Lo spaccaculi

Raf 1990
3 days ago

Avevo sentito parlare di un maschio, un vero toro, che era molto dotato, grande sborratore e estremamente pervertito e porco. Era di un paese vicino a dove abito io, quindi il problema della discrezione non si poneva, era impossibile che ci conoscessimo, ma il vero problema era come contattarlo, come fargli sapere che avrei voluto tanto incontrarlo per farmelo sbattere nel culo e succhiargli il cazzo fino a farmi venire in bocca… Insomma morivo dalla voglia di sparargli un pompino con ingoio da urlo e farmi inculare senza pietà da lui. L'idea mi venne in un momento in cui pensavo a lui di continuo: mettere un annuncio di ricerca su un noto sito di incontri. Così pubblicai un'annuncio ricco di particolari, precisando di dove era, che cercava maschi da cui farsi fare pompini e a cui rompere il culo. Lui, parole sue, preferiva le pompe fatte dai maschi piuttosto che dalle donne, perchè era convinto che un maschio faccia pompini migliori e più eccitanti. Trascorsero un paio di giorni, fino a che mi arrivò una risposta in cui un uomo, un tale Carlo, mi confermava le sue voglie e il paese in cui viveva. Era lui, non avevo più dubbi, finalmente lo avevo trovato e così lo misi al corrente che ero una vera bomba a succhiare cazzi e che avevo un culetto stretto e poco "usato" da farmi rompere da tori ben dotati e lui si disse entusiasta di provare la mia bocca e il mio ano. Unica condizione: voleva che mi facessi sborrare in bocca. Ovviamente io dissi che ero d'accordo, che amo farmi venire in bocca, che non c'erano problemi e lui, per tutta risposta mi inviò una sua foto; era completamente nudo, maschione virile a cosce allargate e con una mazza scura, grossa e larga, nodosa, completamente scappellata, grossi coglioni pelosi e sodi, una nerchia che era un invito a succhiare. Subito gli chiesi quando e dove avremmo potuto incontrarci per sottopormi al suo esame orale e anale e mi diede appuntamento a casa sua la sera stessa. Giunto il momento dell'incontro, citofonai e lui mi aprì. Mi fece accomodare e ci sedemmo in salotto sul divano. Mi chiese cosa mi piacesse fare ed io risposi: "mi piace prenderlo nel culo, ma soprattutto amo fare pompini con ingoio, impazzisco a succhiare belle nerchie, cappelle e coglioni pieni e mi piace da morire il sapore dello sperma". "Bene", rispose lui, "sono l'uomo che fa per te ed è quello che cerco". Calò la zip e tirò fuori il cazzo per farmelo vedere. Rimasi allibito da quella mazza grossa, veramente grossa e larga. Mi disse di toccarlo ed io, ridendo, lo presi in pugno cercando di soppesarlo e misurarlo. "Mamma mia, sarà impegnativo succhiarlo e prenderlo in culo, è grandissimo, mi fai male" dissi! Lui mi sorrise e rispose: "Vogliamo farlo qui sul divano o andiamo sul lettone"? Io optai per il letto e così ci recammo in camera. Mi disse di vivere da solo, di avere 54 anni e che era carico visto che non "veniva" da qualche giorno. Risposi: "bene, vuol dire che mi farai fare indigestione di sborra... lo voglio...". Ci denudammo completamente, lui si adagiò sul lato destro del letto ed io al suo fianco. Cominciai a leccare i suoi capezzoli e il suo torace, mentre presi in mano il suo cazzo già duro e caldissimo. Mentre lo coccolavo, andavo su e giù con la mano sulla nerchia in una sega delicata e lenta, con la cappella turgida che ritmicamente entrava ed usciva dal prepuzio. Pian piano, presi a leccare sempre più giù sulla pancia fino a dedicarmi ai coglioni che presi a leccare e succhiare voracemente. Lo guardavo mentre con la testa rivolta all'indietro, godeva della mia bocca che stuzzicava le sue palle gonfie, fino a che iniziai a salire con la lingua lungo l'asta nodulosa fino ad arrivare sotto alla cappella. Come impazzito leccavo a lingua piena tutto il prepuzio, ruotavo la cappella alla sua base e con le labbra la mordicchiavo, poi salendo, iniziai a leccare la punta del cazzo, il frenulo e l'uretra, cercavo di ficcarci dentro la punta della lingua. Sputai sulla punta del cazzo e finalmente la presi in bocca, con le labbra che scivolarono calde e umide dalla punta fino a metà cazzo mentre la lingua titillava la cappella durissima, odorosa di maschio, violacea e appetitosa. Mi prese il collo con la mano e mi costrinse ad andare su e giù sul suo cazzo enorme. Ad occhi chiusi ciucciavo e succhiavo quella nerchia con passione e voglia di cazzo incredibile. Una marea di bava mi colava dalla bocca fino al suo cazzo, colando sulle palle e sul letto. Ambedue mugolavamo dal piacere del pompino. Di tanto in tanto mi fermavo e gli facevo assoli di lingua sulla cappella guardandolo dritto negli occhi con sguardo di sfida, come una troia navigata, mentre