A pecora con le lacrime... aggiornamento 1

Giovanna Esse
a year ago

Cari amici, qualche tempo fa ho pubblicato un racconto: A pecora con le lacrime agli occhi, di genere incestuoso. Questa volta, più che mai, ispirato a una storia vera, solo che, diversamente dal solito non serviva a confessare, a raccontare, un'avventura particolarmente arrapante ma, al contrario, era un racconto destinato (con un pizzico di fortuna) a far sì che la storia, meglio il sogno di un amico, diventasse realtà!

Questo amico, adulto, sgamato e felicemente sposato, coltivava nel cuore un segreto, fin da piccolo era innamorato cotto di sua mamma. Dalle sue descrizioni dalle sue confessioni di una vita, affidandomi semplicemente al mio intuito femminile, credetti di poter osservare che la signora, la donna - mamma, che lui mi descriveva fosse: a)certamente consapevole che il figlio ormai 30enne non aveva mai smesso di desiderarla sessualmente e b)che il carattere e la mentalità della signora lasciassero uno spiraglio, pur scabroso, alla possibilità di darsi a suo figlio. Parlo di sesso e non di amore perché, come ogni donna può capire, l'amore di mamma è assolutamente totale e disposto a tutto per un figlio.

Così, in maniera oltremodo ruffiana devo ammettere, dopo molti mesi, forse anni, decisi di scrivere un racconto "speciale", una specie di prequel che, qualora fossimo riusciti a far pervenire all'occhio della madre, avrebbe potuto essere molto eloquente rispetto al rapporto incestuoso, sognato senza speranze da suo figlio.

La signora ha un rapporto molto aperto col figliolo, si adorano, e non è insensibile al fascino dei racconti erotici... a un certo punto il mio amico è riuscito a farle pervenire la mia storia e, come promesso, vi aggiorniamo in tempo reale di ciò che sta avvenendo, almeno fino ad ora.

Buona lettura.

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Settembre 2023

Ciao Giovanna, ti aggiorno con le ultime novità. Ti dico subito non è andata, nel senso che non sono riuscito ad avere un vero rapporto sessuale con mia madre, però ritengo sia andata per metà diciamo... magari giudica tu, che sei l'esperta.

Durante il periodo di vacanza non ci siamo visti, poi sono rientrato questa settimana e una mattina sono andato a trovare miei.

Io entravo e mio padre stava uscendo, mentre mia madre era ancora a letto. Era la situazione ideale, nei miei piani. Inoltre ero molto arrapato, era da un po' che non lo facevo, in vacanza non c'era stato modo e avevo una voglia incredibile.

Come ti dissi, lei adora essere massaggiata da me, dice che la rimette in forma ed io lo faccio con estremo piacere, anche perché mi godo il suo corpo in bikini e basta.

Allora non ho aspetto che si alzasse, sicuro di me, d'istinto l'ho raggiunta sul letto matrimoniale e mi sono avvicinato, lei era di schiena, del tutto scoperta.

Ho iniziato a carezzarle i piedi e i polpacci ma poi, delicatissimamente, le ho tirato un po' in su la vestaglietta, senza preoccuparmi di scoprire il suo grosso sedere, coperto comunque dalle mutandine. Con la mano le accarezzavo le cosce fino al bordo delle mutandine, ma dopo alcune carezze, sono andato più su, sul culo, ma senza spogliarla, da sopra la stoffa diciamo.

Mi è venuta un'erezione incredibile sotto i calzoni leggeri. 

Lei è rimasta immobile... senza dare cenni di nulla, come se dormisse.

Steso sul lato dietro di lei, le ho carezzato le spalle, poi facendomi coraggio, lentamente ho messo la mano sul suo petto, entrando un po' nella vestaglietta a baby doll che indossava. Ho trovato il suo meraviglioso seno caldo... le tempie mi bruciavano e il cazzo pulsava di goduria.

Ho provato a toccarle i capezzoli grossi e spessi, si sono irrigiditi (adoro il suo grosso seno anche cadente, una morbidezza che mi manda in estasi), ed io ormai ero arrapato.

Ho sentito il suo respiro cambiare, farsi più profondo. Io incoraggiato dal silenzio di lei strinsi di più i capezzoli e tiravo il seno nel mio palmo, per goderlo tutto.

Ad un certo punto improvvisamente si è girata e messa supina tenendo gli occhi chiusi, continuando a non farmi capire se dormiva.

Non mi sono fermato, ormai c'ero Giovanna cara, ho iniziato ad accarezzarla tra le cosce, fino a salire in su sulle sue mutandine, prima da fuori e poi infilando la mano dentro: ho sentito il suo pelo, da impazzire di piacere, è così, dal pelo morbido e setoso, ho potuto capire che era certo sveglia e che era eccitata, la sua fessa era umida e bollente sotto il mio dito.

Mia mamma risentiva l'effetto delle mie carezze, risentiva tacendo del mio desiderio sessuale.

Sempre guidato più dalla lussuria che dal buon senso sono andato avanti e avanti, fino a ficcarle l'indice duro sul clitoride

Ho poi iniziato un massaggio con due dita, mentre il grilletto di mamma si inspessiva per il piacere, era innegabile. Nulla più mi poteva fermare, felice che mi avesse lasciato andare avanti, iniziai a premere le dita nello spacco della figa, bagnatissima.

Ma quando ero sicuro di farle almeno un ditalino, i suoi occhi si aprirono!

- Adesso è meglio che ti fermi... - disse a voce bassa, senza tracce di rimprovero, - tu hai una bella famiglia, sarebbe sbagliato complicarvi le cose...

Io mi sono raggelato, arrossendo mi sono subito scusato, e alzato dal letto.

- Tranquillo, è tutto a posto, - ha detto mamma, iniziando ad alzarsi.

Dal canto mio sono sgattaiolato fuori, col cuore che batteva ma col cazzo ancora di pietra.

Dopo, mentre io lavoravo, si è comportata normalmente come se non fosse successo nulla e anche io sono mi sono sforzato di essere normale, nonostante avessi ancora l'odore umido della sua fica sulle dita. Non ne abbiamo riparlato, e comunque dopo un po' è rientrato mio padre.

Da allora ci sentiamo come al solito, soprattutto messaggiando su WhatsApp,

Solo dopo qualche giorno mi ha detto che per lei non cambiava nulla tra noi, che potevamo continuare a confrontarci apertamente, come sempre, sul sesso, e le faceva piacere se continuavo a inviarle i racconti e per commentarli.

In un altro momento, mamma ha detto che, comunque, se mi andava di parlare del nostro episodio, con i messaggi sarebbe stato più facile e magari lo possiamo fare senza provare imbarazzo, che io le posso confidare tutto ciò che sento, senza crearmi problemi.

Poi ha aggiunto: - Devo confessarti che, anche per me non è stato facile farti smettere, devo ammettere che hai un tocco da esperto, insomma sai bene come toccare una donna.

Ok, Giovanna cara, e ora?

Indubbiamente mia madre si è eccitata e io l'ho sentito benissimo, forse avrebbe voluto andare oltre ma è frenata...

Quello che posso dire, adesso, è che se mi permetteva di masturbarla e farla venire sarebbe stato troppo bello!

D'altra parte anche se mi ha interrotto e io mi sono scusato ciò non frena il mio desiderio Giovanna, e forse questo lei lo capisce bene.

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E ora, amico mio, diamo la parola anche ai nostri amici lettori e scrittori, magari qualche buon consiglio per le prossime mosse, se agire oppure frenare ogni impulso successivo in questa intricata storia di amore e di sesso estremo, irraggiungibile.

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