Alla ricerca di una sconosciuta

Capitolo 1 - Meglio se sconosciuta

Carletto Duro
3 months ago

Ho iniziato a fare sesso quando avevo 14 anni. Ho sempre preferito le donne più grandi. La mia prima volta è stata con una sedicenne, niente di eccezionale anzi, ma il mio unico scopo era sverginarmi e farmi una troietta più grande e così un’estate successe. Mi hanno sempre eccitato i ménage-à-trois: quando mi masturbo guardo la maggior parte delle volte video porno di lesbiche o bisex che si leccano e si baciano. Non mi è mai piaciuto, sia dal vivo sia nel mio immaginario, che fosse presente un altro cazzo oltre al mio. Così ho iniziato a cercare delle zoccolette che stavano sperimentando la loro sessualità e le loro fantasie; ho iniziato a creare situazioni eccitanti o serate apposite e qualche volta sono riuscito a ottenere quello che volevo.

Come quella volta che conobbi in chat Manuela, una ragazza più grande di me di qualche anno. Lei guardia giurata, meridionale come me, che lavorava nella mia stessa regione. Iniziammo a chattare per scoprirci, capire quali fossero i nostri desideri, poi iniziammo a vederci a casa mia.Lei la classica meridionale: bruna, chioma riccia, occhi verdi, carnagione olivastra, di corporatura burrosa con un enorme paio di tette, avrà avuto una 5°, con dei capezzoli grandi e sempre turgidi, che mi divertivo a succhiare e mordere, cosa che lei non disdegnava. Aveva una figa accogliente con labbra rosa, completamente depilata e un clitoride gonfio e cosi grande da potergli fare dei piccoli pompini.

Una sera eravamo da me, prima di scopare eravamo soliti farci un paio di drink e un po’ di conversazione. Sinceramente, non amo vedermi con una donna e arrivare subito al dunque, non fa parte del mio essere, mi sembra di andare a puttane e a me non piace farlo. 

Mentre eravamo intenti a parlare, lei mi rivelò il suo segreto: era bisex ed aveva una scopamica fissa con cui faceva sesso regolarmente. Dentro di me mi dissi: “Cazzo è fatta! Capiterà ancora.” ma lei vide accendersi una luce di porcaggine nei miei occhi e la spense subito dicendomi: “Scordati che ti scopi la mia troia, se vuoi al massimo te, io e una sconosciuta”.

Bevemmo l’ultimo sorso e, arrapato da quella proposta, le misi subito la lingua in bocca e le dimostrai quanto cazzo mi eccitava l’idea, facendole sentire l’arnese duro da sopra i vestiti. Inebriata lei si abbassò, mi tirò giù i pantaloni e iniziò a succhiarmi il cazzo con voracità. Io nel mentre pensavo a due bocche, due lingue che si stessero dedicando a me. Lei percepì che stavo godendo e mi ammonì dicendomi di non sborrare perché, chiarì, voleva essere scopata con forza.

La girai allora, la misi a pecora sul tavolo e una volta guarnito il cazzo con il goldone, glielo buttai direttamente in culo, forte, senza lubrificare. Sentii il suo gemito di dolore misto a piacere. Pompavo e pompavo, fino a quando sentii che stavo per venire. Eccitata, mi incitò a spingere più forte per far godere anche Lei. 

La sentii arrivare all’orgasmo, le misi una mano nella figa per sentir colare gli umori. Ero pronto per sborrare.Tirai via il preservativo e la feci inginocchiare. Come la più avida delle zoccole bevve tutto, senza far cadere neanche una goccia poi sputò la sua saliva piena del mio sapore sulle tette e mi invitò a leccargliele. Non me lo feci ripetere due volte mi fiondai su quei meloni e leccai tutto e poi la baciai con forza.

Alla fine si rivestì e mentre lo faceva mi disse di mettermi alla ricerca di qualcuna, precisando che sarebbe dovuta essere una sconosciuta anche per me, non una mia amica con cui avessi già scopato e lì pensai “Cazzo, qui la cosa diventa difficile”. 

Ma a me piacciono le sfide! Il giorno dopo mi misi alla ricerca spasmodica su siti di incontri e chat particolari per trovare sta cazzo di sconosciuta bisex aspirante e poter realizzare il suo desiderio…

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