COMINCIARE A CONOSCERE IL SESSO 1

peppone56
28 July 2023

Inizio una serie di racconti su di come conobbi il sesso da adolescente ad oggi.

Quando ero adolescente non è come oggi che i giovani sanno già tutto, per noi stare con una ragazza era passeggiare mano nella mano e darsi qualche bacio sulla bocca. Andavo alle superiori, ero alto e magro, se non fosse stato che ero 1,90 passavo inosservato, non bello e piuttosto timido, quindi l'approccio con le ragazze era piuttosto goffo. Uscivo con dei miei coetanei e parlavamo di donne, abitavo in un condominio alla periferia della città, i miei genitori si erano trasferiti lì quando io e mio fratello eravamo piccoli, quindi nella casa ci conoscevamo tutti. C'erano due signore molto belle e mi attraevano tanto, erano due commercianti, una in frutta e verdura e l'altra aveva una tintoria, quando tornavo da scuola molte volte trovavo quest'ultima che chiudeva il negozio e così facevamo il tratto di strada fino a casa insieme, poi prendevamo l'ascensore e lei scendeva un piano prima del mio. Si chiamava Anna era bionda, 5 di seno, alta normale, con un bel culo e sempre vestita bene con gonne poco sopra il ginocchio. Un giorno andai a ritirare dei vestiti che mia madre aveva portato al suo negozio, per prenderli dovette salire su unna scala, mi chiese di tenergliela ferma, non so con quanta malizia, ma scoprii che alzando lo sguardo vedevo sotto la gonna le sue cosce, le mutande nere e il suo culo, era stupenda, si girò per scendere e, come mi disse poi dopo, si accorse del mio sguardo, io presi i vestiti e tornai a casa, li diedi a mia madre e corsi in bagno a farmi una sega. Scoprii poi, che io e mio fratello avevamo una differenza sul cazzo, lui aveva la pelle che ricopriva la cappella io no, chiesi imbarazzato spiegazioni a mia madre e lei mi informó che appena nato ero stato operato perchè non riuscivo ad urinare e quindi ero stato circonciso, a quella notizia non reagii bene, ma nel corso della vita ebbi e diedi grandi soddisfazioni a me ed alle mie partner. Ormai tutte le volte che andavo in tintoria cercavo di sbirciare sotto la gonna di Anna, finchè un giorno scendendo dalla scala mi disse

"ti piace il panorama che vedi ogni volta?"

I imbarazzato e rosso in volto non risposi ma abbassai gli occhi poi presi i vestiti scappai via. Dopo qualche giorno ci incrociammo come al solito, io cercai di evitarla ma lei mi dissevolo

"non devi vergognarti è normale fai il confronto con la tua ragazza"

Io ridendo ridendo dissi "non c'è l'ho" lei non disse più niente e arrivammo a casa ci salutammo e poi, come al solito le dedicai una bella sega. Ormai ero tranquillo della sua reazione così tornai in negozio e lei maliziosamente mi disse

"oggi non c'è bisogno che salgo sulla scala" chiuse la porta del negozio mettendo il cartello "torno subito" e mi fece il cenno di seguirla nel retro bottega, una stanza dove c'era un tavolo, un frigo, un lavandino ed un divano, mi fece cenno di sedermi sul divano poi mi disse

"ora guarda bene cosa faccio per te" e cominciò col togliersi la camicetta, poi sfilò la gonna, restando in reggiseno e mutandine, io non credevo ai miei occhi, avevo il cazzo duro come il marmo, ma non si fermò lì, ridendo si tolse il reggiseno, per la prima volta vedevo il seno di una donna, con i capezzoli duri e appuntito. Ero a bocca aperta, si avvicinò e mi disse

"per oggi basta così poi vedremo" dicendo questo si rivestì, mi fece uscire dal negozio salutandomi con un bacio sulla guancia, corsi a casa per quello che potevo perchè con il cazzo duro non riuscivo a correre, arrivato mi sfogai con la mano. Il giorno dopo ci incontrammo, io evitavo l'argomento ma poi all'improvviso lei esclamò

"sabato pomeriggio hai da fare?"

Io "no perchè?"

Lei "ti va di venirmi a trovare sono sola"

Io "ma suo marito è i figli"

Lei "vanno a Milano per la partita, mi vieni a tenere compagnia?"

Io "ma certo come posso rifiutare l'invito"

Lei "allora vieni quando vuoi tanto loro vanno via al mattino" ci salutammo e restammo d'accordo così.

Sabato pomeriggio alle 15 ero davanti alla sua porta che suonavo il campanello con i mano due rose rosse, lei venne ad aprirmi e mi fece entrare, indossava una vestaglia corta, mi fece accomodare in salotto e mi c hiese se volevo qualcosa da bere, di no, intanto mise le rose in un vaso, poi si sedette davanti a me accavallando p gambe, la vestaglia corta mostrava due stupende cosce mi disse

"non mi dici niente?"

