Angeli & Diavoli
Capitolo 12 - L'ultimo sfregio

Poi un giorno il cellulare suona leggo chi mi chiama per non sentirmi dire una marea di inutili parole ma leggo sul display che è un numero che non conosco così rispondo
“Ciao Angela” quasi mi cade il telefono nel riconoscere la sua voce “Buongiorno Padrone” ma non riesco a parlare dalla felicità.
“Stai bene e dimmi cosa stai facendo” mi chiede come se nulla è successo in tutto questo tempo “Beh non sto facendo nulla di particolare, ma mi fa piacere sentirla padrone” rispondo con un tremore che mi fa sentire un piacere sopito da tempo.
“Ho saputo che sei andata al bar cosa cercavi, il mio caro amico mi ha detto che la tua bellezza ha smosso molte persone e mi ha chiesto di te con la sensazione di averti già vista” il suo tono lo conosco molto bene e mi fa rabbrividire perché immagino che voglia donarmi al suo amico
“ sono passata dal bar per vedere se la trovavo e il tuo amico mi ha fatto sapere che tu sei partito e voleva sapere se sapevo dove sei andato, ma io non ho detto nulla perché sei andato via senza salutare” gli rispondo con un tono molto seccato che non mi da molte speranze di tornare da lui.
“Sento che ora sei anche più maleducata di quando sono partito, penso che tu mi devi chiedere qualcosa”.
La sua risposta mi colpisce come un tremendo gancio al mento, per qualche minuto non riesco nemmeno a respirare anche se contemporaneamente mi sento una voce dentro di me che mi sussurra come rispondere:
“Ha ragione padrone la sua schiava merita una punizione esemplare per come si è comportata con Patrizia che sono pronta a ricevere quando lei lo desidera per il tempo che merito per la mia indisciplina”.
Il silenzio dura a lungo senza che lui mi dica nulla e questo mi rende molto preoccupata.
Poi “vuoi essere ancora la mia schiava Angela ed essere pronta per la punizione che ti meriti per quello che hai fatto “ non attendo altro
“Si mio padrone non desidero altro che lei mi punisca per il mio comportamento” torna il silenzio che mi fa battere forte il mio cuore mentre sento un piacere che non provo più da tempo farsi strada nel mio cuore” Dopo alcuni minuti di attesa sento la sua voce che mi dice
“Allora sei proprio sicura di essere pronta a tutto per farti perdonare” nonostante quelle parole sibilline ridondo
“si mio padrone sono qui per farmi perdonare ma soprattutto per aver la possibilità di tornare ad essere la sua schiava che le giura fedeltà eterna” aspetto poco prima di sentire i suoi ordini
“Vedremo se dici la verità: fatti trovare nella sala del mio amico completamente nuda con la tua figa già fradicia e con i capezzoli ben stretti e mi raccomando le gambe ben aperte per finire devi indossare una benda che non ti permetta di vedere nulla. Il solo pensiero di essere oggetto di più persone mi mortifica oltre misura è il mio primo pensiero e’ di rifiutare tale umiliazione per cosa poi penso dato che sono mesi che è uscito dalla mia vita ma mi trattengo perché sento una fortissima rabbia verso di lui che mi fa sentire pronta per essere una vera porca, come se le sue parole mi avessero dato un senso diverso alla mia schiavitu’ .
“ A che ora devo essere lì in quella casa” chiesi con un tono troppo alto per non farlo capire al mio padrone, lui tace poi “allora sei disposta a tutto pur di farmela pagare e sia come desideri stanotte sarai la troia dí chiunque desideri farti quello che vuoi ma non ci sarà una parola di salvataggio perché se desideri vendicarti di me lascia che io mi goda lo spettacolo che ho organizzato per te e l’assenza della parola di salvezza ti dimostra quanto io sono felice nel vedere come con Patrizia quanto tu sei una lurida vacca che ogni giorno può essere usata per il suo piacere da chiunque in qualsiasi momento”
Le sue parole mi hanno colpito profondamente facendo di me la sua schiava che pero’ posso essere il sollazzo sessuale di chiunque lo desideri. Rispondo seria e onesta
“No padrone non posso accettare le sue condizioni perché io amo solo lei e diventare un passatempo per chiunque ha voglia di godere con il mio corpo non posso accettare anche se questa mia decisione mi fa perdere il mio amato padrone” il silenzio è prolungato “quindi questa è la tua risposta definitiva ai miei ordini?” Non esiti un attimo per confermare la mia volontà “Bene ti saluto forse ci risentiamo o forse no ma rispetto la tua volontà come ho sempre fatto” . La telefonata si interrompe quando la mia testa ancora persa nella sua voce non si da pace per aver risposto in quel modo al mio padrone ma sento anche che lentamente la mia mente che sente riecheggiare la sua voce non può resistere al piacere profondo provato fra le sue parole, ma non riesco ad immaginare qua un altro possedere il mio corpo.
