Erotic stories

Capitolo 41 - 41 🌶🔥

Ire_Savage_777
12 days ago

Marilyn pov's

Sono una professoressa di un'università, ho 35 anni, sono single e lesbica ed  insegno matematica finanziaria.

Ormai lo sanno tutti che sono lesbica e che più per la precisione amo le ragazze più giovani di me.

La parte più importante è che il coming out è stato preso bene da tutte le persone che contano di più nella mia vita.

Qualche reazione brusca c’è stata, ma nulla di cui mi sono dovuta preoccupare davvero.

La mia vita privata non è entrata in conflitto con la mia fama da insegnante dura e pretenziosa.

Quando entro nella classe dove devo eseguire la lezione, tutte le voci scompaiono e quando inizio a parlare nessuno si azzarda a fare qualcosa che possa disturbare la lezione.

A volte mi chiedo se sono troppo dura, ma devo mostrarmi così per evitare che qualcuno provi a schiacciarmi e di conseguenza io mi devo mettere in condizione di difesa.

Nel mio caso come dico sempre l'attacco è la miglior difesa.

Come nel caso che è successo nella lezione del mese scorso,  una nuova alunna Vanessa, ha avuto il coraggio di interrompermi e di contraddirmi.

Le ho risposto a tono, ma devo ammettere che mi sento abbastanza attratta da una ragazzina così audace di soli ventidue anni.

Durante la lezione è stata  una guerra tra noi due, dove nessuno osa partecipare e io a fine lezione mi ritrovo con le mutandine fradice perché mi vengono in mente molte cose sporche che potrei fare con lei.

Questo suo modo di comportarsi mi ha incuriosito moltissimo e mi ha portato ad interessarmi a lei anche al di fuori dell'università.

La mattina del primo esame, approfittando del fatto che tutti gli alunni stavano concentrati sul foglio, restai a guardarla per qualche minuto...

Era davvero una bella ragazza, capelli lunghi, ricci e  castani, occhi verde smeraldo, la pelle leggermente ambrata, un fisico da invidiare o da amare o da leccare tutto.

Lei fu l’ultima ad avvicinarsi alla cattedra e a consegnarmi il foglio.

Aveva un sorriso beffardo sulle labbra, con estrema sicurezza me lo consegnò e mi disse che era sicura di aver fatto un buon lavoro.

Ho dovuto smontare la sua sicurezza e le ho detto che non è detto che sia tutto giusto perché sono io a dover valutare il suo lavoro e Vanessa con il suo fare da arrogante mi ha detto che se non lo ritengo sufficiente, posso sempre mostrarle qualche altra mia dote.

Lei uscì dall'aula e io resto pensierosa cercando di capire se volesse offrirmi altro al di fuori della scuola.

Percorsi il corridoio rapidamente, e quando arrivai alla mia auto, la ferma a pochi metri dall'auto, intenta ad aspettare qualcuno.

Feci qualche metro con la mia auto e mi fermai nella sua direzione e le chiesi se le servisse un passaggio ed infatti gli serviva.

Era già qualche minuto che stavo guidando e  non ci eravamo dette una parola;  mi resi conto che non mi aveva detto dove accompagnarla e quindi  stavo viaggiando a vuoto, anzi,  stavo andando a casa mia.

Con la scusa che dovevo cambiarmi, l'ho fatta entrare nel mio appartamento.

C’era un ordine perfetto, non mi piace lasciare la casa nel caos, vidi Vanessa guardarsi intorno, sembrava compiaciuta di ciò che vedeva.

A quel punto mi avvicinai a lei, ero a pochi centimetri dalla sua faccia, non si mosse, era li pronta a sfidarmi come fa durante la lezione.

L’attirai a me con le braccia e la baciai con passione.

Lei mi infilò la lingua in bocca e io le lasciai accesso libero.

Quel battibeccare mi aveva eccitata, lei mi eccitava di brutto.

La spinsi contro il ripiano della cucina,  la spogliai frettolosamente, mentre lei mi tolse maglietta e reggiseno.

La sua bocca succhiò un mio capezzolo mentre con una mano mi strizzava l’altro; gemetti nell’incavo del suo colloe poi la portai di peso in camera.

Abbiamo finito di spogliarci e Vanessa si sdraiò sul mio letto nuda e pronta ad accogliermi.

Vanessa aprì le gambe e accolse il mio corpo sul suo...

La mia figa bagnata sbatteva contro la sua.

Le leccai le labbra, il collo,  il seno e poi scesi lentamente  tracciando i contorni del suo ombelico, per poi arrivare in mezzo alla sue gambe.

Infilai la lingua nella sua figa, giocai con il suo clitoride, succhiandolo con le labbra.

La sentii gemere e  le leccai la figa avidamente, nella sua figa aggiunsi un paio di dita.

La penetrai forte e iniziai a muoverle veloce mentre lei si aggrappava alle lenzuola e si lasciava andare.

La scopai in quel modo per diversi minuti, poi venne nella mia bocca.

Mi distesi al suo fianco sul letto ma in un attimo, la sua testa era tra le mie gambe e mi stava leccando velocemente.

Ero così eccitata che esplosi in un orgasmo potentissimo in pochissimi minuti.

Siamo passate subito al round successivo.

Figa contro figa, sfregavo la sua figa con la mia finché entrambe non siamo venute e i nostri umori si sono mescolati tra di loro.

È stata una bella scopata e la nostra tresca amorosa è continuata, ma non la mischiano con la scuola per evitare che il preside si arrabbi.