Penetrazioni profonde

Capitolo 1 - Prologo - Nicolò

William Kasanova
12 days ago

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Nicolò

Prendo tra il pollice e l’indice il prepuzio e lo tiro indietro. Il glande rosa si scopre e luccica sopra il lavandino.

Appoggiato alle piastrelle del bagno, lo smartphone mostra lo screenshot di Fabiana in un costume da bagno che a stento sembra contenere i suoi seni, una foto scattata qualche mese fa, quando al suo diciottesimo compleanno si è fatta accompagnare da un suo amico in spiaggia a Bibione. Il mio amore sembra sorridere all’erezione che mi ha provocato pensare a lei.

Appoggio il pollice sul dispenser del sapone e premo. Il liquido bianco schizza sul palmo della mano bagnata.

«Spero che questo succeda anche a me, questa sera.» Sorrido alla foto di Fabiana. «Mi farai lo stesso, vero, amore?»

Un senso di pace mi scivola lungo le membra, nella mente si forma l’immagine di Fabiana che mi stringe il pene, lo accarezza e poi lo infila nel suo corpo… Lascio defluire il respiro, l‘erezione diventa ancora più dura, mi implora di soddisfare la sua fame di orgasmo. Un senso di malessere preme nell’inguine.

Stringo la mano, il sapone si spande tra le dita e fa la schiuma a contatto con l’acqua sul palmo.

No, devo trattenermi. Sono certo che questa sera sarà quella giusta. Accarezzerò i suoi lunghi capelli biondi, accosterò le labbra alle sue, stringerò un suo grosso seno e…

Appoggio il palmo della mano sul glande e lo insapono. Un brivido mi attraversa la schiena. L’eccitazione è tale che è doloroso toccare la punta dell’uccello. Passo il pollice sul meato, l’indice sotto, a ridosso della pelle.

Tra un mese ci sono gli esami. Mamma dice che dovrei passare la sera a studiare, ma voglio uscire con la mia ragazza. È da marzo che usciamo un paio di sere a settimana, che la porto con la mia macchina al cinema o in discoteca, e questa è la sera che arriveremo al dunque. Prima un film, poi un giro al McDonald’s, e poi i sedili ribaltabili della Punto faranno il loro dovere.

Un prurito che ben conosco, che accompagna le mie contemplazioni serali dell’album Instagram di Fabiana, sotto le coperte del letto, torna a increspare i nervi che corrono lungo l’asta del pene.

Mi serve uno sforzo mentale per staccare le dita dal glande e non afferrarlo e menarmelo.

Devo trattenermi, tutto l’ardore deve svuotarsi quando Fabiana mi…

Una notifica appare sopra la testa della mia adorata. Nell’istante che è comparsa sono riuscito a leggere il nome del mittente.

È lei!

Apro il getto dell’acqua del rubinetto, ci fiondo le mani per un istante e le asciugo, la salvietta finisce nella pozza di acqua che si è formata nel lavandino.

Afferro il telefono e apro la chat dalle notifiche.

Fabiana
Ciao Nicolò. Questa sera non usciamo ke voglio studiare per gli esami. E’ meglio se resti a casa anche tu così ti prepari. Nn voglio ke poi ti vanno male e mi dai la colpa. Bacioni 😘

Il pene perde vigore con una velocità che, in altre situazioni, sembrerebbe comica. Scopro sulle labbra un’espressione di delusione. Mi stavo preparando come mai nella vita, e tutto va in fumo.

Il pollice resta sospeso sulla tastiera a schermo: non so nemmeno come rispondere. Sì, anzi, ho anche troppe risposte in mente, ma nessuna sarebbe educata. Non posso certo scaricare il senso di delusione nel petto con un messaggio su Whatsapp…

Per l’ennesima volta, la voce di Leonardo risuona nella testa: “lascia stare mia sorella, ti meriti di meglio di quella zoccola.” L’ho sempre scacciata quando mi si affacciava alla mente, ma…

Nicolò
Va bene, buono studio

Che risposta misera. Mi sembra di tradire quanto sto provando.

Glielo aggiungo “ci sentiamo”?

Tentenno.

No. Premo il tasto di invio e spengo il telefono.

Invece di fare contenta Fabiana, farò contenta mamma.

Poi, potrei dare ascolto a Leonardo e iniziare a fare contento anche me stesso.




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