Passeggio per la città quando in una via semideserta un furgone mi si affianca e in meno di un istante mi trovo dentro con mani possenti che mi impediscono di urlare chiudendomi la bocca con gang-ball imponente, sento molte mani che mi spogliano senza tanti complimenti ma non sento una voce in quel trambusto al di fuori di dita che mi stringono i capezzoli ed altre che sono nella mia intimità scorrazzare libere frugando nella mia fica ma senza violenza, sento le dita muoversi quasi all’unisono palpando con crescente forza i capezzoli ed il clitoride. Vengo bendata nel buio le loro mani si fanno più audaci, sento dita strizzare i capezzoli, altre strofinarmi il clitoride ed altre entrare nei miei orifizi con una maestria che ben presto mi porta, nonostante la paura, a sentirmi sempre più eccitata, cerco di scacciare il calore che sempre più forte mi scuote il corpo, ma il prolungato trattamento che mi riservano risveglia il mio desiderio di godere anche la violenza di quella azione mi fa sentire ancora più porca quando il mio primo orgasmo dopo molto tempo sta per esplodere.
Resto nuda mentre tutti spariscono sento una mano che entra in me e comincia una danza travolgente dentro la mia fica mai neppure immaginata, io legata con le gambe aperte sento i movimenti dentro crescere di intensità ma senza forza o fretta, mi entra dentro allarga i muscoli vaginali che si aprono con facilità ai tocchi sapienti di quella mano che insiste a lungo prima di aumentare il ritmo che porta il mio respiro a crescere di intensità poi oramai fradicia appoggia l’altra mano spingendo con intensità allarga ad ogni affondo il mio culo che sorpreso non ha il tempo di reagire. Ora sento quelle mani scoparmi in ogni buco senza fretta, misura ogni affondo con forza ma senza provocare dolore, io comincio a perdere la testa per quel piacere che non fa esplodere di colpo ma salire in modo più lento ma non per questo meno intenso anzi devo ammettere che la sensazione di piacere che sale così misurata anche se inarrestabile mi fa impazzire di gioia. Finalmente le mani si fanno sentire più forti facendo sì che il mio orgasmo esploda in modo assurdo spruzzo ininterrottamente seguendo le mani che mi fanno venire in continuazione quando le sento muoversi dentro di me senza pausa io godo ed urlo con tutto il fiato quanto sono felice di godere in quel modo che una sola persona mi ha dato fino ad oggi.
Il mio orgasmo comincia a diminuire quando le non solo non escono dai miei orifizi anzi ricominciano a sfondarmi con maggior vigore e senza lasciarmi il tempo di respirare mi fa risalire il piacere che provo ora ancora più intenso, mi scopa con entrambe le mani accelerando il ritmo frugandomi dentro con vigore fino a quando il mio respiro torna a crescere, mi porta nuovamente in paradiso sento il desiderio di godere ancora e senza che io dica nulla mi porta di nuovo all’orgasmo in un modo unico che mi rende argilla nelle sue mani godo senza ritegno urlando il mio piacere come una cagna in calore solo quando mi sento persa in una bolla di luce mi sento prendere e girare fino a sentire il suo cazzo profanare la mia bocca infilandolo tutto dentro mentre mi afferra i capelli costringendomi ad assecondare quel ritmo disumano che mi spalanca la bocca spingendo la sua verga fino alla base, riesco a tenere il ritmo del suo cazzo che affonda fino a procurarmi conati di vomito che mi frena con tremendi schiaffi sul viso.
