DOPO IL RICATTO

peppone56
08 December 2023

Dopo quella scopata con mia zia ero molto indeciso se parlarne con Anna, devo dire che avevo sempre fantasticato una scopata con mia zia, ma quello che mi faceva paura era il suo ricatto e come avrebbe reagito i miei genitori se fossero venuti a sapere tutto. Il giorno dopo passai dal negozio di Anna e le raccontai tutto, lei mi chiese "com'è leccare e scopare una figa giovane" io non sapevo se essere sincero oppure mentire e risposi "una cosa diversa da quello che ho visto fino ad adesso" lei mi guardò e mi disse "ormai hai 17 anni e le mie amiche mi chiedono ragazzi giovani, vergini e da svezzare, quindi non ti nascondo che sto cercando un'altro da far diventare come te" io rimasi allibito e dissi "quindi?" lei "quindi avrai sempre meno nei clienti e resterò solo io da soddisfare, perchè mi piace farmi servire da te, ma d'altronde capisco che lei è giovane e la sua figa fresca ti attira di più" io "hai ragione ma quindi il suo ricatto resta una cosa fasulla visto che io non farò più quello che facevo prima" lei "se vorrai ci sarò sempre io" io non risposi ed uscii dal negozio ancora più pensieroso di come ero entrato. Anna non mi chiamò più e quando passavo dal negozio mi chiedeva di spogliarmi per farsi leccare e mi diceva "il tuo cazzo sta crescendo e ingrossando", a mia zia non dissi niente ma ormai quando aveva voglia mi chiamava. Una mattina tornai da scuola e mia madre mi disse che dovevo scendere da mia zia che aveva bisogno di smontare dei lampadari per pulirli ed io essendo alto ero di aiuto, io sapevo cosa voleva in realtà. Scesi deciso ad affrontare l'argomento ricatto, ma quando la vidi non riuscii a parlare, aveva una vestaglia trasparente dove, essendo senza reggiseno si vedevano le sue grosse tette con i capezzoli già diritti, aveva una mutandina bianca da cui si intravedeva il pelo, ero già eccitato, come entrai mi ordinò " spogliati e poi inizi il lavoro" mi tolsi tutto e restai nudo con il cazzo duro, lei avvicinandosi e toccandomi disse "dovevi dirmi qualcosa?" io balbettando risposi "si ormai non vedo più nessuna di quelle donne" lei "allora" io "allora tu non puoi più dire niente ai miei" lei "sicuro che non possa parlare, inizia a smontare il lampadario" io allungai le braccia ed iniziai il lavoro, smontato lo portai in cucina per pulirlo, lei dandomi uno schiaffo sul culo mi disse "se sai che sei libero perchè quando ti ho ordinato di spogliarti non hai rifiutato e perchè sei così eccitato" io non risposi, ma aveva ragione avrei potuto non presentarmi ed evitarla di incontrarla, lei continuò "forse ti piace farmi godere e la mia figa giovane in confronto a quelle che hai leccato fino ad oggi, io non ti trattengo e neanche dirò niente ai tuoi genitori, se vuoi ti rivesti e te ne vai" non capivo più niente una parte di me diceva vai via l'altra buttati ai suoi piedi e baciali. Rimanemmo per un pò di tempo così a guardarci in faccia poi lei disse "ora lo pulisco e poi lo rimonti, nel frattempo tu prenderai una decisione, feci tutto ma una volta finito lei giocò sporco, perchè si tolse le mutandine e si sedette sul divano a gambe larghe dicendomi "ora o ti rivesti o mi lecchi" io con quella scena che avevo davanti, la sua figa aperta con il clitoride ben in vista che era come se mi dicesse "stupido leccami" mi misi in ginocchio e misi la testa in mezzo le sue cosce iniziando a leccare. Mentre leccavo lei disse "ora hai scelto e tu farai qualunque cosa ti chiederò" io staccando la bocca risposi "sì" lei alla mia risposta mi prese la testa e me la spinse contro, ebbe un orgasmo piuttosto forte, mi staccò la testa e mi fece cenno di tirarmi su, una volta in piedi il mio arnese era all'altezza della sua bocca, restando a gambe larghe iniziò a baciarlo, poi disse "da adesso tu sarai la mia puttana e tu farai quello che ti comando" iniziò a leccarmi la cappella ed io con la voce rotta dal piacere risposi "si tutto quello che vuoi" lei mi fece un pompino e mi fece godere, una volta ingoiato e pulito tutto mi disse "ora mentre ti rivesti io ti spiego cosa farai per me" io "va bene" lei "il tuo corpo è mio dovrai farmi godere, tu farai godere anche delle mie amiche, d'altronde lo facevi con delle vecchie lo puoi fare anche con loro, in ogni momento che te lo chiederò dovrai far vedere il tuo cazzo" io finì di vestirmi e risposi "va bene come vuoi" lei "bravo ora vai a casa" tornai a casa con la consapevolezza che non era cambiato niente solo le clienti erano più giovani. Il giorno dopo mia zia mi chiese di accompagnarla a prendere a scuola i miei cugini, non potevo rifiutare ma nello stesso tempo non capivo perchè andavamo un ora prima dell'uscita. Arrivammo ed invece di parcheggiare davanti alla scuola si mise in una via laterale dove passava poca gente, pensai volesse fare qualcosa lì. Dopo poco che arrivammo vidi arrivare delle mamme e si avvicinarono alla macchina salutando mia zia, quando furono 4 mia zia mi disse "scendi" scesi dalla macchina e vidi che andarono a parlare con mia zia, dopo aver parlato si avvicinarono e mi chiesero come mi chiamavo, io rispondevo ma non riuscivo a capire, poi iniziarono a toccarmi soprattutto in mezzo le gambe, io guardai mia zia e lei come risposta disse "appoggiati alla macchina e tirati giù i pantaloni, ora capivo voleva che le sue amiche vedessero con chi andava a letto, una di loro iniziò a sbottonarmi e a tirare giù la zip, io ormai ero eccitato, i pantaloni scivolarono giù e anche le mutandine non durarono molto, restai con il cazzo di fuori oltretutto in piena erezione, ci fù da parte loro un coro di gridolini mentre mia zia diceva "avete visto che mi scopo toccate pure se volete poi parliamo di affari" tutte le mani iniziarono a toccarmi tutto, cazzo, palle, poi mia zia disse "allora chi lo vuole provare" io non capivo voleva che scopassi in mezzo alla strada, tutte dissero in coro "io" poi mia zia le staccò e mi disse "ricopriti ormai la merce l'hanno vista" io mi rivestii nel frattempo iniziarono a prenotarsi, ormai stavano uscendo i figli e si allontanarono compresa mia zia, rientrai in macchina e restai da solo, pensavo che erano tutte giovani e quindi fighe fresche. Tornò mia zia con i miei cugini, salirono in macchina, mia zia mi disse "ti piacciono le mie amiche?" io dissi "si carine" lei "bene da domani sono le tue nuove clienti ma loro non pagano, tu le farai godere a gratis come fossi io" io risposi facendo cenno con la testa. Arrivati a casa salutandomi mi disse "domani pomeriggio vieni giù che decido cosa devi fare va bene?" io dissi "si ricordati della scuola" lei "hai tutto il pomeriggio" tornai a casa con la consapevolezza che iniziava una nuova vita sessuale.

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