Un 'cannolo' nel buio

Erano mesi che scherzavano, si conoscevano solo virtualmente, ma era come se le loro anime si conoscessero da una vita.
Il sorriso, la voglia di giocare e la noia verso la routine era quello che li accomunava .
Due anime complici, desiderosi delle stesse follie che rendessero la vita speciale, questo fu ciò che li portava a cercarsi .
Dopo mesi di delicato flirt arrivó il momento dell’incontro.
Era il compleanno di lei, così le propose una serata particolare, magica e fatta di sorprese.
La invitò per la prima volta presso il studio, di sera, quando tutti erano andati via, anticipandole che una volta arrivata nel luogo avrebbe dovuto indossare una benda che avrebbe trovato dietro la porta, abbandonandosi totalmente con fiducia e complicità.
Così lei accettò, tra eccitazione, timore e curiosità.
Fu così chi iniziò la preparazione.
Le ante dell’armadio spalancate come in un abbraccio. Il sorriso degli abiti appesi all’interno. La sensualità dei tessuti che si sfregano. Timea arretra di un passo e si lascia coccolare dal suo guardaroba. Per lei un appuntamento con un uomo comincia sempre facendo l’amore con ciò che indosserà per lui.
Nuda, la pelle arrossata dalla doccia bollente, i capelli avvolti nell’asciugamano, si china in avanti consapevole di quanto possa essere eccitante in quel lento, curato movimento. Lascia affondare le mani nel cassetto dell’intimo: sceglie la biancheria al tatto, indovinando sotto i polpastrelli la leggerezza del perizoma nero trapuntato che cercava.
Il pensiero torna a questo curioso primo incontro che avverrà tra poche ore e con la mente lascia che il gusto e lo stile di questo seducente corteggiatore si espanda in lei,
Si volta nuovamente verso l’armadio e si immagina vestita e truccata. Una minigonna, dei tacchi alti come piacevano a lui e rossetto rosso fuoco, così da delineare le sue labbra carnose e vogliose di passione .
Nel frattempo Le guance sono infuocate, si rende conto di avere le gambe allargate e una mano appoggiata nel mezzo. La camicia da notte è risalita fino al seno. Dalle coperte sale un profumo di piacere bagnato.
Lentamente, come attraverso una nebbia, le torna il desiderio e la voglia che ha sempre fantasticato, così Le mani sui seni, La sensazione di andare a fuoco e subito un veloce e inaspettato orgasmo .
Uno squillo la rifece tornare in sè, prese il telefono e le comparse una notifica whatsapp, era lui che le mandó la posizione da raggiungere con su scritto :”ti aspetto..”.
Inizió a ricomporsi di fretta, prese la borsa, mise dentro le chiavi e il cellulare e si indirizzó versa la meta sconosciuta per questo incontro al buio.
Il tragitto sembrava non finire mai, nella sua mente si alternavano pensieri, emozioni contrastanti , ma più si avvicinava alla meta e più sentiva un calore fra le sue gambe, l’eccitazione prendeva il sopravvento.
Non appena arrivò, posteggió e gli invió un messaggio : “sono arrivata”.
Lui le rispose: “ non occorre che citofoni, troverai aperto, sali al primo piano e non appena arrivi alla porta metti la benda, togliti le mutande e tienile in mano per me. Il tuo regalo ti aspetta!”.
Fu allora che l’eccitazione lasció spazio alla palpitazione, interrogandosi che cazzo stesse facendo, ma contestualmente si sentiva ipnotizzata dalla voglia di incontrare quello sconosciuto che le sembrava di conoscere da una vita.
Seguì il suo istinto e si incamminò verso il portone che trovó aperto, salì al primo piano e fu lì che trovó una porta con dietro una targa di uno studio, guardò il pomello e trovó una benda di seta nera profumata, la indossò, la strinse in modo tale da non vedere nulla, tolse le mutante tenendole strette nella sua mano e mentre il suo cuore batteva forte sentì aprirsi la porta.
“ ben arrivata” disse lo sconosciuto, le prese la mano, la indirizzò verso una stanza, mentre aveva cura di non farla inciampare per via del buio della benda , fino a quando non arrivó davanti ad un divano dove la fece sedere.
Prese le mutande che aveva in mano e sentì che lo sconosciuto inizió ad annusarle.
Il suo fiato arrivó vicino il collo e lei inizió ad avere dei brividi di piacere, la pelle d’oca, mentre la sua voce le sussurrava “adesso sei mia .
Fu lì che iniziò a baciarle le labbra, le loro lingue iniziarono ad intrecciarsi intensamente, mentre le sue mani si insinuarono tra le gambe dove sentì un fiume di piacere.
La passione aumentava fra le cosce, l’agitazione saliva, l’adrenalina fece battere il cuore come se avesse un tamburo nel petto, ma lei era pronta ad abbandonarsi totalmente al suo sconosciuto amante.
Lui inizió a masturbarla passionalmente e mentre la sentiva eccitata con la lingua iniziava a scendere, dapprima lungo il collo, poi scese fino ai seni dove si soffermò a lungo giocando con i capezzoli, fino a sentire entrambe le mani allargarle in maniera decisa le gambe.