Sento che sta per esplodere ma non mi ritraggo le sue dita afferrarono i capezzoli tirandoli con brutale violenza costringendomi a seguire il ritmo delle sue dita che dettano il tempo del pompino più lungo della mia vita fino a quando lo sento cominciare ad eruttare calda acidula sborra che mi riempie la gola, quel sapore intenso che si unisce a tremende tirate dei miei capezzoli mi fanno morire di piacere e sento la mia fica spruzzare una quantità impressionante di liquido che sgorga dal mio buco senza sosta.
Mi sono accorta che subito dopo il rapimento sono rimasta con un solo uomo che mi ha usata a suo piacimento ma dandomi una serie di orgasmi che dalla partenza del mio padrone non ho più né cercato né desiderato, anche se ora la curiosità di sapere chi è la persona che mi ha fatto godere in quel modo diventa sempre più forte.
Una mano con guanti mi afferra scendo dal furgone guidata da quella figura ignota che mi lascia la benda sugli occhi e mi guida in quella che mi sembra un corridoio anche se il mio olfatto sente un odore che mi sembra di conoscere poi una stanza penso ora mi libera invece mi corica su un letto legando mani e piedi a forma di X. Lo sento armeggiare per poi tornare da me, ricomincia dai capezzoli ora serrati molto dolosamente sui capezzoli colpisce il mio addome con schiaffi tremendi per poi scendere verso il mio sesso che inizia a masturbare con un ritmo crescente fino a sentire la mia figa bagnarsi, cerco di resistere, ma la sua maestria non mi lascia indifferente anzi mi fa tornare in uno stato di eccitazione incredibile ( forse il non sapere, forse i travolgenti orgasmi appena provati) così poco dopo sento un ulteriore orgasmo scatenarsi dentro di me, non sento più nulla né il dolore né la paura solo puro desiderio di godere così mi lascio andare e guidare finché non sento potenti getti di gioia esplodere in schizzi tremendi.
Quando sono così persa da non riuscire a capire più nulla mi sento togliere la benda dal viso: i miei occhi accecati da una luce potente che non mi lascia vedere nulla mescolato al piacere che ancora mi scuote mi lasciano senza respiro
“Ti è piaciuta la tua punizione schiava e da quel che ho visto mi hai sorpreso per quanto ti sei dimostrata troia hai avuto una serie infinita di orgasmi senza nemmeno sapere chi ti usava e dammi una ragione per cui ti prenda ancora come la mia cagna”. Non ho parole per descrivere come mi sento anche per il tremendo senso di colpa che mi distrugge l’anima: davanti a sconosciuti mi sono lasciata usare e godere come una bestia assetata di piacere.
Un silenzio totale pervade la stanza il mio senso di colpa non accenna a diminuire non ho parole per esprimere quello che ho provato fino a poco tempo prima nelle mani di sconosciuti che mi hanno usata ma che io non sono riuscita a resistere al piacere che ho ricevuto e provato.
“Beh non hai nulla da dire capisco (lo dice sarcastico) che tutto questo tempo senza orgasmi ti ha reso vulnerabile, ma non al punto di farti sbattere come troia infoiata” mi sta umiliando come mai prima sento quel dolore mentale crescere ma incredibilmente mi sento percorsa da una sensazione interiore nuova che mi fa accelerare il respiro che aumenta al crescere delle sue parole che mi fanno sentire una nullità, più infierisce più il mio respiro si fa rapido ed intenso intanto che sento il mio corpo bruciare per le emozioni che provo per le sue parole che mi degradano senza pausa, poi sento la sua mano prendere il clitoride e affonda le sue unghie nella carne che mi coglie di sorpresa ma sono più sorpresa che non sento dolore anzi mi piace molto quell’affondo nella mia carne che si mescola alla vergogna che provo “non ho scuse per il mio comportamento ma desidero con ogni fibra del mio corpo essere di nuovo la sua schiava e non le dico quanta sofferenza mi ha provocato la sua partenza, ma non posso trovare scuse per essere stata presa con la forza e di averne tratto piacere, ma sono certa padrone che lei sa già come punirmi”
“Per il tempo che riterrò Angela tu sarai sempre ai miei ordini per evitare equivoci ho già avvisato la tua famiglia che sarai mia ospite per preparare il tuo ingresso all’università, la casa è vuota perché tutta la servitù è nella mia casa all’estero quindi puoi immaginare quanto tempo passeremo insieme, ah dimenticavo che per ora sei in prova e quindi posso donarti ad altri padroni o padrone per completare la tua iniziazione, ma come ho fatto all’inizio ti do la possibilità di scegliere se vuoi puoi anche ora chiedermi di farti uscire senza nessun tipo di ricatto o diffamazione ma devi scegliere tu” .
