Lo Zio Ha Sedotto Mia Moglie

pedro forti
8 months ago

Lo Zio Ha Sedotto Mia Moglie

Mi chiamo Sandro, 32 anni, vivo con mia moglie Anna di 28 anni in una zona periferica di Modena, abbiamo una bambina di quattro anni e, siamo felici, molto innamorati.

L'appartamento che occupiamo, è proprietà di mia madre, ereditato qualche anno fa dopo la morte dei nonni, tutta la palazzina era dei nonni e, dopo la loro scomparsa fu così suddivisa, il negozio al piano terra, è toccato a zia Maria, l'appartamento più grande, quello da me occupato, è toccato a mamma, il mini con la soffitta è toccato allo zio Ugo che da venticinque anni sta in America.

Un giorno mamma ci comunicò che lo zio ormai prossimo alla pensione aveva intenzione di cedere tutto e tornarsene in Italia a godersi la sua vecchiaia.

Io lo conoscevo solo attraverso delle vecchie foto, non ho alcun ricordo di lui, per quello che mi hanno raccontato so che non si è mai sposato, che amava molto le donne e per questo ha passato anche qualche guaio.

Il giorno del suo arrivo ci fu una grande festa con tutta la famiglia riunita, lo zio era molto simpatico, direi originale nel raccontare le sue avventure a volte anche molto piccanti.

Nei giorni a venire era spesso nostro ospite a pranzo, notai con piacere che mia moglie era molto affascinata da quell'uomo di quasi sessant'anni dai modi originali e sempre molto garbato.

Un giorno chiese se conoscevamo qualche locale dove ci si poteva divertire e, magari conoscere qualche signora con cui ballare, chiacchierare o fare dell'altro, udendo queste parole, Anna arrossì vistosamente, evidentemente lo zio aveva voglia di fare sesso e chiedeva il nostro aiuto per inserirsi nella nostra società.

La sera dopo lo accompagnammo in un locale dove sapevamo facevano musica latino americana, frequentato da gente di tutte le età.

Pensavo si sarebbe messo alla ricerca di qualche preda, invece si mise a ballare con Anna facendola volteggiare in pista al ritmo della musica.

I balli si susseguivano, Ugo e Anna erano ormai una coppia fissa, ero contento di vedere mia moglie così allegra e felice, dopo un po' però, notai che la mano dello zio che all'inizio era sulla schiena, adesso, sempre più scivolava in basso, sulle natiche di Anna e, lei sembrava gradire.

Mentre osservavo la scena cominciai a provare qualcosa di strano, un miscuglio di sentimenti che non avevo mai provato, sulla gelosia aveva preso posto una forte eccitazione, tanto forte da procurami un'erezione.

I due tornarono al tavolo per bere e riposare un pochino, Anna era molto accaldata ed Ugo cominciava ad avere il fiatone, ormai si era fatto tardi ed era ora di rientrare quando lo zio disse, oh senti, una lambada, vieni Anna facciamo un ultimo ballo.

Sapevo che quella danza era molto sensuale, per vedere meglio, mi portai a bordo pista, avevo una buona visuale della pista.

Dopo le prime note erano spariti al centro ma riuscivo a vedere bene come erano allacciati, come le loro cosce si sfregavano e il dito di lui che premeva la stoffa della gonna tra le natiche.

Era molto ben vistosa anche l'erezione di Ugo mentre premeva contro il ventre di Anna.

All'una di notte, tutti abbastanza alticci, eravamo a casa sul nostro divano ad angolo a sorseggiare un ultimo bicchiere di spumante, Anna aveva posato la testa sul mio grembo ed in quella posizione la gonna le era salita più del dovuto, pensai che lo zio doveva avere una bella visione della sue cosce.

Dopo aver sorseggiato disse, Sandro, caro Sandro, sei fortunato ad avere per moglie un bocconcino come Anna, con un bel seno sodo, un bel culetto e, un bel paio di gambe, guarda che belle, sono una meraviglia, intanto aveva posato una mano aperta appena sopra il ginocchio di mia moglie e la faceva roteare lentamente salendo sempre più fino a sparire tutta sotto la gonna.

Nessuno parlava più, Anna doveva aver sentito crescere, la mia erezione aveva spostato la testa dal grembo e mi guardava con sorpresa, la mano dello zio era arrivata a destinazione, mia moglie per agevolarlo aveva aperto le cosce tirandosi su e lasciandosi cadere contro lo schienale.

Visto che nessuno obiettava, Ugo si sentì autorizzato a continuare, con una mano fece salire ulteriormente la gonna e con l'altra fece scendere le mutandine, posò la bocca su una coscia e lentamente risalì fino ad incontrare il pelo nero e folto.

Con la lingua entrò subito nella fica ed iniziò a leccare, vidi Anna agitarsi mentre i primi mugolii di piacere cominciarono ad uscirle dalla gola, l'ho vista tenere lo zio per i capelli, spalancare ulteriormente le cosce e strofinare la fica contro la bocca, poco dopo è venuta godendo sulla lingua di Ugo.

Il maschio si è sollevato sorridendo soddisfatto, ha preso i bordi della camicetta e tirando forte ha fatto saltare tutti i bottoni, ha estratto le grosse tette dal reggiseno iniziando a succhiare i capezzoli.

La mia Anna, si contorceva dal piacere, nel frattempo, Ugo si era abbassato i pantaloni mostrando un cazzo, veramente esagerato, strofinava la cappella sulle labbra della fica, mi guardò dicendo!! Posso vero?

Senza attendere risposta scivolò dentro il corpo di mia moglie.