impugnavo i grossi coglioni accarezzandoli delicatamente e avvertendo un'eccitante odore di cazzo di maschio arrapato. Gli stavo facendo un pompino magistrale, profondo, indecoroso, passionale, volevo mangiarmelo quel cazzo e cercavo di farlo godere il più possibile in modo da averlo durissimo nel culo tra poco e che mi scaricasse in gola una bella quantità di sperma alla fine. La pompa sarà durata circa un quarto d'ora, me lo facevo arrivare in gola, ma era impossibile viste le dimensioni, quando la cappella mi toccava la gola - causandomi sensazione di vomito - mi rendevo conto che lo avevo in bocca solo a metà, ma era veramente impossibile prenderlo tutto nella bocca. Ma adesso era giunto il momento di provare la sua nerchia nel culo, di farmi inculare. Mi fermai e gli chiesi di incularmi. Lui ne fu contento e così, timoroso di provare forte dolore, mi adagiai di spalle su di lui, puntellai le braccia e le mani sul suo torace e mi feci puntare la grossa cappella sul fiorellino dell'ano. Piano piano mi sedetti sul suo cazzo sentendolo scivolare, caldo e durissimo, nel mio culo, come acciaio ficcato nel burro. Provando un pò di dolore, viste le dimensioni e la larghezza del palo che mi ispezionava il culo, mi stavo praticamente inculando da solo, saltellando su quell'uccello che mi violava il buco e l'intestino, dapprima lentamente poi sempre con più forza. "Ahhhhh, così, così, rompimi il culo, porco, aprimi in due" dicevo mentre mi facevo inculare dal maschione, mentre gli accarezzavo i testicoli, vedevo che avevo la sua nerchia completamente piantata in culo ed era grossa, larga e dura, un vero spaccaculi. Mentre mi inculava selvaggiamente, con la testa all'indietro e godendo come un matto, mi sfuggirono queste parole: "mi stai facendo tanto male porco, mi stai sfondando il culo", ma non accennavo a fermarmi, troppo il piacere che provavo con quella mazza piantata su per il mio culo che mi stava letteralmente sfondando con colpi decisi, violenti ed aiutato da me che mi impalavo con forza sul grosso uccello duro. Godevamo ambedue come matti in quell'inculata selvaggia e indecorosa, io mi godevo il suo cazzone in culo come un matto. Il contato dell'asta e della cappella con il buco era qualcosa di incredibilmente eccitante. Il dolore iniziale diminuì ma non cessò, troppo grande il cazzo che stavo beccando, ma ora era mitigato da un godimento intenso, animalesco, totale. Mi sentivo strillare di piacere mentre mi impalavo sul suo cazzo che mi massacrava il culo, rumori sordi di due corpi che si toccano facevano da colonna sonora alla nostra trombata che durò a lungo. Su e giù, su e giù sulla mazza dura, lui mi teneva le chiappe da sotto con le mani dettandomi il ritmo della scopata, mi piaceva sentirmelo in corpo, mi faceva godere tanto il contatto con quel tubo duro e caldo piantato nello sfintere fino ai coglioni, mi piaceva da morire farmi inculare da lui. Avevo goduto tantissimo e ora cominciavo a sentire un pò di stanchezza sia fisica che mentale. Lui era arrapatissimo e me ne resi conto. Gli chiesi: "ti va di sborrarmi in bocca"? Lui ovviamente mi disse che ne era entusiasta, che non aspettava altro. Fu così che mi alzai dal suo attrezzo, mi distesi di nuovo al suo fianco e, mentre impugnavo la nerchia alla base avvertendo odore di cazzo misto a quello del mio culo, presi a sparargli di nuovo un clamoroso e profondo pompino; per la verità bastarono poche pompate e succhiate di bocca, poche slinguazzate sulla cappella durissima per portarlo ad un orgasmo incredibile, fu intenso e prolungato. Con le labbra appoggiate ben strette sulla cappella che cominciava a vibrare in vista dell'orgasmo, mentre gli accarezzavo i coglioni pelosi, lo sentii lanciarsi in un lamento prolungato di piacere intenso, allungava le gambe come in preda a spasmi muscolari mentre scaricava la sua sborra che mi invadeva finalmente la bocca, a grossi fiotti densi, schizzi violenti, sborra calda, densa, perlacea, un pò acidula di sapore, ma buonissima. Mi regalò una sborrata in bocca da antologia. Impazzito di piacere assaporavo per bene e poi mandavo giù avidamente il suo sperma nello stomaco, era veramente tanto e io godevo nell'ingoio che stavo regalando a quel maschione dotato e perverso, mi piace tanto ingoiare sborra calda. Avevo goduto da matti e valeva anche per lui visto che si complimentò col sottoscritto per la meravigliosa inculata e il grande lavoretto di bocca. Quello fu solo il primo di una lunga serie di incontri, mi spacca il culo di tanto in tanto in trombate epiche, gli ho fatto decine di pompini e non mi sazio mai del suo cazzo e della sua sborra… Lui è diventato il mio toro da sballo fisso personale...