sexyvenus: Le avventure di una zoccola
Capitolo 3 - I "giochetti" più eccitanti

Puttana completa
A 30 anni ereditai l'appartamento ormai completamente libero. Ormai eravamo del tutto liberi da ogni problema di orario ed io ero diventata una vera puttana senza limiti e di indole depravata, infatti attrezzammo anche una delle stanze apposta per il sesso BDSM, con cavalletto, croce di sant'Andrea, la sex Machine con i cazzi di gomma. A quel punto ricevevo anche coppie, coppie di amici e a volte, soprattutto i turisti, volevano fare gang bang, che ci rendevano un sacco di soldi.
Confesso che per mantenere quel ritmo dovevo ricorrere anche a qualche sniffatina... e tornavo di nuovo in forma, pronta a ricevere decine di cazzi, ovviamente il giorno dopo avevo bisogno di riposo assoluto, per riprendermi.
Una particolarità che mi piaceva e stuzzicava molto la mia libido era la richiesta di alcuni clienti di potermi fottere da "addormentata", giochetto che poi esercitavo anche con mio fratello.
Tutto cominciò una volta in cui un cliente anziano e poco dotato chiese testualmente al mio "ricottaro" se era possibile avermi metre dormivo... lui ci pensò e poi si inventò l'idea per non mettere il cliente in imbarazzo: mi avrebbe drogata in modo che non mi sarei resa conto di essere usata e sarei rimasta semi-addormentata.
Ne parlammo, mi disse di aver chiesto una cifra notevole, e così misi lingerie nera di pizzo, calze nere col reggicalze, mutandina di pizzo e dei bellissimi sandali argentati col tacco a spillo.
Una volta sul lettone finsi di dormire quando venne il vecchio. Era una persona pulita e profumata, sentivo che era molto emozionato.
MI baciò tutto il copro, poi iniziò a spogliarmi fino a lasciarmi solo con le scarpe e le calze; mi leccò la figa a lungo fino a rmi gemere di piacere, benché "addormentata", poi mi passò il cazzo moscio e le palle su tutto il corpo finché non intostò un pochino. Allora i spinse il glande in bocca. Sempre co, cazzo duretto riusc' a chiavarmi sul fianco. Io pur dormendo facevo del mio meglio per aiutarlo a ficcare. Alla fine, entusiasta, si masturbò inginocchiato sburrando sulla mia faccia e sul mio petto.
La cosa mi piacque molto e diventò un cavallo di battaglia che mio fratello proponeva ai clienti disposti a spendere. Io dormiente li assecondavo gemendo... come stessi sognando di essere stuprata.
Porco zio
Poi un giorno... successe davvero.
Non me lo sarei mai aspettata. Avevamo uno zio, il fratello più giovane di mio padre, un Natale che mio fratello era andato in montagna, ci sentimmo e lui pure sarebbe stato da solo, così lo invitai per il pranzo del 25. Preparai anche un bel pranzetto ma la cosa passò in secondo piano.
Quando entrò in casa ci abbracciammo per farci gli auguri ma lui fu molto risoluto: mi strinse a sé in modo rude, mi baciò in bocca con la lingua e mi mise le mani sotto la gonna e sotto la camicetta... mi disse all'oracchio che sapevo che facevo la zoccola.
Non aggiunse molto, mi spogliò nuda e mi stuprò sul lettone di casa. Dopo la prima violenza, eravamo più calmi anche se io ero rimasta sconvolta. Ma lui non aveva finito, mi fece inginocchiare e mi chiavò la bocca e poi inchinata sul letto me lo mise nel culo, dove ci sborrò.
Mi disse che avevo il più bel culo della famiglia e che lui lo desiderava da tempo.
Poi mi fece anche delle foto nuda, per ricordo e, forse, per avere uno strumento per ricattarmi.
Un Natale da dimenticare... per vari mesi non lo dissi neppure al mio lenone, mio fratello.
Giochi erotici estremi
La cosa più sensuale che mi sono infilata prima nella fica poi nel culo è un pitone di un mio amico, che lo tiene in casa come se fosse un gatto lasciandolo circolare a suo piacere, e che una volta, mentre eravamo a letto a scopare si è arrampicato sul letto. Allora il mio amico gli ha preso la testa e me l'ha infilata nella vagina, il serpente ha sentito il caldo umido e si è introdotto da solo fin dove ha potuto...mi ha fatto venire come non mai, tanto che le volte successive che andavo a casa dell'amico, io stessa prendevo il pitone e me lo infilavo sia nella fica che nel culo, provando sensazioni che, vi assicuro, nemmeno il cazzo di un nero tipo Mandingo mi ha fatto mai provare.
