La padrona va punita

slavepersempre
2 days ago
La padrona va punita

Un pomeriggio sono seduta in un bar per un aperitivo. indosso un abito largo senza intimo per sentire la brezza serale sfiorare ogni parte del mio corpo quando, immersa nei miei pensieri, una donna entra si siede poco lontana con lo sguardo assente, la noto perché è molto affascinante nel suo completo blu notte, continuo a fissarla, quasi rapita dal suo profumo che sono certa aver già sentito, allora, solo allora, vedo al dito un anello davvero unico che immediatamente riconosco.
Il mio cuore sobbalza, sento la mia conchiglia aprirsi gocciolante, i capezzoli indurirsi fino a dolermi: lei la donna che mi ha sbattuto con il suo compagno alcuni giorni prima, non mi nota... quando un impulso mi travolge, un desiderio sconosciuto mi riempie la mente, lei non mi vede finisce il suo drink ed esce, ma una curiosità morbosa mi dice di seguirla e così faccio. La seguo senza farmi vedere fino ad una bellissima villa in collina, quando sulla porta vedo lui baciarla prima di entrare in casa.
Il mio primo istinto è di correre verso quella porta che mi ha dato tanto piacere, ma una idea figlia di tanti anni di sudditanza verso il mio padrone Hiro mi perseguita, nella mente come una diversa prospettiva di vedere le cose, mi blocco illuminata da una luce nera che mi guida verso una direzione indescrivibile.

Per giorni faccio seguire i due fino a capire il loro ritmo di vita e quando si prendono una pausa dai loro giochi perversi, così vengo a scoprire che lui adora vedere la moglie scopata da almeno due uomini alla volta ,anche se la vera sorpresa è che il suo compagno è bisex. Impiego giorni per immaginare se rimanere succube del loro gioco perverso o vendicarmi per aver usato le mie confidenze con quella che ho sempre cercato come amica sincera e leale. Mi sono resa conto che i miei racconti li esaltavano oltre misura e la sua è-mail rappresenta la vera amicizia che ci unisce, infatti una sua risposta mi eccita sul momento ma ora la leggo in modo diverso 
“Ritengo che vedere un cazzo molto grosso e spesso che ti entra nell'ano, ritmicamente e profondamente, dev'essere uno spettacolo di rara goduria... sarebbe come vederti torturata, impalata e allo stesso tempo felice di godere per il trattamento tanto estremo.” 
Ripenso al tempo trascorso insieme ignara di chi fosse poi ricongiungo i puntini: la sua voce, il suo anello,le sue parole mi fanno capire che lei usa i miei racconti come un mezzo per farmi sentire la sua vacca. 

Nel giro di un mese ho preparato la mia non vendetta ma solo una piccola rivincita non per quello che mi hanno fatto che, fra le righe, mi è piaciuto molto, ma per aver tradito confidenze che sono la base del nostro rapporto di fiducia che le ho rivelato: sento salire dentro di me un desiderio di essere io chi gestisce il gioco. Così mi preparo per la mia nuova avventura con pochi soldi convinco il taxista che li accompagna a casa, dove arrivano privi di sensi, mi faccio aiutare per portarli in casa e lo saluto. Li spoglio legandoli una di fronte all’altro, non abbastanza per toccarsi poi con dei morsetti li fisso uno ad uno sui loro capezzoli attaccati uno all’altra, rimango in attesa del loro risveglio,  dalle bocche serrate da un lungo strato di scotch li sento mugolare; io non parlo, mentre coperta da una maschera li colpisco sulle natiche e, ad ogni colpo, cercano di urlare per il dolore; li osservo appesi impotenti guardo con lussuria i loro corpi nudi muoversi in cerca di una libertà che non possono raggiungere, sento salire il mio desiderio; con le mani ben oliate accarezzo la pelle mi piace sollevare la loro testa e sputare nella loro bocca spalancata, sfioro i loro sessi con delicatezza sento il piacere dei loro corpi salire, ma poi mi infilo una mutanda con due cazzi enormi (35x15) fissati sul davanti, mi metto dietro della donna e facendole sollevare il corpo la obbligo a posizionare i suoi orifizi all’ altezza giusta per poterla riempire con i falli che lentamente si fanno strada  dentro di lei ; non spingo subito... colpendo le sue natiche con un frustino fino a vedere il suo sedere bello rosso, ma prima le strofino con rapidità il suo sesso che sento piano piano inumidirsi, ecco il momento perfetto: le appoggio le due enormi cappelle contro l’ingresso della fica e del culo prima di spingerli con vigore dentro di lei. 

La sento singhiozzare per la incredibile sensazione di essere violata da due cazzi enormi, ma non sono in vena di fermarmi anzi, più la sento soffrire più i miei colpi si fanno strada aprendola senza pietà, ad un certo punto sento i due falli scivolare dentro con maggior facilità, le sue urla di dolore che si trasformano in rantoli di piacere mentre si allontana dal compagno per sentire i morsetti tirare più forte i capezzoli 

“Dai più forte scopa questa troia fammeli sentire tutti dentro ti prego spaccami picchiami” urla la gran dame che ora come in balia di un tremendo piacere implorava di essere fottuta più forte. Prima di continuare mi cambio le mutande di latex con due cazzi ancora più lunghi con una circonferenza mostruosa che ungo per bene, la sculaccio con vigore sento il suo corpo muoversi offrendo il suo sedere alle mie mani rantola ora di piacere così le appoggio i due membri penetrandola rapidamente, sento i suoi buchi spalancarsi, i suoi muscoli cedere sotto i miei affondi, il dolore che le provoco la fa urlare... senza pietà insisto nel penetrarla. 

