gli occhi per assaporare le sensazioni che il corpo le mandava, si aspettava di sentire le dita a contatto con il suo sesso, contatto che non arrivava. Stava per aprire gli occhi quando sentì un contatto caldo, morbido e umido. Era la lingua di Luca. 

Con la punta la lingua si fece strada tra le labbra e salì alla ricerca del clitoride, la trovò bagnata, il clitoride gonfio. Si dedicò ad una lunga coccola con lo scopo di portarla al culmine del piacere usando nient’altro che la lingua, anche se vedeva che lei fremeva dal desiderio di toccarlo e avrebbe voluto sentire le mani e le labbra di lei che lo toccavano e lo baciavano. Il suo membro era gonfio e duro, ma aveva deciso che voleva prima soddisfare lei. Quando la lingua di Luca iniziò a leccarla, Chiara perse la testa per il piacere provato. Lui la stava leccando e succhiando, mordendo e accarezzando, gustandola appieno. I gemiti di Chiara erano un crescendo costante, Luca la penetrò prima con la lingua, poi con le dita. La leccava e masturbava con vigore, voleva sentirla godere, voleva farle raggiungere un orgasmo strepitoso, voleva che le rimanesse indelebile nella mente quel loro primo incontro. Chiara gli chiese di continuare, di dargliene ancora, lui non aveva intenzione di fermarsi ma aumentò il ritmo sentendo quel corpo i rispondeva ai suoi movimenti, fino a che l’orgasmo la travolse e lui si dissetò con i suoi umori. Lasciò che si riprendesse baciandola su tutto il corpo, quando arrivò al collo ne seguì la curva arrivando all’orecchio “piacere di conoscerti vicina” le sussurrò dolcemente “adesso devi andare perché è l’ora in cui di solito torna tuo marito. Se vuoi domani posso offrirti un cono gelato”. Il distacco tra i due fu difficile, arrivarono alla porta che lei aveva nuovamente il vestito sollevato e le mani di lui dentro gli slip, quando sentirono il portone aprirsi rientrarono ognuno a casa propria, con la promessa di rivedersi il giorno dopo mentre il marito saliva le scale.

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