Un tranquillo weekend di ammucchiate

Capitolo 1 - Dai sogni proibiti allo scambio dei mariti

Mirval
25 days ago

Una splendida e calda serata di settembre, al bordo della piscina di un agriturismo sulle colline toscane. Avevamo occupato tutte le camere, noi amici di sempre: io e mia moglie Cinzia, sua cugina Diana col marito Gigi, Alfredo e Lucrezia, e Monica, unica single del gruppo, a dispetto dell'indiscutibile bellezza. Eravamo lì per festeggiare i miei 60 anni; il gestore ci aveva lasciato le chiavi e una cassa di Chianti. Di quest'ultimo ne avevamo bevuto un bel po' durante la cena, ciononostante ci volevamo concedere un ultimo tuffo. A un certo punto, parlando della mia raggiunta veneranda età, mi è venuto da dire "Certo, oltre una certa soglia, capisci che certe cose che avresti voluto fare non le farai mai più..." "Ad esempio?" mi ha chiesto Gigi. "Ad esempio..." ho esitato, "un'orgia!" Mia moglie, dal lettino di fianco, mi ha rifilato uno scappellotto. "Mai dire mai", ha risposto Gigi. "Eccone un altro" ha detto Diana. "E' il vino che vi fa parlare?" A sorpresa è intervenuto il silenzioso Alfredo: "Guardate, qua ci siamo solo noi. Cosa ci impedisce di goderci questo bagno completamente nudi?" "Sagge parole", ha detto Gigi, poi si è tolto il costume e si è tuffato in acqua, subito imitato dal sottoscritto. Le donne hanno mostrato imbarazzo, poi Monica si è spogliata, rivelando completamente il suo fisico statuario, e ci ha raggiunti nella vasca. "Cosa volete dimostrare?" ha chiesto quella rompicoglioni di mia moglie. "E dai, lasciatevi andare! Siamo liberi, cerchiamo di esserlo fino in fondo!" A quel punto anche lei, Diana e Lucrezia si sono denudate e tuffate. Per la prima volta vedevo finalmente le enormi tette di Diana, mio sogno proibito da tempo immemore. Gigi ha ripreso il punto: "Ecco, da qui all'orgia il passo è breve". Prima che le altre donne parlassero, lo ha fatto Monica, il cui colorito tradiva l'influsso del Chianti: "Sentite, io sono due anni che non scopo. Volete la verità? un'orgia non mi dispiacerebbe." Gelo tra le donne, sorrisini tra gli uomini. Poi Diana ha rotto il silenzio: "La tua castità è uno spreco. In virtù della nostra quarantennale amicizia, ti autorizzo ad usufruire di mio marito." Monica ha raggiunto Diana e l'ha baciata su una guancia. Poi è uscita dall'acqua e si è sdraiata su un lettino con le cosce spalancate. Gigi l'ha seguita e si è inginocchiato davanti a lei, cominciando a leccarle avidamente la fregna. Confesso che a 60 anni non sempre ho delle erezioni facili, ma in quel momento ce l'avevo durissimo. Sono uscito dalla vasca. "Cosa fai?" mi ha gridato mia moglie, e io ho risposto "Dopo due anni ci vogliono due cazzi". Ho raggiunto la testa di Monica, le ho porto l'uccello e lei ha cominciato a leccarlo con gusto. Cinzia e Diana si sono scambiate uno sguardo d'intesa, poi sono uscite dalla vasca raggiungendo Alfredo che era stato l'unico a non essersi tuffato e si stava godendo la scena massaggiandosi il cazzo anch'esso bello dritto. Mia moglie, la santarellina, ci si è seduta sopra impalandosi; non credevo che avrei trovato così eccitante vederla scopare con un altro. Non volevo venire subito e ho levato il mio bastone dalla bocca di Monica, a cui nel frattempo Gigi aveva sollevato le gambe e ora la chiavava a ritmo sostenuto. Diana si era invece seduta sulla faccia di Alfredo, permettendogli una vasta operazione di slinguatura vaginale. A questo punto Lucrezia, rimasta sola nella vasca, ha cominciato a dire "Ma che cazzo! Mio marito è con due donne e Monica è con due uomini! Io che faccio, me la gratto?" Allora mi sono tuffato in acqua, l'ho raggiunta, l'ho abbracciata e baciata con mezzo metro di lingua. Lucrezia è minuta e magrolina, un po' androgina ma forse per questo anche molto sexy. Sotto il pelo dell'acqua, il mio cazzo e la sua figa si sono cercati e infine trovati. L'ho scopata contro il bordo della piscina con le sue gambe che mi cingevano la vita, e intanto vedevo mia moglie andare su e giù sul cazzo di Alfredo che contemporaneamente leccava e sditalinava Diana, e Gigi che aveva messo Monica a pecora e le affondava ripetutamente l'uccello nella sorca a colpi potenti e regolari. Sentivo i gemiti di tutti, un'apoteosi di piacere. Volevo un'orgia e l'avevo avuta. Poi, un po' alla volta siamo venuti tutti e ci siamo tuffati in piscina, spompati. Alla spicciolata ci siamo ritirati nelle nostre camere. Io ho pensato che in fondo era solo la prima sera.