Culattone per il Bull

Capitolo 2 - La vuole fottere a tutti i costi

sesso italiano
2 days ago

E adesso l’ultimo problema, e questo pare riguardi principalmente me.
Il nostro amichetto, arrapato ma anche abbastanza ingenuo, visto che non veniva più contattato ha iniziato a messaggiare, prima con lei che non gli risponde e poi me, pregandomi di incontrarci anche solo per un caffe o per stare un po’ in compagnia.
Non passava mese che non ricevessi, un suo saluto o un suo messaggio…
Ora, Giovanna, è arrivato il momento in cui devo confessarmi fino in fondo: pian piano, vivendo questi rapporti promiscui mi sono dovuto arrendere alla realtà: sono bisex! Nemmeno lo sapevo, giuro, a parte qualche classico petting con l’amichetto di turno nell’infanzia, non ho mai dato importanza al cazzo maschile, anche in quanto le belle donne non mi sono mai mancate.
Poi da adulto, giocando a 3 con mi moglie ho iniziato a lasciarmi un po’ andare approfittando del turgido cazzo dei nostri partner occasionali, prima seghe, poi assaggi del membro fino al primo bocchino e, infine con uno di loro, mi incontrai da solo un paio di volte e venni meravigliosamente sodomizzato.
E adesso… la situazione è questa, diciamo l’ultima inattesa evoluzione del tutto.
Come dicevo l’ultimo bull chiamava e mi tampinava sempre più desideroso di scopare ancora con lei, devo aggiungere che, anche a lui lo avevo preso in mano e anche in bocca, anche per lo sperma quando cacciava il cazzo dalla fica di mia moglie.
Cara Giovanna, certo lo sai bene, il vizietto, una volta che lo hai preso è difficle trattenersi… così, quando il ragazzo chiamava cercavo di fare 2 + 2, ed ero io a fargli, a volte anche languidamente, delle proposte. Lui però si mostrava del tutto etero e affermava che sì, forse non gli dispiaceva che gli succhiassi il pene, ma tutto era sempre subordinato dalla presenza di “lei”. Poi gli parlai della mia disponibilità a farmelo mettere nel culo, e lui seppur titubante lo accettava ma sempre se mia moglie avesse almeno presenziato all’incontro.
E io sempre più disponibile, sempre più pronto a fargli proposte oscene: gli dicevo che la sua virilità non sarebbe mai stata intaccata in quanto ero io il suo “fodero”, anzi, forse neanche lo immaginava ma un vero maschio trionfa ancora di più sfondando il culo di un altro uomo. MI proponevo come servo… schiavo sottomesso al suo bastone; gli dicevo che le donne possono fare mille storie prima di darla, con me non correva rischi, nessuna perdita di tempo. Quando arrapava e gli serviva uno sborratoio, avrebbe trovato il mio buco già aperto e pulito. La sua sperma non sarebbe mai andata perduta, potevo berla o leccarla come gli piaceva… potevo spompinarlo dovunque: in auto, nei cessi, in un boschetto. Insomma sarei potuto essere il suo dolce buco per sfogare… e se aveva voglia di farlo con violenza e dolore sarei stato felice di dargli tutto; arrivai ad offrirgli persino dei soldi, così lui sarebbe stato un maschione ben pagato e io la “troietta” che aveva bisogno di lui.
E così arriviamo al maggio scorso…