IL MAGO - Il piacere - Episodio 3
Dopo alcune settimane Hylenja si era molto affezionata a Vayna e aveva cominciato a fare i conti con il fatto che senza il mago e il suo rapimento lei sarebbe morta. Nonostante questo non poteva non odiare chi possedeva il suo corpo piegando la sua volontà in quel modo che lei, figlia di una tribù che faceva dell'onore e del coraggio in battaglia il pernio della vita, non poteva che disprezzare.La vita scorreva lenta a palazzo, scandita da pranzi ben cucinati da un cuoco e che lei, abituata a caccia e raccolta, trovava buonissimi oltre che molto abbondanti, periodi di sonno che passava con la sua mora e sensuale amica e saltuari periodi in cui il suo proprietario abusava di lei con piacere perverso. Proprio in uno di questi momenti Hylenja subì di nuovo il potere della magia.Hylenja era a quattro zampe mentre Chikara la possedeva da dietro e la ragazza, pur obbligata al silenzio dal Potere del mago, dimostrava in tutti i pochi modi che le rimanevano il suo poco gradimento. "Basta ragazza, mi stai stufando e rendendo sgradevole il sesso con te!" disse il potente essere contrariato. "Allora non usare il mio corpo che non ti da piacere..." ringhiò la bionda schiava, ma ottenne solo un sorriso sardonico dal suo proprietario – "ho una idea migliore, sai?" disse schioccando le dita e aggiungendo immediatamente "facendo sesso il tuo corpo proverà dieci volte più piacere che in un normale rapporto" pronunciò con il tono che usava quando faceva un incantesimo.
Quando il glande di Chikara toccò le labbra della sua vulva la ragazza ebbe una scossa mai provata e rovesciò la testa indietro spalancando la bocca e socchiudendo gli occhi di cui si vedeva solo il bianco. La lenta penetrazione del membro di lui già le faceva provare scariche di piacere che rasentavano l'orgasmo, e mentre il mago cominciava la danza millenaria del sesso la ragazza cominciò a godere, lanciando gemiti di pura lussuria e colando e schizzando liquidi quasi a ogni colpo di reni di lui. Non riusciva a evitarlo, non importava quanto stesse concentrata, stavolta godeva come mai in vita sua. Sentiva la sua stessa voce urlare chiedendo di più, sapeva che era proprio quello che Chikara voleva e si odiava per questo; sentiva i muscoli del suo ventre che si contraevano per il piacere stringendosi sul fallo del suo aguzzino, aumentando anche il suo piacere. Quando il mago le inondò il ventre di seme ebbe un ultimo spasmo di orgasmo schizzando liquidi come una fontana, e poi accasciandosi scossa da brividi che correvano su e giù lungo il suo corpo facendola tremare senza riuscire a riprendere fiato. Rimase come stordita dal piacere per lunghi minuti mentre il mago si allontanava per fare le misteriose cose che non condivideva ne con lei ne con le altre concubine (a parte forse la prima concubina, che pareva godere di uno status a parte). Ancora tremante e stordita barcollò verso il gineceo, appoggiandosi alle pareti per riuscire a camminare percorrendo quei corridoi che stavolta le sembravano due leghe; fu con sollievo che vide la porta della stanza che condivideva con Vayna, ed entrando la ragazza dai capelli corvini la guardò preoccupata per l'evidente spossatezza che notava e alla quale non era abituata, alzandosi immediatamente per aiutarla e farla stendere sul letto coperto di Morbida pelliccia."Che succede Hylenja, che ti ha fatto? Ti ha torturato?" chiese precipitosamente alla sua amica ed amante. "No, il maledetto ha fatto un incantesimo per farmi provare dieci volte più piacere quando mi violenta" rispose la cacciatrice. Vayla la guardò fissa, poi le spuntò un mezzo sorriso – "Beh dai, non è tanto male allora" poi aggrottò le sopracciglia "aspetta, ha specificato che proverai più piacere quando farai sesso con 'lui' o ha fatto un incantesimo generico?" chiese. La giovane della tribù della luna ci pensò su, poi scosse la testa: "Non mi