Sfondata di notte


Sono mesi che il mio padrone non si fa più sentire, intanto ho una corrispondenza con una persona molto interessata ai miei problemi e con cui sto condividendo da un po' tutta la mia situazione personale.
Una sera molto afosa mi coricai dopo aver letto un suo racconto che mi aveva molto colpito.
Sento una sensazione strana, poi d’improvviso una mano mi blocca la bocca per non farmi gridare e, immediatamente dopo, sento i colpi di due ceffoni sui glutei, mi vengono appioppati con una forza inaspettata... i colpi sono stati intensi anche perché dormo completamente nuda.
A quel punto, la persona che evidentemente si è introdotta nella mia camera mi afferra le mani e le blocca, con strette manette, dietro la schiena e poi mi cotringe a voltarmi. Vengo imbavagliata e quindi sono indifesa in sua balia... sento le sue mani sul mio corpo: mi accarezza con una decisa energia, mi afferra i capezzoli e inizia su di me un gioco fatto di "carezze" estreme stringendo e martoriando le parti del mio corpo a cui si dedica, volta per volta.
Sobbalzo per l'ulteriore "sorpresa" di quella strana nottata. Ora, d'improvviso, altre due mani, anch'esse forti e decise mi bloccano anche le gambe, vengono legate al letto lasciandomi completamente esposta alla mercè di quegli sconosciuti. Nel buio intuisco delle sagome ma non riesco a capire chi sono.
“Ora, Angela, io e mio marito ci divertiamo ci divertiamo un po' con te”.
Sento questa persona montare cul letto: ora si è posta a cavalcioni sul mio viso, è la femmina della coppia di assalitori, sento il suo profumo intimo e femminile riempirmi le narici; ora mi preme in faccia, praticamente mi obbliga a leccarle la fica, già umida.
“Dai troia lecca, lecca bene, fammi sentire la lingua dentro.”
Mentre non posso evitare di ubbidire le sue dita mi martorizzano i capezzoli, intanto qualcuno si infila fra le mie gambe spalancate e bloccate, e con la lingua comincia a leccare, con incontenibile irruenza.
Vengo anche morsa, senza sosta, mi addenta il pube e il clitoride.
Adesso il mio corpo, anche se riluttante, comincia ad assoggettarsi a quel rude trattamento, la mia anima di schiava non si trattiene più a lungo, emerge prepotentemente trascinandomi verso quel nuovo, infinito piacere, scoprendo emozioni cheche non ho mai provato.
Ecco che ora la donna si volta e si pone a 69 su di me, ricambiando le leccate che mi ha imposto; sento il sapore del suo sesso invadermi la gola mentre ella, con la sua lingua mi spalanca le grandi labbra. Ora anche lei mi morde con decisionesento, i suoi denti afferrare il clitoride e lo serrano sempre più forte, incidendomi la carne.
Ora che sono allo spasmo e mi sono abbadonata ai miei misteriosi "padroni", vengo subito violata con tre dita senza alcun rispetto. Mi scavano in figa con la mano avida, ogni mia barriera cede ed un piacere infinito si impadronisce del mio corpo...
“Lo vedi come gode la puttana”, dice lei ad alta voce facendomi precipitare in un inarrestabile orgasmo, che avrei voluto trattenere... il mio corpo esplode, mostrando a quei due quanto ero sottomessa e prona ai loro desideri.
Ora le dita mi cercano l'ano e mi aprono con sapienza il culo. In questo momento mi accorgo che la donna lentamente perde potere sul maschio. Lui adesso è evidentemente preso dal desiderio e procede con il membro eretto, dritto dentro il mio buco, che lei tiene divaricato per agevolare la mia profanazione, l'umiliazione di quella inculata, un atto così intimo perpetrato sotto gli occhi gaudenti di lei, non fanno che accescere la mia distorta libido.
