Enzo mi regala Enza

Francesco P
2 months ago

È il mio compleanno ma non ho proprio voglia di festeggiare, preferisco crogiolarmi nella tristezza e solitudine. All’università avevo conosciuto Mira, sembrava ci fosse qualcosa ma poi è sparita. Suona il citofono è Enzo, il mio migliore amico. Lo conosco dalle elementari ma non ci siamo mai persi di vista, neanche ora che entrambi abbiamo cambiato città, lui per lavoro e io per gli studi. Ma quando apro la porta, sorpresa! Me lo trovo davanti vestito da donna, con voce piuttosto femminile mi fa:

«Vista la tua sfortuna con le ragazze, ho deciso io di farti da fidanzata, almeno per oggi!»Non è la prima volta che lo vedo in quella versione. 

Siamo entrambi cosplayer per hobby e il suo fisico esile e i tratti delicati si prestano a questo tipo di travestimenti. Ma oggi la situazione mi sembra di diversa, ho come l’impressione di trovarmi per davvero davanti a una donna: ha una parrucca nera con la frangia che sembra quasi vera, una camicetta bianca da cui si intravede un reggiseno imbottito, una seconda scarsa, che va a infilarsi in una gonnellina nera molto corta coprendo con scarsi risultati le gambe fasciate da dei lunghi calzettoni al ginocchio dello stesso colore della gonna, ai piedi un paio di mocassini coordinati. Insomma sembra uscito da uno di quegli anime che ci piacciono tanto. 

Ha portato anche del sushi, una bottiglia di bianco e un dolce: insomma ci diamo alla pazza gioia. Chiacchieriamo come sempre e più l’alcool va giù, più mi dimentico di essere con il mio migliore amico. Mezzi brilli iniziano una goffa partita a Just Dance e come prevedibile finiamo malamente per terra. È su di me, i suoi occhi neri mi scrutano intensi, il mio cervello ha deciso: lei è Enza l’amica d’infanzia. 

Dopo tanti anni di sentimenti repressi, abbiamo deciso stasera di fare il grande passo. Chiudo gli occhi, sento la sua lingua intrecciarsi con la mia, lei nota che il mio corpo apprezza e con un sorrisino si dirige nei bassifondi. Sfila dolcemente i pantaloncini e i boxer per trovarsi faccia a faccia con il mio amico. A parte i video porno non ho un vero e proprio metro di paragone, quindi non saprei dirvi se sono particolarmente dotato o meno ma dalla sua espressione sembra non essere un problema e inizia ad assaggiarlo. Fortunatamente ero stato da poco in doccia nonostante la tristezza che mi attanagliava e quindi può darci dentro senza problemi. Mentre con la lingua stuzzica la cappella, mi sega con dolcezza, come farei io nei momenti di relax, una sensazione di piacere lenta e costante, naturale, né troppo leggera né troppo brusca, come può capitare con una persona che non conosce bene il tuo corpo. 

Ma è solo l’inizio, inumidisce un dito e inizia a giocare con il mio buchino. All’inizio è parecchio strano, fastidioso, è una cosa che non avevo mai provato neanche in solitaria. Poi piano piano, mentre la sua bocca ingoia porzioni sempre più abbondanti del mio amico, sento lì sotto farsi tutto bagnato e il dito entrare sempre di più. Provo come una spinta di piacere che parte dal basso per arrivare fino alla punta della mia cappella. Mi lascio trasportare dal momento, le dita diventano due e mi scarico con una forza mai provata nella gola della mia “amica” . Lei ingoia tutto, fino all’ultima goccia, come se questa non fosse la prima volta. Una volta finito si abbassa i leggings e sotto la gonna fa capolino la sua di attrezzatura. 

Da una parte mi sento sollevato, non è molto diversa dalla mia, dall’altra inizio a preoccuparmi, esperienze del genere non sono mai rientrate nei miei piani. Intercetta il mio sguardo preoccupato, mi bacia con dolcezza, sussurrandomi nell’orecchio: 

«Non ti preoccupare, ti piacerà». Vista da fuori la situazione può sembrare piuttosto comica: io, un ragazzo piuttosto in carne, con le gambe appoggiate sulle spalle di un suo coetaneo molto più esile e slanciato. Travestito da scolaretta sexy tra l’altro. 

Mi stringo forte a lui, tutto tremante, mentre armeggia con un lubrificante per distendermi sempre di più. La sensazione di fresco e bagnato sfuma mentre piano piano mi riempie. Sinceramente mi aspettavo che facesse più male, invece quella sensazione provata con il dito torna, amplificata per 100. 

Non capisco più niente, lascio la presa intorno al collo mentre lui inizia ad entrare e uscire, sono schiavo di quel mix tra bruciore e piacere. Mentre aumenta il ritmo inizia a segare in modo autoritario il mio amico, che sembra avere ripreso vita. È il blackout, sono stimolato fuori e dentro fino a quando esplodo in un getto fortissimo che va colpire la faccia di Enzo mentre mi sta farcendo di crema calda come fossi in bombolone. Restiamo un attimo così, imbarazzati realizzando quello che abbiamo fatto ma poi scoppiamo a ridere, io ancora con le gambe sulle sue spalle e lui con la faccia impiastricciata di trucco e sborra.

«Ecco questo magari non lo raccontiamo a nessuno eh»

«Certo, sarà il mio regalo di compleanno segreto»

Dopo quella serata siamo ritornati alle nostre vite di sempre, come nulla fosse. Ma se nel caso il giorno del mio compleanno fossimo entrambi single, sono sicuro che Enza verrà a farmi visita per risollevarmi il morale.

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