Lei rimase per qualche attimo senza fiato a bocca spalancata, non era abituata a simili calibri, piano, piano, ohhh è troppo grosso, fai piano, intanto lui cominciò a muoversi chiavandola lentamente, ummm che bello continua così, un po' più forte dai,

in breve tempo Anna ebbe un altro orgasmo, che la fece gridare per la seconda volta.

Non riuscivo a capacitarmi di quello che stava succedendo sotto i miei occhi, mia moglie si stava facendo scopare ed io non facevo nulla per impedirlo anzi, mi massaggiavo il cazzo che sembrava scoppiarmi.

Adesso lo zio era seduto ed Anna inginocchiata davanti a lui, lo stava succhiando e, leccando con grande trasporto, lo teneva con due mani segandolo mentre gli succhiava forte la cappella, lo succhiava talmente forte che a volte Ugo era costretto ad implorarla di allentare la presa.

Dopo mia moglie si alzò, prese per mano l'uomo e lo condusse in camera da letto dicendomi.

Tu intanto stappa un'altra bottiglia e portaci da bere.

Dopo sette-otto minuti entrai in camera col vassoio dei bicchieri lo spettacolo che mi si presentò era di un erotismo straordinario.

Ugo steso sul letto, Anna su di lui lo cavalcava come un'ossessa, la fica tesa al massimo ed il cazzo madido di umori vaginali, per fortuna altrimenti l'avrebbe lacerata.

Vedere quell'asta di almeno 20 cm penetrare mia moglie, mi aveva procurato un'eccitazione senza precedenti, abbandonando gli ultimi tabù cominciai a masturbarmi, incitando lo zio a farla godere più che poteva, Ugo tenne a precisare con voce affannata e, "lei che mi sta facendo godere come un porco",... oh,..siii, dai tra poco' te la riempio di sborra questa figona, grandissima troia, dai Anna, chiavami più forte dai fammi sborrare, "no"!! Non adesso, lo voglio ancora sto cazzone e, poi la sborra la voglio in bocca, detto questo gli ficcò la lingua in bocca poi riprese, hai capito zio, voglio berti fino all'ultima goccia.

E questo fu quello che avvenne di lì a poco, quando Ugo urlò il suo piacere, Anna sigillava le labbra intorno alla cappella con l'intenzione di non farne uscire neppure un goccio, ma la quantità fu talmente tanta che non vi riuscì.

Quasi nello stesso momento sborrai anch'io.

Poco dopo ripresero a scopare, Anna ebbe altri due orgasmi prima che lo zio sborrasse nuovamente, poi ci salutò ringraziandoci e si ritirò nel suo appartamento.

Quando tornai dal bagno trovai Anna addormentata, il giorno dopo non toccammo l'argomento e così per un paio di giorni, poi il terzo giorno con aria sorniona Anna mi disse, stasera la mamma non ha tempo per tenere la bambina, dovresti pensarci tu, perchè?

Tu dove vai? Ho promesso allo zio di andare da lui, ha detto che mi vuole parlare da sola, tu cosa dici? Non devo forse andare?

Io credo che ti voglia scopare, comunque vai pure, baderò io alla bambina.

Alle 20,30 varcò la soglia dell'appartamento di Ugo, dopo poco tempo, con l'orecchio appoggiato alla parete cominciai a sentire i primi gemiti di piacere, a volte si tramutavano in vere e proprie grida, poi per lungo tempo regnava il silenzio, evidentemente si stavano baciando o leccando.

Dopo due ore ero ancora lì contro la parete ad origliare mentre mi sparavo una gran sega, stavo per sborrare quando sentii mia moglie gridare più forte del solito nooo! Porco lì no, non l'ho mai fatto, mi fai male umm noooo è, troppo grosso non passa oohh nooo haiiii, maiale fai piano, poi le grida si affievolirono e, non sentii più nulla, solo la testata del letto che picchiava contro la parete scandendo il ritmo della scopata, la mia sborra sgorgò violenta imbrattando tutto il muro.

Era l'una quando mia moglie rientrò tutta stropicciata e stralunata non andrò mai più dallo zio, è un porco, mi ha rotto il culo, mi ha trattata come una puttana, Poco dopo si è addormentata tra le mie braccia.

Erano passati circa una decina di giorni da quell'ultimo episodio quando chiesi ad Anna se incontrava ancora Ugo, sì, mi rispose, vado da lui quasi tutti i giorni, lo scopi?

Si, ormai non posso più fare a meno del suo cazzo, mi piace troppo, ormai sono la sua puttana e mi piace, tu mi permetti di continuare vero?

A patto che mi racconti sempre tutto, OK?

Erano passati ormai quattro mesi da quando Anna era diventata l'amante di Ugo col mio consenso, il tutto si svolgeva in modo discreto tra le mura di casa, a volte lei passava notte intere da lui, a volte lui veniva da noi e la scopava nel letto al mio fianco.

Una notte, dopo una cena in un ristorante rinomato rientrarono alle cinque del mattino, Anna era distrutta, si buttò sul letto e mi raccontò, sai al ristorante abbiamo incontrato tre amici di Ugo, dopo la cena siamo andati a casa di uno di loro per un digestivo e lì mi hanno scopata tutti e tre mentre lo zio guardava, oh Sandro se sapessi, ho della sborra dappertutto, sono tutta piena di sborra,........vieni amore, lo so che lo desideri, ripuliscimi con la tua lingua, dimostrami che sei felice, che ti renda Cornuto.

Ormai Anna non era solo l'amante di mio zio, era la sua puttana, la sua schiava.

Quando però non era con lo zio, era sempre un'ottima madre ed una brava donna di casa.

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