Succhiate in rosso sangue

sesso italiano
4 months ago

– Sei qui…? – Sento dire dall’altra parte della porta.

Ha fatto prima di quanto mi aspettassi, chissà che scusa ha usato con i miei compagni.

– Sì…Prof…ho problemi con la zip, non riesco a tirarla giù… deve essersi incastrata… – Le rispondo dicendo la verità. 

– Lasciami dare un occhiata… – dice aprendo la porta senza nemmeno bussare.

 Il mio pene sta esplodendo dentro i pantaloni. Si nota il grosso gonfiore. Ma ti pare che doveva bloccarsi adesso questa stupida zip!

Si piega sulle ginocchia, ora ho la sua faccia davanti al pacco. Prova ad afferrare la zip tenendo la mano aperta, facendo finta di non voler sfiorare il mio bozzo. Ma ovviamente non riesce ad evitarlo, e guarda caso, ci struscia sopra il dorso della mano. Un brivido si libera su tutto il mio corpo, sotto i vestiti.

Tenendo stretta la zip, fra pollice e indice smaltati, da un’energica scrollata mentre tiene saldamente con l’altra mano il bordo dei miei pantaloni, infilando le dita ben dentro; le sento fredde e umide a contatto con il mio addome.

– Eh già, non vuole venir giù… – dice sollevandosi sulle gambe. Mi viene più vicino. Ora posso sentire chiaramente l’odore del suo collo e l’aroma che proviene dai suoi seni. 

Non resisto più!

Sfilo con forza i jeans, contraendo i glutei, scendono ancora abbottonati. Sto iniziando a dimagrire. Il mio corpo sta prendendo forma, sta diventando come quello di mio padre. 

 Il pene rimbalza come una molla dritto davanti a lei, turgido.

 – Ma come siamo in forma oggi!  – dice con un tono incoraggiante, guardandolo. Si porta la mano alla bocca e morde l’unghia lunga del pollice. Ha di nuovo quegli occhiali a punta poggiati sul naso. Quanto mi fanno arrapare, me la scoperei!

Fa per avventarsi sul mio pene eretto, in preda al raptus sessuale ma la blocco istantaneamente dalle spalle, come se avessi avvertito una situazione di pericolo. L’istinto vampiro? Mi abbasso lievemente e la guardo dritta in faccia.

– Qui non è sicuro, potrebbero arrivare dei compagni… –

– Vieni con me – dice tirandomi per una mano. 

Usciamo dal bagno frettolosamente. Io barcollando cerco di tirarmi su i pantaloni, che alla bene e meglio mi coprono fino a metà coscia. Sempre con la stessa mano con cui ho tirato su i jeans cerco di abbassare la felpa per coprire il mio uccello arzillo. Speriamo non ci veda nessuno, è una situazione imbarazzante e ho anche le chiappe di fuori. 

Nel corridoio per fortuna non c’è nessuno. Se mi concentro riesco a sentire la voce di ogni professore che spiega la lezione nella propria aula. 

Mi strattona con decisione e mi trascina in uno stanzino, come farebbe un animale per portarmi nella sua tana.

 “Faranno tutto loro, tu devi solo creare la situazione favorevole…”  Le parole di mio padre rimbombano nella mente.

E’ arrivato il momento, fra poco avrà luogo il mio rito di iniziazione. Berrò il mio primo sangue mestruale e diventerò a tutti gli effetti un vampiro.

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