Un tranquillo weekend di ammucchiate
Capitolo 3 - Senza più freni, s'intrecciano i peni
è il pomeriggio dell'ultimo giorno di vacanza e siamo tutti nudi in piscina. Ormai non ci trattiene più nessun tipo di pudore. Qualcuno è in acqua, qualcuno prende il sole sul lettino. "Sapete ragazzi," dico "posso rivelarvi un segreto?" "Direi che ormai siamo abbastanza intimi, come dire" risponde Lucrezia. Riprendo: "Ho sempre avuto il desiderio di sapere quello che prova una donna scopando. Vorrei provare quello che sente appena glielo metti dentro." "Sei frocio?" chiede Gigi. "No, il mio caso credo che si chiami bi-curious. Fatto sta che stamattina, mentre vedevo Cinzia scopata da te mentre a sua volta faceva un pompino ad Alfredo, beh, ho desiderato di essere al suo posto in mezzo a voi. Ecco, l'ho detto." "è questo che desideri? basta che non mi chiedi di metterlo a me..." "Ebbene sì, è questo che desidero." Poi mi sono alzato e mi sono avvicinato ad Alfredo, che era sdraiato con l'uccello ritto. "permetti?" ho chiesto, e gliel'ho preso in bocca. Era la prima volta che facevo un pompino in vita mia. Era strano ma piacevole sentire un salsiccione in bocca. Nel frattempo Gigi mi è arrivato alle spalle e mi ha impuntato il cazzo contro il buco del culo. Ha iniziato a spingere, piano piano, finchè non si è aperto ed è entrato, provocandomi un misto di dolore e piacere. Poi ha iniziato ad andare avanti e indietro, e il dolore è scemato lasciando il posto al piacere. Le donne fino a quel momento ci hanno guardato. Poi Diana ha detto "Hei, e noi?" Gigi ha risposto "Arrangiatevi. Oggi gli uomini con gli uomini e le donne con le donne." Hanno confabulato un po', poi si sono sdraiate a terra e si sono disposte a cerchio in modo che ognuna avesse la testa tra le gambe di un' altra. Le loro lingue hanno iniziato a lavorare in modo vorticoso sulle grandi labbra della vicina. Intanto io continuavo a fare il prosciutto nel sandwich, con un cazzo in bocca e uno in culo. Avevo l'uccello durissimo e ho iniziato anche a farmi una sega. Poco dopo Gigi è venuto e ho sentito la sua sborra sulle chiappe. Non volevo che Alfredo mi venisse in bocca, allora l'ho tirato fuori e ho cominciato a segarlo con l'altra mano, e ha schizzato dopo pochi secondi, seguito a ruota da me. Sfiniti, ci siamo buttati nella vasca. Le donne gemevano di piacere leccandosi l'un l'altra. Gigi le ha apostrofate: "Ora ci sono cazzi disponibili, che ne dite?" "Non ci avete volute, ora vi arrangiate" ha risposto Monica. Abbiamo atteso pazientemente. Dopo alcuni minuti hanno raggiunto l'orgasmo pressochè in simultanea, e si sono buttate in acqua. Lucrezia ha detto: "Ormai è ora di andarcene. Ma resterei qui per sempre." "Facciamo un gioco prima di andare" ho proposto. "Facciamo un'ammucchiata" "Scusa, che abbiamo fatto fino adesso?" "No, letteralmente. Facciamo una mischia come nel rugby e vediamo cosa esce". Siamo saliti, ci siamo messi in cerchio e abbiamo cominciato a spingere. I nostri corpi nudi si strofinavano tra di loro. Io mi sono trovato ad avere una mano nel culo di Diana e l'inguine contro quello di Monica. Le ho penetrate tutte e due. Intanto Diana faceva una sega ad Alfredo, Cinzia baciava Monica mentre Gigi glielo metteva in culo (pensai che a casa avrei dovuto parlare con mia moglie, perchè con me in culo non lo voleva mai) e Lucrezia, rimasta fuori dal lussurioso incontro, si faceva un ditalino ammirando la configurazione raggiunta. Le ho fatto segno di raggiungermi, e le ho messo l'unica mano libera nella figa. Ora eravamo tutti insieme una cosa sola.
Dopo l'ultimo bagno in piscina siamo andati a preparare le valigie e ci siamo ritrovati sul piazzale della villa. Per salutarci, ci siamo abbracciati e baciati con la lingua. "A presto", ci siamo detti. Ne eravamo sicuri.
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