Io "che è veramente bella"

Lei "diamoci del tu tanto tra un po' saremo molto intimi" non capii subito cosa intendeva

Lei "ma tu non hai una ragazza?" io feci cenno di no con la testa

"ti è piaciuto lo spettacolo dell'altro giorno?" io guardando le cosce con la testa dissi di si

"oggi me lo fai tu lo spettacolo"

Io "in che senso"

Lei "ti spogli per me"

Io "nudo? Mi vergogno"

Lei "dai fallo per me tu mi hai vista ora tocca a te"

Mi convinse, prima di alzarmi mi tolsi le scarpe, poi mi tolsi camicia e canottiera, per ultimo i pantaloni, tentennai sulle mutandine perchè ero in piena erezione

Lei "allora cosa aspetti voglio vedere quanto sei eccitato" mi convinse e sfilai anche quelle, ero nudo davanti a lei che ammirava lo spettacolo, mi disse

"togliti anche le calze ti voglio nudo" obbedii e mi avvicinai, cominciò a toccarmi e poi esclamò

"mi hai detto una bugia non sei più vergine"i

Io con la voce rotta dall'emozione gli spiegai dell'operazione, nel frattempo lei mi segava io la avvertii

"Anna se continui a fare così io godo"

Lei "dimmelo quando stai per farlo" finita la frase mise le labbra sulla mia cappella, appena sentii le sue labbra sborrai e lei aprì la bocca ed ingoiò tutto. Restai a guardarla mentre mi ripulita, quando finì io feci per andare a rivestirmi ma lei tenendomi per il cazzo mi disse

"dove vai?"

Io "a rivestirmi"

Lei "adesso toccate a te a farmi godere"

Io "non so cosa fare"

Lei "lo so ti insegnerò cosa fare, basta che mi ubbidisci"

GuLei "bene s inginocchiati davanti a me" mi inginocchiai mentre lei apriva la vestaglia e poi le gambe dicendomi

"questa è una figa ora inizi a baciarla e poi la lecchi" mi avvicinai a quel cespuglio nera, sentivo odore di lavanda e di urina, iniziai a baciarla, poi sentito come si inumidiva iniziai a leccarla, lei la aprii con le mani, vedevo uno spacco rosa nel nero della peluria ed iniziai ad infilare la lingua, dopo un po' di leccate sentii Anna cominciare a mugolare e mi spinse la testa verso di lei, c'era un bottoncino duro, non sapevo fosse il clitoride, ma inconsapevolmente concentrai la lingua lì,

sentivo Anna mugolare sempre più forte finché non gridò "godo" nello stesso momento la mia bocca è la faccia fu bagnata dal suo l'orgasmo, feci come fece lei con me ripulii tutto, poi alzando la testa chiesi

"come è andata?"

Lei ripreso fiato rispose "fantastico sei sicuro di non averlo mai fatto?"

Io "no ho solo visto dei giornali porno ma fatto mai"

Lei "sei bravo"

Io mi alzai e lei mi bloccò dicendomi

"dove vai"

Io "a gabinetto"

Lei "giusto vai, io ti aspetto in camera"

Andai in bagno oltre a pisciare mi rinfrescai la faccia, mi accorsi che ero di nuovo duro, uscito dal bagno mi diressi verso la camera, lei era distesa sul letto a gambe larghe e come mi vide disse

"ora continuiamo la lezione"

Io "la lezione perchè non basta cosa ho fatto?"

Lei ridendo "no ora viene il bello tu diventerai mio"

Io "in che senso"

Lei "tu sei vergine e oggi mi darai la tua verginità così dopo sarai tutto mio, sei d'accordo"

Io "divento tuo nel senso che scopo solo con te"

Lei "imparerai a farmi godere e il tuo corpo sarà mio e tu farai quello che voglio io" io accettai senza sapere a cosa andavo incontro. Mi fece sdraiare sul letto poi mi salii mettendomi la figa in faccia e dicendo

"comincia a leccarla"

Iniziai a leccare mentre lei si dedicava al mio cazzo, la feci godere un paio di volte, poi si alzò girandosi e dicendo

"ora ti svergino così sarai mio"

Si mise sopra, prese con la mano il mio cazzo è se lo infilò dentro, mi sembrava di metterlo in un guanto caldo, poi iniziò a soparmi, andava su e giù emettendo suoni di goduria, mi piaceva scopare, presi l'iniziativa e con le mani afferrai i seni e poi con le dita pizzicavo i capezzoli, mi fece capire che le piaceva perchè ebbe un'orgasmo ma non smise di scopare, poi le feci capire che stavo per godere, ma lei andò avanti ed io le sborrai dentro, solo allora si lasciò andare su di me e ci baciammo con la lingua, con la figa continuava a far uscire qualcosa dal mio cazzo finché non divenne molle, si alzò ed andò in bagno, io restai sul letto, quando tornò le chiesi

"allora come sono andato?"

Lei dandomi un bacio sulle labbra mi disse

"sei grezzo, hai un bell'attrezzo in mezzo le gambe ma ti farò migliorare ora che sei mio mi farai godere tutte le volte che voglio"

Io "voglio imparare bene a scopare e a fare godere"

Lei "ora vatti a lavare e vestiti poi vienimi a salutare"

Quando fui pronto tornai in camera lei era distesa sul letto ma con la vestaglia addosso, rise mi baciò in bocca e poi mi fece cenno di baciare anche la figa, lo feci ed uscii per tornare a casa. Continua