A quelle condizioni non penso di poter accettare non posso essere usata da chiunque come una merce di piacere, poi mentre sto per chiedere di poter andarmene un pensiero come un tarlo mi trapana il cervello, ma come fino a poco tempo prima mi sono lasciata usare da chi non sapevo essere e per giunta nel corso di un rapimento che non potevo immaginare essere stato una messa in scena pur tuttavia mi sono lasciata sfondare ingoiare sperma godendo senza ritegno ed ora desidero fuggire proprio da quel piacere animale che mi ha scosso fino alle fondamenta. Il desiderio di godere comincia a farsi strada dentro di me, cresce e in più posso tornare ad essere la sua schiava cosa che al solo pensiero mi fa bagnare così senza accorgermene “Va bene padrone sono pronta per ubbidire ad ogni suo ordine perché mi sono accorta che io senza di lei non posso vivere.”
“Sono lusingato dalle tue promesse che già più volte hai disatteso, ma sono sicuro che non mi sarai più disubbidiente” Mi guarda nuda pulire la sala da pranzo “Dai Angela coricati sul tavolo fammi vedere quanto ti sono mancato”. Io mi corico rapida apro le gambe afferro il clitoride stringendolo fra le dita appena lo sento indurirsi le mie unghie si infilano nella pelle indurita con il dolore che mi brucia la mente insisto, con l’altra mano mi torturo i capezzoli accorgendomi che la somma dei dolori che provo mi sta eccitando tantissimo immersa in quella sensazione sento il cazzo del mio padrone penetrarmi con irruenza spingendo con intensità a fondo la sua verga, mi scopa a lungo prima di spostare la sua attenzione verso il mio culo che in un attimo riempie fino alla base. Il primo pensiero mentre mi sbatte come una cagna è che, nonostante non lo prendo da tempo, la sua forza virile è travolgente come non mai con il suo corpo che spinge tutto dentro di me quasi con passione furente, io poco dopo comincio a godere della monta in maniera esaltante le mie unghie affondano con tutta la forza sento un piacere antico al contempo nuovo che mi fa venire una quantità infinita di volte e seppur senza permesso le mie parole vengono fuori da sole “Grazie padrone non si fermi scopi la sua troia non abbia pietà la supplico” Lo sento accelerare i colpi per poi sentire dei tremendi colpi abbattersi sulle mie natiche che colpisce con la sua cintura in modo brutale come il proseguo della monta, senza sosta colpisce e spinge il suo membro durissimo, passa da un buco all’altro con incessante continuità io godo da morire, ogni colpo, ogni affondo mi trascina in un abisso di piacere che non ho ricordo poi mi fa girare sul tavolo lasciando la mia testa fuori dal bordo che subito riempie senza un attimo di respiro sento le sue mani arrivare fino all’ingresso dei miei due orifizi per affondarle dentro vigorosamente, continua la monta della sua maiala affonda con veemenza il suo membro fino alle tonsille scopandomi la bocca incessantemente io godo, sono una fontana che non si ferma mai. Lo sento affondare le mani dentro con insistenza non lasciando diminuire il piacere che ha scatenato in me poi una serie di getti viscosi bollenti mi riempiono la gola senza mai smettere di penetrarmi con le mani, io bevo tutto il succo del mio padrone che ora lentamente si ferma, mi solleva baciandomi con un ardore sconvolgente che mi fa godere di nuovo lasciandomi completamente sfinita.
Facciamo l’amore per molte ore senza sosta fino allo sfinimento quando il mio padrone mi fissa negli occhi “Mi vuoi sposare Angela?” Io sono senza fiato ma quella frase mi cade addosso come una frana e senza un attimo di esitazione “SI MIO PADRONE IO SONO E SARÒ LA SUA MOGLIE UBBIDIENTE DA ORA E PER SEMPRE”
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