Una ragazza inaspettata
L'estate è iniziata e anche il caldo si fa sentire. Mi affaccio alla finestra e per qualche secondo godo della leggera brezza che colpisce il mio viso.
Decido di uscire e fare una passeggiata per il centro di Bologna.
Oggi è sabato e c'è molta gente per le strade, ma fortunatamente la brezza che ho sentito a casa è presente anche lungo la via che sto percorrendo.
Io non sono bolognese, mi sono trasferito solo da un paio di anni e non conosco molto bene la città e i locali presenti qui nel centro, in lontananza scorgo un gruppetto di persone che sta entrando in un edificio che sembra antico e con della musica in sottofondo. Mi avvicino e leggo subito un cartello che cita: "Una comunità che cresce dal 1982", scopro dopo qualche secondo che è un famoso locale LGBTI.
Io sono un ragazzo etero, ma ho avuto in passato nella mia città di origine molti amici gay e sono di larghe vedute, quindi, decido di entrare e curiosare un po' in giro; c'è molta gente e il caldo si fa sentire ancora di più, mi viene sete e pertanto decido che è giunto il momento di bere qualcosa.
Trovo il bar: è molto affollato ed è difficile trovare un buco dove infilarmi e ordinare da bere, aguzzando bene la vista, anche perché non c'è molta luce, noto uno spazietto vicino a una ragazza con i capelli castani, lunghi e mossi che le arrivano fino sopra il sedere.
Indossa un abito molto bello e sexy: sembra una lunga fascia nera che le avvolge il corpo, lasciando intravedere parti del corpo e un seno molto prosperoso che fa fatica a rimanere intrappolato in quel vestitino che a volte sembra strappato e a volte tagliato con cura nei posti giusti. Io sono un uomo normalissimo, ho 50 anni e anche se sono alto 180cm, sono molto robusto, diciamo in sovrappeso e caratterialmente sono timido. Però vedendo la ragazza e il suo splendido sorriso, mi faccio coraggio, mi avvicino e le dico che se mi fa un po' di spazio le offro da bere.
Lei mi guarda per qualche secondo, non dice nulla e io imbarazzato capendo che forse non sono il suo tipo le dico "Scusami se ti ho dato fastidio, però fa caldo e ho sete, purtroppo solo da questa parte del bar ho visto che c'è un po' di spazio e volevo essere originale senza essere troppo invadente per chiederti di farmi posto".
Lei continua a studiarmi per qualche altro secondo e poi mi dice che le piace bere una Vodka alla pesca e mi fa un po' di posto per ordinare al barista e mi dice che si chiama Sonia.
Iniziamo a parlare e continuiamo a bere fino per oltre due ore, ogni tanto balliamo e io muoio ogni volta la tocco i suoi fianchi setosi ed eccitanti. Si fanno le 3 del mattino ed è ora di tornare a casa, chiedo a Sonia se le serve un passaggio, ma lei fissandomi nuovamente mi chiede: mi puoi accompagnare a casa, sono brilla e mi farebbe piacere non andare da sola, poi abito anche qui vicino. Ovviamente le rispondo che non c'è nessun problema e lei mi dà un bacetto sulla guancia e mi prende per mano e così ci dirigiamo verso casa sua.
Arriviamo davanti al portone, prende le chiavi, apre la porta e riprende la mia mano tirandomi dentro.
Appena entrato, mi prende il viso tra le mani, mi fissa nuovamente e si avvicina baciandomi. Sento la sua lingua che cerca la mia, le sue mani che si appoggiano sul mio sedere e io incredulo che ne approfitto e cerco di tastarle con una mano un seno e con l'altra le accarezzo la schiena.
Sonia gioca con le mie labbra, le mordicchia, le succhia, ogni tanto le lascia riposare però continua a baciarmi tutto il viso giocando con la sua meravigliosa lingua. Sono eccitato da morire, lei lo capisce e prendendomi nuovamente per mano mi accompagna verso il divano, dove riprende a baciarmi, ma prima di farmi sedere, mi toglie i pantaloni e i boxer.
Con i suoi meravigliosi occhi neri mi guarda e senza dire nulla si abbassa e inizia una lunga sequenza di baci sul mio cazzo, alternandoli a delle leccate infuocate.
Sento la sua saliva che ormai bagna ogni mia parte intima, ma lei è instancabile: inizia a succhiare i miei testicoli, gioca con la lingua e con le mani, stuzzica il mio ano che per la prima volta riceve la visita sia della lingua che delle sue dita.
Passa un'eternità e ringrazio di non essere venuto, fortunatamente non sono un tipo veloce e questo mi ha permesso di godere come non mai della meravigliosa e calda lingua di Sonia.
Si alza e mi fa alzare anche a me, riprende quel meraviglioso gioco di sguardi e mi dice:
"Adesso vorrei che mi spogliassi e che mi facessi tutto quello che io ho fatto a te. Ho capito che sei un tipo gentile e tenero, spero che quello che troverai sotto il vestito non ti creerà problemi, perché veramente voglio passare tutta la sera con te e risvegliarmi domani mattina tra le tue braccia".
