Mio nonno a Pecorina
Capitolo 3 - Il nonno maschio
Mentre il nonno era quasi sempre a casa la nonna era sempre fuori, soprattutto il pomeriggio tra amicizie e figlie. Così, come da bambina, ancora oggi succedeva che io stessi spesso a studiare o a cazzeggiare dal nonno, dopotutto le case dei familiari erano tutte a pochi passi. Ero stata la prima nipotina… così dai nonni spadroneggiavo e se per qualche motivo si faceva tardi dormivo da loro senza problemi.
Comunque dopo il “fattaccio”, anche se da soli, cercavamo di evitare l’argomento… ma si sa la curiosità è femmina e poi volevo sembrare la ragazza evoluta che mi sento di essere e mi dispiaceva molto pensare che nonno Andrea si sentisse mortificato per la mia scoperta involontaria. Un pomeriggio esordii con semplicità:
- Allora nonno, come va con i racconti, ti piacciono davvero?
Lui mi guardò abbastanza sorpreso ma poi rispose:
- Guarda Marzia… non è come pensi…
- Guarda tu, nonno Andrea! Io non sono più una bambina… non ti devi creare problemi stupidi. Io ti posso capire e, anzi, mi piace tantissimo che tu sia ancora così interessato al sesso, e poi…
- Ehi, ehi, frena, - disse – guarda che non è come può sembrare. Non sono mica un satiro che passa le ore a guardare pornografia.
- Ma sicuro, lo capisco… e ti credo.
- Vedi i racconti sono un piacere per la fantasia. C’è un po’ di spazzatura, molte sciocchezze, ma ti garantisco che ci sono anche scrittrici e scrittori che ti fanno volare con la mente, raccontano storie piccanti, tutto qui, ma al di la di qualche parola “sconcia” sono interessanti e, non ci crederai, ma tanti mi riportano agli anni della giovinezza.
- Caspita, nonno… in che senso?
- Vedi, devi sapere… insomma io lo capisco facilmente. in tanti che scrivono sono persone di una certa età… raccontano le loro esperienze o storie intrecciate sui loro ricordi veri ma con l’aiuto di tanta fantasia. Comunque spero solo che a causa di questo fatto non ce l’hai con me, o peggio pensi a male…
Allora mi alzai e corsi da lui per abbracciarlo.
- Ma vuoi scherzare, nonno mio? Io ti voglio ancora più bene, nel senso che ti sento ancora più vicino … anzi sono felice di poter condividere questo segreto… - poi rallentai ma non per bloccarmi del tutto, - vedi io mi sono accorta che nonna fa la sua vita, insomma credo che vi vogliate sempre bene ma è ovvio che avete … come dire interessi diversi, distanti.
Ci staccammo e lui disse bonario.
- No, sai, non è che non ci amiamo più, al contrario, forse ci completiamo. Non vedi? Lei è più pratica, più utile alle figlie, a tutti voi. Immagini me, indaffarato ad aiutare nelle piccole grandi cose della vita, nei rapporti, nelle spese… rispettare le ricorrenze, preoccuparsi per la salute? Lei supporta voi e, almeno lo spero, io supporto lei, perché dopo tutto la sera tona a casa e siamo felici di stare a ancora insieme.
- Ah ah, wow – risi sfacciata – e allora, visto che siamo in argomento… ma dimmelo tu e nonna avete ancora rapporti?
- Ma tu guarda! Piccola spudorata … ma di chi avrai preso! – mi sgridò ma sorridendo – Cosa vai a pensare? Certo che sì… come si vuol dire non siamo più ragazzini ma credimi, tua nonna non è soltanto la “vecchietta” imbranata del vostro immaginario familiare… e poi sai, non faccio per dire ma io non sono mica ancora un vecchio rincitrullito. Oh, dopotutto ho 60 anni, anche se per voi ragazzini sembrerò Matusalemme.
Continuammo a chiacchierare di erotici e a divertirci punzecchiandoci a vicenda, poi lui preparò una dolce cioccolata e alla fine… visto che non avevo compiti e la serata era lunga, dopo molte insistenze accettò di farmi dare un’occhiata a qualcuno di quei racconti che a lui piacevano.
E poi… la rivelazione choc!
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