pare, non sono certa ma credo abbia detto solo che proverò dieci volte più piacere durante il sesso" Vayna strinse un occhio guardandola con l'altro con espressione pensosa, mentre valutava quello che poteva essere un effetto imprevisto della magia. "Dovrò stare molto attenta allora, ma credo che il sessò con te stia per diventare molto divertente" disse allungando una mano scendendo dall'ombelico di lei verso il basso. Hylenja allargò le gambe accettando la carezza della sua amante, ma quando le dita della mora arrivarono al suo clitoride il godimento le saltò addosso di nuovo. La sua vagina era stata appena toccata, ma di nuovo la giovane dai capelli color oro era vicina all'orgasmo, stavolta gradendo la cosa come mai in vita sua. Vayna la sfiorò con cura e amore, ma in un minuto raggiunse comunque un orgasmo di una intensità inaudita che causò di nuovo una fontana di piacere. "Oh, si. Sarà parecchio divertente. Voglio chiedere al mago di fare anche a me questo incanto, almeno saremo pari!" disse ridendo.Allungò la mano verso i seni della sua amante per provare se qualsiasi zona erogena fosse influenzata dall'incantesimo e vide che anche solo sfiorandoli lei miagolava di piacere, e provò quasi una fitta di invidia.
Poi fu il turno di Hylenja a far godere l'altra e lo fece con la lingua, scendendo dalla bocca di lei ai seni, all'ombelico, al monte di venere e poi alla vagina, obiettivo vero dell'organo del gusto della cacciatrice. Fu bellissimo per entrambe e le lasciò sfinite sul letto di pelliccia.Il giorno successivo Hylenja ebbe occasione di vedere il mago senza che lui le infilasse il pene in qualche orifizio, e ne approfittò per parlarci: "Mago, puoi fare lo stesso incantesimo su Vayna? Farle provare piacere come a me?" - La risata argentina del mago la lasciò un po' contrariata, ma poi lui schioccò le dita e disse "fatto" guardandola fissa negli occhi. "Dovrò organizzarmi per farvi fare un bello spettacolino davanti a me, con questo piccolo trucchetto a potenziare il vostro piacere sarà certamente molto, molto interessante!". La ragazza della tribù della luna aggrottò le sopracciglia, e chiese "Ma la magia cosa può fare?" il mago tornò serio, la guardò pensando se rispondere o no, poi scrollando le spalle disse "sarebbe più giusto chiedere cosa NON può fare, e la risposta sarebbe comunque che molto poco è fuori dalla portata di chi la conosce a fondo come me. Come ti ho detto persino la morte non è detto che sia definitiva con l'incantesimo giusto." si fermò per un attimo, poi chiese "Guardami, Hylenja: quanti anni pensi che abbia?" - la ragazza era incerta, guardando il corpo forte e dritto avrebbe detto 30 primavere, guardando la faccia almeno 60, se non addirittura 80 portate benissimo. Lo disse, e il mago negò con la testa: "Io ho visto 250 inverni ragazza. Il mio volto denuncia più anni del mio corpo per scelta, per tenere più bassi i costi di energia magica, che da qualche parte deve venire. Potrei avere il volto di un ventenne, ma avrei bisogno di più..." fece una pausa, pensando come dirlo – "Più bestie da soma, ecco. Quello che ti sto dicendo non lo sa alcuna delle donne dell'harem a parte la prima concubina. Lei mi ha servito a lungo, e da qualche anno ha chiesto di ritirarsi, e io glielo concederò quando sarà il momento. Se tu cambierai atteggiamento potrai essere la prima concubina in futuro". Hylenja era molto sorpresa, ma il mago non aveva finito. "Ovviamente non riuscirai a rivelare il dettaglio della mia età e quanto a essa correlato a nessuno" disse schioccando le dita. Hylenja capì che era inutile anche provare di raccontare tutto alla sua amante, ma c'era un'altra cosa che voleva sapere: "La magia può dare la vendetta? Io vorrei vedere Lo sfregiato e il suo fido cagnolino pagare per quello che hanno fatto!". Il mago rise di nuovo, e le disse di seguirlo.
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