Inizió con a leccarle le grandi labbra, la figa pulsava dal piacere, tanto che lei inizió ad accarezzargli la testa dirigendo i movimenti che si facevano sempre più intensi,mentre la lingua la penetrava intensamente.
Dopo diversi minuti giunse il primo orgasmo, mentre con calore e desiderio continuava a leccarla con passione.
Le sue mani seguirono la linea del suo corpo, sentiva il suo calore sempre più vicino, le prese la testa fra le mani, le sue labbra sfiorano nuovamente dando seguito ad un lungo ed intenso bacio, quasi disperato dal desiderio che ci stava consumando.
Si alzó lasciandola stordita con il viso in fiamme.
Le salì un attimo l’ansia, interrogandosi chissà cosa stesse facendo.
La vista era totalmente offuscata dalla benda e avvertì dei secondi interminabili di panico misto ad eccitazione.
Lo sentì riavvicinarsi.
Allungó una mano e lei rimase sorpresa nel toccare la sua pelle nuda, tutto il suo corpo era già nudo, la voglia di possederla era troppo forte e, senza preavviso, sentì affondare completamente dentro di lei il suo membro duro e pulsante e lentamente che inizia lentamente a muoversi.
Il suo corpo lo accoglie e di essere nuovamente in fiamme, totalmente bagnata, fradicia dal desiderio.
Avevo troppa voglia di sentirlo dentro, l’attesa fu delirante.
Ad ogni colpo sentì la figa allargarsi ma il suo cazzo era talmente possente che la riempiva tutta.
Non so quanto tempo sia passato, la mente era annebbiata dalle sensazioni che il suo corpo stava provando, ad ogni colpo un gemito di piacere, fino all’esalazione contemporanea di un urlo liberatorio.
L‘onda orgasmica li lasció spossati e tremanti sul divano mentre le loro lingue tornarono ad incrociarsi passionalmente.
Le tolse la benda e incroció il suo sguardo luminoso.
L’intesa era perfetta.
Aprì una bottiglia champagne per festeggiare il fortunato folle incontro e una vivace conversazione accompagna la bevuta, fatta da sguardi d’intesa, intrigo e passione.
Un attimo dopo la avvicinó alla finestra, completamente nuda, mentre a dietro inizió a baciarle il collo .
Lei vide dall’ altro lato della strada, una appartemento con tutte le luci accese, qualcuno è seduto sulla poltrona.
Da dietro sentì le sue mani che la avvolgevano, le appoggiò il suo cazzo già di nuovo duro sulle natiche calde.
Un’estasi nuovamente all’improvviso, la prende all’istante, le piace sentirsi dominata da dietro e il desiderio di essere presa è fulminio.
Le infila il cazzo nella fica fradicia ed comincia a scoparla un’altra volta, sbattendola alla finestra, dove appoggia le mani.
Mentre veniva sbattuta con forza i suoi occhi vanno verso l’appartamento che avevo visto, la donna si era alzata, li stava guardando dalla finestra.
L’espressione di godimento sul viso di lei è evidente ma doveva resistere, doveva sforzarsi di far finta di niente ma qualcosa trapelava, stava godendo troppo, lo sentiva salire e scendere con colpi decisi ma lenti e lei si adeguava al suo ritmo.
Rialzó gli occhi, la donna sparì, spense le luci ma scorse un’ombra da dietro la finestra.
Chissà se si starà dando piacere, toccando la sua figa calda e umida e un pensiero si fa strada in lei, immaginando la testa fra le sue cosce, la lingua che fruga fra le sue labbra imperlate di umore, il suo clitoride duro nella bocca e i suoi gemiti di godimento...
Questo pensiero lussurioso la portó al vertice dell'eccitazione e raggiunse il secondo orgasmo, seguita da lui.
Sentì il suo sperma scendere lungo le cosce e un brivido la pervase.
Andarono in bagno a ripulirsi e si ributtarono sul divano dello studio .
Decido di massaggiarlo con dell’olio profumato.
Le mani di lei scorrono sulla sua schiena con movimenti ritmici, lo sfiora, lo accarezza e sente la sua impazienza.
In un lampo, talmente veloce che la fa rimanere esterefatta, si sente prendere per le braccia e le apre le cosce penetrandola con decisione, strappandole un grido di piacere.
La danza ha inizio, come se fosse stata la prima.
La avvolge con le sue braccia mentre cerca la sua bocca, le lingue si intrecciano talmente a lungo che sentiva la saliva scendere dai lati.
Ed ecco giungere il terzo orgasmo spasmodico e lunghissimo che ci lascia senza forze entrambi.
Lui si alza, le chiede di rimettere la benda e andò in un’altra stanza.
Sentì i suoi passi tornare e mentre si avvicinava le disse di aprire la bocca, le infiló il cazzo che aveva un sapore di panna e mentre lo gustava la voglia di giocare tornava...
Dopo pochi minuti le chiese di togliere la benda e davanti trovó una torta panna e fragole con una candela .
Le chiese di spegnerla esprimendo un desiderio, ma il suo desiderio era di rivivere quelle emozioni intense e passionali.
Non servì dirselo, il loro baci parlavano per loro e fu così che si lasciarono con quella voglia di rincontrarsi che solo due anime affini possono vivere .
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