Il vicino fortunato

Adrian
3 months ago

Stavamo camminando in centro mano nella mano, come sempre, quando sento che ti irrigidisci, strano fino a due secondi fa eri così rilassata… mi guardo in giro e vedo un ragazzo che ti guarda da lontano, non lo conosco, è un bel ragazzo, non capisco la tua reazione, cosa ha fatto di male!? 

Quando incrociamo la sua strada lui ti fa un sorriso e un cenno di saluto con la testa, tu lo saluti timidamente. 

“Ma chi è!? Lo conosci!?” 

“Conosco… è il nostro nuovo vicino!” 

“Abbiamo un nuovo vicino e non me ne sono accorto?!” 

“No… dai… abita nel palazzo di fronte” 

“Ah!” 

Ma come fai tu a conoscere uno che è venuto ad abitare nel palazzo di fronte!? Va beh che è un bel ragazzo, ma… Sto per chiedertelo ma tu cambi improvvisamente argomento, sei nervosa!? Impressione mia!? Va beh… 

Qualche giorno dopo capisco perché hai notato il nuovo vicino, sto sbattendo la tovaglia sul terrazzo quando alzando lo sguardo vedo nel palazzo di fronte, ad una decina di metri scarsi, il nostro nuovo vicino che si allena sul suo terrazzo. È in calzoncini corti, il fisico scolpito, un assieme di muscoli e sudore, mi vede e mi saluta sorridente. Si ora capisco perché avevi notato i vicino nuovo è un figo da paura. Non ti dico nulla. 

Nei giorni successivi, noto che le nostre tende sono spesso accostate, come se qualcuno avesse appena guardato fuori. Il nostro vicino invece le tende non le ha proprio, ha ancora gli scatoloni per casa e lo si vede lavorare in casa spesso a torso nudo. Un paio di volte l’ho visto anche aggirarsi in accappatoio appena uscito dalla doccia. 

È caldo, dici che l’aria condizionata ti da fastidio, preferisci la brezza che arriva dal mare, le finestre e le porte finestre sono spalancate con le tende che svolazzano, tu ti aggiri per casa con un vestito leggerissimo che lascia pochissimo all’immaginazione, sotto indossi solamente un minuscolo perizoma, il tuo seno florido è libero di muoversi, sei davvero uno spettacolo, mi eccito a vederti girare per casa così. Butto un occhio al nostro vicino figo, è sul terrazzo a prendere il sole, un mini slippino, i muscoli unti che brillano al sole, gli occhiali scuri, un libro in mano, starà leggendo o guarda te? 

Stai mettendo un po’ in ordine, esci sul terrazzo a stendere i panni, ti guardo chinarti, allungarti, guardo il tuo seno muoversi sotto quel vestito leggero, vedo i tuoi capezzoli duri comparire prepotenti, guardo le tue gambe lunghe ed abbronzate, vedo il tuo culo tendete la stoffa leggera e comparire a tratti… Sono eccitato da matti, ti vengo dietro, ti stringo ti faccio sentire la mia erezione, mentre ti stringo un seno, sospiri, poi mi allontani gentilmente. 

“Siamo di fuori, ci vedono… e poi non c’è la partita ora!?”

“Giusto la partita” 

Va beh torno dentro e mi spaparanzo sulla poltrona. Mi faccio prendere da quella che da subito sembra sarà l’ennesima sconfitta, ti sento fare rumore di là, poi silenzio. 

La solita delusione, i soliti errori, che palle… 

Mi alzo e vado in cucina a prendere una birra, la sorseggio guardando la partita, ma neppure la birra migliora la situazione, forse era meglio uscire e portarti da qualche parte. Guarda che sole c’è fuori e che caldo che fa qua dentro… 

Noto che il vicino non è più sul terrazzo, ha lasciato libro e tutto il resto sulla sdraio, non lo vedo neppure nelle altre stanze che vedo da qua, boh va beh. Lascio la tv accesa sulla partita e birra in mano, ti vengo a cercare. Il bagno è aperto, hai appena fatto la doccia. Ti trovo in camera, l’accappatoio a terra, nuda, ti stai cospargendo il corpo di crema come fai sempre, i movimenti lenti e sensuali, come sempre, ad accarezzarti tutto il corpo, il tuo corpo così pieno di curve scintilla alla luce del sole. Sole che entra da quella tenda scostata. Non mi hai sentito, non mi hai visto, stai continuando ad incremarti. Guardo dalla finestra, si vede il terrazzo vuoto, poi la porta finestra, ma c’è troppa luce, il vetro fa riflesso, ma giurerei che lui è li dietro, li dietro che guarda, li dietro che si sega guardando te. Faccio un passa vanti, mi senti e fai un salto spaventata, butti un occhio alla finestra veloce, poi guardi nuovamente me. Appoggio la birra sul comodino e mi spoglio lentamente guardandoti, guardo le tue meravigliose tette, guardo la tua panciotta che tanto odi e tanto amo, guardo quel cespuglietto curato… Immagino lui che guarda il tuo maestoso culo, immagino che si seghi lentamente guardandoti. Mi sfilo le mutande e faccio uscire il mio uccello, duro, gonfio, pieno di voglia. Non mi dici nulla ma ti inginocchi davanti a me, mi prendi l’uccello e lo guidi dentro la tua bocca.