Ora è il mio turno di fissarla, perché non comprendo a fondo la sua affermazione, ma le dico che è meravigliosa e che nulla mi farà cambiare idea, inizio così ad abbassarle il vestito mentre lei continua a invadere la mia bocca con la sua lingua tenendomi il viso con le sue morbide mani.
Faccio scendere il vestito all'altezza dei fianchi e appena sento l'elastico delle sue mutandine, lo aggancio con l'indice e in un solo colpo tolgo vestito e biancheria intima.
Ora capisco la sua affermazione, davanti a me vedo un cazzo: è più grande del mio che misura circa 16 cm, ma il suo è più lungo di almeno 5 e più fino, ha una leggera curvatura a destra ed è circonciso; quindi la sua cappella è già pronta e ricettiva.
Sonia appena nota il mio stupore mi dice: "Scusa se non te l'ho detto e capisco se ora vuoi andare via". Io le rispondo iniziando a fare ciò che lei prima ha fatto con il mio cazzo. Quindi inizio a baciarlo e a leccarlo, io mi eccito a sentire pulsare sotto la mia lingua il desiderio di Sonia, voglio prenderlo completamente in bocca, ma è piccola e non le vorrei far male con i denti. Sonia mi incita, le dico che non le voglio far male, ma mi prende la testa e inizia a scoparmi la bocca, mi fa male la mascella, ma vado avanti.
Sonia: “Prima ti ho leccato le palle, perché a me piace moltissimo quando lo fanno a me, non aver paura, succhiale quanto vuoi e mentre lo fai, ti prego, infilami un dito nel culo".
Scopro così che mi eccita essere comandato e guidato in questa meravigliosa esperienza.
Io: "Sonia sei meravigliosa, scusami, è la prima volta che faccio queste cose, abbi pazienza, dimmi quello che devo fare e quello che ti piace". Sonia sentendo queste mie parole, sorride e il suo sguardo diventa ancora più erotico ed eccitante.
Sonia:" Dai continua, ora riprendi il mio cazzo in bocca, sono eccitatissima e sto per venire, vorrei farlo nella tua bocca, ma se non vuoi dimmelo".
Non so cosa mi sia preso, ma ormai stavo giocando e volevo essere partecipe al 100%, perciò mi aiutai con la mano aumentando il ritmo del pompino ed ecco che sento degli schizzi densi che invadono la mia bocca, prima uno, poi un altro fino a riempirla tutta. Sonia mi toglie il cazzo dalla bocca e presa da un raptus perverso, mi bacia. Giochiamo con le lingue e con la sua sborra fino a quando le nostre bocche non tornano a essere pulite.
Il cazzo di Sonia rimane turgido e io lo riprendo in bocca, mi piace. Sonia, con fatica si stacca da me e mi fa alzare, prende il mio cazzo in mano e mi porta in camera da letto e mi dice:
" Ora ti insegnerò a inculare una trans dandole il maggior godimento possibile".
Si mette sul letto a pecorina e mi ordina di leccarle il culo, mi dice che deve essere molto bagnato e di aiutarmi con le dita per allargarlo e bagnarlo bene anche in profondità. Mi fa fare questo giochino con la lingua e con le dita per più di dieci minuti, sento il suo buchetto che ogni qualvolta passo la lingua ha dei leggeri spasmi, quando inserisco le dita, queste vengono catturate e strette, ma lentamente il buco si allarga.
Sonia: "Ora scappellati il cazzo e visto che è largo, cerca di inserirlo lentamente, prima però vieni che te lo bagno ". Sonia mi fa avvicinare, accenna un pompino, ma in realtà ci sputa sopra fino a quando non è bagnatissimo. Subito dopo, mi rimetto dietro di lei e seguendo le sue istruzioni inizio a fare sesso con il suo meraviglioso culo.
Sonia:" Inseriscilo lentamente, poi rimani fermo fino al mio via." Passa un minuto e il mio cazzo inizia a pulsare dal desiderio, prigioniero di Sonia, calda e pulsante anche Lei.
Sonia:" Dai, ora il mio culo si è abituato e puoi iniziare a pompare: non andare veloce, voglio sentirlo tutto, voglio che tu venga dentro di me, ma lentamente."
Non resisto molto, ma non la voglio deludere, perciò cerco di trattenermi il più possibile, ma la mia cappella, ormai ultrasensibile, chiede pietà e così dopo neanche dieci minuti inizio a sborrare, il culo di Sonia si stringe sul mio cazzo e questo mi fa Godere ancora di più.
Sonia: "Vieni, sdraiati che ora me lo devi ripulire tutto". Io mi sdraio e lei viene con il culo sulla mia faccia, il lecco e sento il sapore della mia sborra che entra in me, pulisco tutto.
Sonia mi bacia, rifacciamo il giochino di prima con le lingue e poi ci abbracciamo e ci addormentiamo.
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