Sconquassata di giorno


Passa la giornata lentamente con la mia mente non riesce a scacciare quel desiderio che il sogno mi ha acceso dentro. Ogni fibra del mio corpo freme come una foglia sbattuta di qua e di là, il mio sesso bagnato con i capezzoli così duri da farmi male quando la mia testa ripensa al mio padrone facendomi sentire male per avere provato quel piacere anche se è stato lui (certo per colpa mia) a lasciarmi.
Rientro a casa non resisto al desiderio di fare esplodere il piacere che mi arde dentro, dopo una lunga doccia in cui le mie carezze hanno solo aumentato il desiderio, mi corico sul letto...
ed ecco corde che mi bloccano le mani quando sento che vengo sollevata per essere chiusa mani e testa in una gogna che mi immobilizza quando un lungo bastone mi viene fissato alle caviglie esponendo il mio basso ventre in modo spalancato oscenamente, non sono in grado di muovere nemmeno un muscolo quando sento un dolore tremendo colpire le mie natiche con uno strumento che non capisco cosa sia, che non si ferma colpendomi senza sosta e scatenando un dolore che non si può descrivere
“Colpisci non preoccuparti la Signora fra poco ti stupirà” sento dire alla voce del mio sogno... intanto i colpi passano ai capezzoli ora che, uno dopo l’altro, due poderosi cazzi mi aprono fica e culo senza darmi il tempo di abituarmi a quelle invasioni che moltiplicano il mio dolore essendo ancora asciutta.
La donna dai lineamenti che non riesco a vedere si appoggia ad uno sgabello posto alla altezza della mia testa che afferra, spinge il suo bassoventre contro la mia bocca spalancata dalle urla di dolore
“ora lecca bene mia cara, voglia la tua lingua succhiare la mia fica mentre quei bei cazzoni ti riempiono come un tacchino”
prima che riesca a rispondere sento le sue mani aggiungere dolore colpendo il mio viso con ben assestati schiaffi che mi spingono inconsapevolmente a leccare quel buco spalancato davanti a me.
Quei due cazzi non smettono di sfondarmi, i capezzoli sono preda di colpi tremendi , la mia lingua continua ad affondare dentro il sesso quando una nuova figura si avvicina alla donna che solleva il sedere per essere penetrata di slancio da un bel cazzo durissimo, che le entra facendola sobbalzare dalla sorpresa, ma dopo pochi minuti le urla di piacere riempiono la stanza
“allora mia cara la troia come si comporta”
per la prima volta sento la sua voce del suo compagno
“Dalle ancora 5 minuti poi vedrai se quello che ti ho promesso non si avvera” risponde lei mentre la incula energicamente; le sue parole sono calde eccitate quando, come una profezia sento sciamare il dolore per vedere il mio volto cambiare lentamente espressione sento un piacere umiliante cominciare a pervadere il mio corpo finché sento un calore che non riesco a controllare, le mie urla diminuiscono
“Ecco vedi amore ora comincia a godere e come promesso l’altra sera mentre mi hai baciato quando hai permesso ai due cazzi che hai scelto per me per farmi godere per il tuo piacere, e questo solo perché tu sei stato sempre accanto a dando alla mia bocca il tuo cazzo da succhiare fino a sentire la tua sborra entrare in gola, per berla tutta seguendomi in ogni istante della serata, sentendolo eccitarsi nella mia bocca, ora fammi vedere come la usi la troia che ho scelto per te” .
Io solo ora scopro che non sono altro che una preda e quando oramai il mio cuore si lascia trasportare dal piacere che non posso controllare salire dente di me inarrestabile mi stupisco di me stessa nel sentire il primo orgasmo esplodere in getti tremendi, i due cazzi escono da me grondanti del mio piacere che io pulisco con grande avidità quando si presentano alla mia bocca
“dai dimmi quanto sei troia dimmi quanto ti piace essere scopata come una vacca dimmelo troia”
la sua voce sale di tono guarda il marito mentre ode le mie labbra urlare
“Sono una grandissima troia lei mi fa morire dal piacere quando mi fa montare sotto gli di suo marito per farlo godere nel vedermi usata per il suo godimento, continua ti prego”
la vedo strizzare l’occhio al suo amore quando lo vede immergere il suo cazzo dentro di me che sento ricoperto da un preservativo con aculei di plastica dura, ma questo lo ricordo bene di averlo già subito, anche se in questo momento sento la furiosa scopata che mi riserva con una foga che non penso di aver mai provato, lei mi spalanca la bocca lasciando che uno alla volta spompini i due estranei fino a quando il loro liquido mi riempie la gola, non mi controllo più tra gli affondi ora non più dolorosi nella mia fica che ogni muscolo graffiato intensifica il mio piacere, la colata di sperma che mi scende in gola, con la lingua di lei che mi lecca la bocca: spruzzo come una fontana tutto, il mio piacere quando lo sento calare l’uomo cambia bersaglio infilando tutta la sua virilità dietro, affondando nelle viscere oltre al suo cazzo quegli aculei che mi irradiano un dolore fortissimo, inculandomi senza piet,à con i capezzoli contemporaneamente stretti fra i denti della sua compagna
“stringili più forte la voglio sentire ululare di piacere per noi dai che la sento aperta stringi forte falla urlare”
le urla l’uomo intanto che una serie di orgasmi mi fanno cedere le gambe per poi arrivare davanti alla mia faccia per ricoprirmi di sborra che schizza dal suo cazzo riempiendo il viso, capelli, seni del suo orgasmo sento la lingua della sua compagna leccare e bere tutto quello che riesce prima di sentire un caldo getto riempire la bocca
“ vedi tesoro quanto le piace bere sborra e urina”
la sento riempire la mia bocca che non può fare altro che ingoiare perché la mano della donna mi serra la bocca ad ogni schizzo stringendo con forza il mio clitoride ancora duro; in men che non si dica l’umiliazione che provo inaspettatamente mi rende succube dei loro giochi facendomi schizzare altro piacere che li sento ridere ed abbracciarsi mentre io finalmente libera dalla gogna con la lingua pulisco il pavimento.
Li vedo uscire abbracciati sussurrando penso che una vacca del genere possa essere molto utile al nostro rapporto amore.
Non ci credo poi guardo allo specchio il mio corpo pieno di lividi non riesco più neanche a guardare la mia carne macellata quando i miei orifizi grondano con la bocca ancora intrisa da quel sapore acido della pisciata che ho bevuto godendo pure.
Ma chi sono diventata da quando il mio padrone mi ha lasciato, non lo so più... come una bambola rotta mi corico sul letto incapace di capire cosa sono diventata. Mi metto il computer sulle gambe e per inerzia racconto la mia storia alla persona che sono convinta che possa capire.
Generi
Argomenti