Dove tu abbia imparato non lo voglio sapere, ma riesci a prenderlo tutto, fino in gola, in tanti anni che stiamo assieme non te l’ho mai chiesto, mi accontento della goduria che provo, dell’eccitazione che mi provoca. Lui sicuramente dalla sua posizione non riesce a vedere ed apprezzare la tua arte, ma meglio così forse. 

Mi sto distraendo, non è giusto scusa, meriti tutta la mia attenzione. 

Ti guardo e vedo i tuoi occhioni da cerbiatto, mi guardano con un misto di paura e desiderio, tranquilla, non ti sgrido per esserti mostrata, come potrei mentre con le bocca piena, mi accarezzi con le labbra le palle!? come potrei sgridarti mentre ingoi l’eccitazione che mi è venuta vedendoti mentre ti mostri a lui!? Ti prendo i capelli, ti accarezzo, esco ed entro da quella fantastica bocca mentre ti tengo ferma la testa. Poi ti tiro su, ti bacio, sai di me sai di desiderio. Ti stringo forte, le mani sulle chiappe a stringerle ad allargarle a strizzarle. 

Ti giro di scatto, non te lo aspettavi, fai un urletto divertito. Sono dietro di te, l’uccello tra le chiappe, le mani vagano sul tuo corpo, poi trovano il loro posto, una a stringerti un seno, l’altra tra le tue cosce umide, mentre ti bacio il collo. Vediamo un movimento dietro la porta finestra, spingi il culo contro di me. Entro lentamente dentro di te, così in piedi davanti a quella finestra che si sta aprendo. Compare lui, bellissimo come sempre, il costumino a coprire il minimo della decenza, si guarda attorno poi fa un passo indietro. Si accarezza sopra il costume mentre io mi muovo lentamente dentro di te, poi se lo sfila e si mostra a noi completamente nudo, eretto. 

“Non credo sarò mai geloso di lui!” 

Tu sghignazzi vedendo il suo uccello e sentendo il mio, mentre spingi verso di me. 

Ma non è facile scopare così in piedi senza appoggi, ti guardi attorno, cerchi qualcosa, vuoi stare qua davanti a lui, ma così non ti piace. Ti sfili da me e scompari nel corridoio, io rimango così come un idiota con l’uccello duro a guardare quel ragazzo che non ha smesso di segarsi e mi guarda fisso, mi mette a disagio ma allo stesso tempo mi eccita, mi sego lentamente pure io in attesa del tuo ritorno. 

Ricompari con la scaletta che hai usato prima per le pulizie, la posizioni affianco a noi, ti appoggi a 90 gradi e mi guardi. Scoppio a ridere della situazione mentre entro di nuovo dentro di te. Inizio a pomparti con forza, ora ci vede dal fianco, perfetta visione, ogni colpo uno sciaff sulle tua chiappe, ogni colpo le tue tettone ballano, ogni colpo la scala si sposta, ogni colpo fai un urletto dei tuoi. 

“Ora capisco perché l’altro giorno in centro ti sei irrigidita quando l’abbiamo incontrato…”

“Ti piace mostrarti a lui!” 

“Ti piace vedere quel fisico perfetto” 

“Ti piace essere scopata davanti a lui!?” 

Non rispondi ma gemi e ti agiti sempre più forte A me questo gioco piace, mi diverte, ad ogni frase aumento il ritmo. Ogni tanto guardo il ragazzo che ora si sega con frenesia, sempre più forte. Ti sento venire e sicuramente ti sente pure lui, ti vedo venire e ti vede pure lui. Sei attraversata da brividi e scosse, emetti un verso strano, un misto tra un grugnito e un urlo, poi le gambe ti mollano e ti accasci a terra, guardi lui poi vedi me sopra di te, mi sorridi e ingoi nuovamente il mio uccello. Ora lui lo vede bene di sicuro, vede scomparire il mio uccello nella tua gola, ha gli occhi fuori dalle orbite, non ti credeva capace di tanto, una signora così distinta… Scoppio a ridere mentre ti riempio la gola, ti tengo la testa mentre mi svuoto, come sempre non perdi una goccia e come sempre mi ripulisci per bene… 

Sfinito mi accascio di fianco a te e guardiamo il nostro nuovo amico, è venuto sul pavimento e ancora ci guarda stupito e meravigliato, che poi… non ci conosce ancora… Ti bacio felice. 

Sento dalla tv delle esclamazioni, abbiamo segnato! Miracolo! Mi alzo prendo la birra oramai calda e torno in salotto a vedere gli ultimi minuti della partita. 

Poco dopo mi raggiungi, sei ancora nuda, scosti le tende, guardi fuori, apri il frigo, ti chini e prendi due birre una per uno, ti guardo l culo chiedendomi se anche lui ti sta guardando, poi vieni ad accoccolarti vicino a me sul divano.

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