Una volta che il cazzo e sparito completamente nel mio budello, ella appare più passiva ma non meno passionale. Io lo sento entrare con vigore, mi dilata i muscoli che da un po’ di tempo non venivano sfondati, arricchendo di dolore inatteso quell'esperienza veramente estrema. Sottoposta al suo procedere spedito vengo sfondata senza pausa, ma al dolore consegue il piacere, sia di donna che di schiava.
“Si, continua, inculami... spingi più forte, dai spingi dentro” urlo quasi contro la mia volontà, mentre la bocca è riempita intanto dal piacere della donna, che le schizza dalla fica direttamente nella mia gola.
Lei, non contenta, aziona un grosso vibratore, lo afferra e mi infila il mio povero "buco" ancora libero. In un solo istante ne ho due di affari in corpo, in fica e in culo, e intanto lui mi travolge con colpí incredibili. Il mio piacere è incontenibile e mi fa urlare come una pazza.
“La senti come gode la schiavetta, tesoro? Mica ti ho detto una bugia, questa bestia adora il cazzo e il dolore come nessun'altra ci ha mai scritto! Altro che racconti di fantasia... non mi ero sbagliata, ora te ne rendi conto. E' quello il suo desiderio più forte, farsi fottere e sottomettere come una cagna..."
La donna è una furia a sua volta, amo pensare di averla eccitata e stimolata oltre ogni suo limite, infatti si toglie di dosso per avere campo libero e armeggiando col cazzone del marito, duro da paura, fa in modo di levarmelo dal culetto e, armeggiando, me lo fa entrare in fica insieme al dildo.
La spaccatura è evidente, un dolore lancinante mi attraverso il corpo facendomi gridare, mentre i due cazzi si fanno strada dentro me. Intanto lei prima mi serra i capezzoli con mollette metalliche che fanno maledettamente male e frustando il mio corpo con forza con una cinghia di cuoio.
Quella tremenda situazione di dolore che mi avvolge dappertutto mi da un senso di vertigine, a parte il piacere, è come se il male che mi fanno provare fosse troppo incontrollabile per sopportarlo a lungo.
Il mio respiro si fa più intenso e profondo per il panico.
“Guarda ora che comincia a tremare di piacere in tutto il corpo... dai scopala con forza: è vicina a godere, la nostra vacca”
I colpi si infittiscono, la mia fica si schiude all'estremo e i muscoli dilatati si stringono attorno ai due invasori. Le frustate sono più sopportabili mentre il mio corpo non riesce più a trattenere, sento un piacere perverso scatenarsi dentro me che mi fa spuzzare uno squirting intenso e zampillante. Quella donna mi beve con ingordigia, poi estratto il membro me lo fa infilare in bocca che apro per ricevere... me lo scende fino in gola, è questione di un attimo, senza nemmeno pompare, me la riempie di sperma come fosse il suo bicchiere... pazza di goduria non chiedevo di meglio, con ingordigia bevo continuando quell'incontenibile serie di orgasmi. “Visto che vacca ti ho fatto conoscere? Ora che ci siamo ben sfogati sopra e dentro di lei, possiamo andare tanto è a disposizione quando la vuoi, devi solo decidere quale suo buco ti deve servire al cazzo! E tu, vacca e schiava, continua pure mi raccomando, scrivimi ancora di tutti i tuoi intimi desideri, sapremo soddisfarti tutte le volte che vuoi”
Li vedo uscire mano nella mano, e lasciano me distrutta e incapace quasi di muovermi ma sfiancata da una goduria forse mai provata.
un suono prepotente mi trafigge le orecchie, apro gli occhi: sono nel mio letto fradicia, con un desiderio di godere da impazzire... così afferro un vibratore che passo e ripasso dentro me dopo essermi chiusa in due morse dolorosissime i capezzoli. Velocemente godo e, per aumentare il piacere, mi colpisco con una spazzola che avevo sul comodino. Dopo un lunghissimo orgasmo ripenso a quello che per molte ore ho vissuto in sogno e subito dopo la doccia scrivo tutto a Giovanna... ed invio.
Mi chiedo cosa ne penserà la mia amica.
Generi
Argomenti