Toccata e schizzata
“Ho le gambe stanchissime mi fai un massaggio?!”
“Adesso!?”
“Sì, dai, ti prego!?” fai uno sguardo sognante facendo sfarfallare le ciglia.
“Non serve fare gli occhioni, prendo l’olio, spogliati e stenditi sul letto”
Quando ti raggiungo in camera sei completamente nuda, stesa a pancia sotto, le gambe lunghissime, leggermente divaricate, le braccia aperte.
Faccio scorrere il mio sguardo su di te, i tuoi piedi magri e lunghi, i tuoi polpacci pieni, le tue cosce e quel culo che tanto adoro, poi la schiena perfetta, dritta, il seno che si intravede sul fianco, schiacciato sotto di te, il collo sottile e quel viso bellissimo che mi guarda sorridendo .
“Massaggio completo allora?!”
“Massaggio speciale!” fai l’occhiolino e mi sorridi di nuovo.
Mi spoglio anche io mentre mi guardi.
Lo faccio lentamente consapevole che non ti perderai neppure un movimento.
Mi metto nelle mani una bella dose d’olio e le sfrego per scaldarlo, ho le mani grandi, forti.
Inizio dai piedi, stai tutto il giorno in piedi in negozio, ti fanno sempre male, ci metto forza, ma non è facile, sono così magri, poi le caviglie ed i polpacci, qui devo stare attento perché se spingo troppo rischio di farti male, ma ormai so dove devo spingere e dove essere più delicato.
Dopo un po’ allarghi un pochino le gambe, vuol dire che posso passare alle cosce.
Ci vuole altro olio.
Sulle cosce posso spingere quanto voglio, anzi devo spingere un po’ di più, ti piace.
Faccio prima l’esterno, poi passo all’interno, faccio dall’interno coscia fino alla riga sotto il culo, allarghi ancora un po’ le gambe, continuo a fare questo movimento, spingi il culo verso l’alto, vedo là sotto qualcosa che luccica, ci passo molto vicino ma non ti sfioro neppure anzi, salgo un po’ e passo alle chiappe, altro olio, prendo le due sfere una per mano e le allargo, le stringo, le massaggio con entrambe le mani, in tutti i modi possibili, quanto mi piace, sembra di impastare il pane.
Inizi a mugolare, è il momento di passare alla schiena.
Ti faccio chiudere le gambe e mi ci siedo sopra, il mio uccello gonfio è adagiato tra le tue chiappe, bello comodo.
Prendo di nuovo l’olio ma questa volta lo verso direttamente sulla tua schiena, hai un sussulto, è freddo.
Ti massaggio la schiena partendo dal basso, ti distendo i muscoli, sento che ti rilassi sempre di più, poi passo alla parte alta, qui è più difficile devo farti ammorbidire i muscoli attorno alle scapole, poi le spalle.
Sento i muscoli allentarsi, ammorbidirsi.
Massaggio il collo, sotto il cranio, ti piace moltissimo, mugoli piano piano.
Poi faccio scorrere le mie dita su tutta la schiena, dal sedere al collo, spingendo a fianco della colonna vertebrale, sei rilassata, sento i muscoli morbidi, un paio di vertebre scrocchiano.
Sto facendo su e giù lungo la tua schiena, mugoli, inarchi la schiena, alzi il sedere ed io entro naturalmente dentro di te.
Continuo il mio massaggio, ma ora, ogni volta che mi allungo sulla tua schiena spingo dentro di te.
Ti sto massaggiando dentro e fuori, senza fretta.
Ma improvvisamente grugnisci qualcosa, con uno scatto allarghi le gambe ed alzi il culo, io mi ritrovo dietro di te a pecorina.
Ti prendo per le spalle mentre inizio a darci dentro davvero, un ritmo sostenuto.
Poi con una mano mi aggrappo ad un fianco, mentre con l’altra ti agguanto un seno e lo stringo forte, quanto mi piacerebbe vederlo muovere sotto le mie spinte… ma mai una volta che capitiamo davanti allo specchio…
Lascio il seno, la posizione è troppo scomoda, ti massaggio la schiena, spingendola giù.
Ora hai il viso sul letto e le chiappe in aria, bellissima!
La forma della tua schiena arcuata, la vita stretta e la curva dei tuoi fianchi abbondanti sono uno spettacolo.
Urli, quando il mio pollice unto d’olio entra lentamente nel tuo culo, non mi fermo, ogni volta che do la botta con il bacino colpisco anche la mia mano e il mio pollice spinge nel tuo culo.
Stai perdendo il controllo.
Avvicino l’indice dell’altra mano, spingo sul bordo, entra appena, basta questo a farti urlare, vieni scompostamente agitandoti tutta.
Non riesco a tenerti ferma, sei unta mi sfuggi, ti sfili da me e ti lasci cadere sul letto scossa dagli spasimi, mentre io grugnendo esplodo sulle tue chiappe che si agitano ancora.
Ne ho un sacco, le mie gocce bianche sulla tua pelle abbronzata unta di olio, una bella goccia è proprio tra le tue chiappe, la guardo colare lentamente, arriva al tuo culetto ancora pulsante, la senti anche tu, ti muovi, riprende la strada fino a scomparire tra le tue labbra gonfie.
Resto incantato a guardarti, sei bellissima.
Vado a prendere un asciugamano bagnato, ti pulisco sommariamente, faccio lo stesso con me, poi lancio l’asciugamano a terra e mi stendo al tuo fianco.
Rimaniamo in questa posizione, tu con gli occhi chiusi ed un sorrisino sulle labbra, io continuo a studiare il tuo corpo rilassato sul letto, ogni tanto non resisto e con un polpastrello seguo una curva, quando vedo comparire la pelle d’oca, ti do un bacio sulla schiena e ti copro con una coperta.
Mi alzo, devo andare a preparare la cena.
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