Ci impiega molto tempo per accettare la furibonda scopata, poi sento una leggera rugiada scivolare fuori dai suoi buchi che lentamente prende i due falli fino in fondo, la schiaffeggio violentemente e la afferro per i capelli girandola verso di me, che la bacio con passione, mentre comincia a godere con un tremore pazzesco le sue urla di piacere salgono piano per poi squarciare il silenzio 

“Signora mia ma quanto sei porca, dillo al tuo uomo, urla quando ti piace essere montata come una vacca” lei urla con tutto il fiato che è una vacca... la mia vacca. 

Gode con getti potenti che imbrattano il corpo dell’uomo poi una mia potente risata la rallenta per un attimo “Guarda gran dame il cazzo del tuo uomo” Lei abbassa lo sguardo verso il suo membro che vede turgido, durissimo eccitatissimo per la scena che segue ; lei lo fissa e comincia a spingere il bacino con una forza tremenda che la porta verso una serie di orgasmi incredibili 

“guarda come godo, come mi monta, come mi sbatte” si alza le gambe che con un grande sforzo le appoggia sulle spalle del compagno esibendo a pochi centimetri i suoi buchi spalancati incredibilmente “Guarda come mi monta, come mi fa godere, ora apri la bocca maiale bevi ogni goccia di piacere” la situazione precipita verso un abisso di piacere che coinvolge tutti. 
Faccio uscire i due falli che rimetto in piedi anche se, con le gambe tremanti e una marea di liquido che imbratta tutto il pavimento, fisso una sbarra di acciaio alle caviglie del compagno che lo obbliga a tenere le gambe ben aperte, lei mi guarda con stupore mentre con una canna di bambù colpisco il culo del compagno lascio scappare la canna che si abbatte sul suo scroto, sento il suo dolore uscire dalla stanza, per poi prendere il suo cazzo mentre lo fustigo sul petto (creando così intenso male anche a lei per via delle mollette) e comincio a fargli un suntuoso pompino che vedo gradire moltissimo. 

Mentre lo succhio con l’altra mano gli afferro i coglioni stringendoli fra le mie dita con forza poi gli afferro lo scroto tirandolo fino a vederlo diventare blu, ma non si lamenta gode del mio pompino quasi questo faccia sparire ogni dolore, lo sento pulsare le sue vene si gonfiano so che sta per vivere un momento magico, ma mi fermo prendo la catena che unisce i capezzoli e obbligo la gran dame a prendere il mio posto. 

Il dolore che prova per arrivare a succhiare il cazzo del suo compagno la fa bagnare ancora di più perché mi vede infilarmi uno strap-on dalle dimensioni equine che senza preavviso infilo tutto in una volta sola, senza mai fermarmi, nel culo del compagno che emette un suono di dolore pieno, io continuo ad incularlo mentre lei succhia vorace il cazzo io lo inculo senza sosta e sento i suoi muscoli rettali cedere ad ogni affondo che dopo un po’ di tempo il mio fallo scivolare dentro e fuori con facilità e lo sento crescere il suo piacere, oramai è in preda ad un piacere incontrollabile mi implora di spingere più forte possibile intanto la compagna pompava senza sosta. 

Lo sento che sta per godere lascio un vibratore acceso ben piantato nel suo culo sposto la sua compagna infilandomi il suo cazzo nel culo prendo la testa della compagna che spingo contro la mia fica dopo alcuni ceffoni che la fa gocciolare di piacere leccando la mia fica con una bravura infinita, mi lascio sfondare il culo e leccare godendo come una scrofa riempio la bocca del mio liquido che lei beve con un orgasmo che le esplode improvvisamente; lo sento che sta per godere quindi mi sposto e porto la bocca che mi sta leccando di fronte al cazzo che erutta sborra a fiotti sul volto della compagna che lecca e beve ogni goccia.

Il vibratore nel culo del compagno lo sostituisco con uno più grande che lo fa sobbalzare intanto gli lego i coglioni con un cinturino di pelle a cui aggancio dei pesi che lo tirano prepotentemente verso il basso. A quel punto la compagna sotto la mia guida ricomincia a succhiare il cazzo del compagno che posiziono a carponi con il sedere ben esposto sul quale infierisco con una solida cintura di pelle che si arrossisce velocemente ed è troppo invitante per non riuscire a resistere così mi metto dietro dopo aver preso un bel vibratore che indosso infilandolo nel culo con delicatezza che le entra facilmente anche se molto grosso e la comincio a cavalcare con delicatezza ma con velocità fino a quando la sento schizzare in modo intensissimo, il suo compagno sta per iniziare un orgasmo di una intensità travolgente che sorprende anche la sua donna che beve ogni potente schizzo che le riempie la gola che subito la afferro per succhiare dalla sua bocca la sborra del suo uomo coricato sfinito a terra. 
Le pulisco per bene la faccia prima di uscire da quella casa esausta per il piacere provato quella sera.


Corro a casa e invio la mia storia alla mia amica del cuore