Al club scambista
Un amico mi ha accompagnata ad un party in un club privé molto riservato. oltre al salone principale al centro del quale si esibiva una bellissima ragazza penetrata da due neri tipo mandingo, c'erano salette per tutti i gusti: bukkake, BDSM, fetish.
io indossavo il vestito nero di cui ho appena messo tre foto nel mio ultimo album pubblicato qui.
il mio amico era già eccitato in auto guardando lo spacco del vestito che si era aperto completamente quando mi sono seduta, lasciandomi scoperta la fica.
entrati nel club ci siamo seduti su un divano guardando i due neri che introducevano i loro enormi cazzi contemporaneamente nel culo della ragazza. io mi stavo eccitando ed ho scostato il lembo anteriore del vestito per toccarmi. il mio accompagnatore ha iniziato a baciarmi mentre mi palpava un seno coperto dal vestito, poi mi ha scostato del tutto la parte anteriore del mio abito, mi ha allargato le gambe e mi ha leccato e succhiato il clitoride. io cominciavo a perdere il controllo per l'eccitazione
mentre si è avvicinato un signore molto distinto che mi ha baciato in bocca mentre il mio amico tirava fuori il cazzo dai pantaloni e iniziava a penetrarmi la fica. l'altro ha tolto la lingua dalla mia bocca e ci ha introdotto il cazzo. l'ho succhiato mentre muovevo le anche in sincronia con quello che mi scopava. sono riuscita a farli sborrare contemporaneamente mentre la mia fica e la mia gola inghiottivano fiotti di sborra. questo è stato solo l'inizio, molto prima di mezzanotte...
Amicizia e lesbicata
Al privè si fece tardissimo, così una coppia molto simpatica che aveva osservato quello che facevo mi invitò a casa loro per un drink.
sono riuscita a passare la notte nel loro appartamento, poichè mio marito è via per lavoro, così abbiamo fatto sesso tutta la notte... ho indossato il mio strap-on che è dotato di due falli, quello interno mi penetra la fica quando lo indosso, quello esterno lo uso per fottere e inculare come se fossi un uomo.
lei era in piedi con il busto piegato e le mani appoggiate sul letto, allora, da dietro, le ho penetrato la fica, spingendo avanti-indietro in modo che anche il fallo che mi penetrava si muoveva nello stesso modo, mentre lui, dietro di me, mi inculava con il suo cazzo che è veramente lungo e grosso, lo sentivo su fino all'intestino....è stato bellissimo, io e lei siamo venute in questo modo innumerevoli volte.
poi lui le ha penetrato il culo, facendola urlare di dolore e piacere, mentre io le mordevo i capezzoli. poi lei ha indossato il mio strapon e mi ha penetrato fica e culo mentre lui continuava a incularla.
i nostri umori erano laghi, ci colavano sulle gambe, sul pavimento, sul letto...poi, tolto lo strapon abbiamo succhiato il cazzo di lui finchè ci ha sborrato e pisciato in viso e in bocca.
mentre lui si menava l'uccello moscio per farlo indurire io e lei ci siamo messe a 69 e ci siamo leccate gli umori delle fiche e dei nostri culi finchè io le ho chiesto di pisciarmi sul viso e in bocca.
lei non voleva ma lui ormai eccitatissimo l'ha convinta così mentre lei, in ginocchio sopra la mia bocca aperta ci pisciava dentro, lui mi penetrava alternativamente fica e culo con il suo cazzo di nuovo enorme e lungo...io avevo raggiunto il massimo dell'eccitazione, così la mia fica ha iniziato a schizzare a getto facendomi gemere e tremare come se avessi la febbre.
poche volte riesco a godere in questo modo, è una sensazione particolare come se l'intero mio corpo e la mia mente diventassero lussuria pura, perdo coscienza di dove sono e chi sono, percepisco solo piacere infinito.
Lo avete mai fatto in un cimitero?
Vi assicuro che, essendoci sempre gente anche nei giorni feriali, non è facile, anche per me che l'ho fatto diverse volte...solo una volta c'erano poche persone poichè era appena nevicato.
Indossavo solo la pelliccia, calze autoreggenti e stivali con tacchi da 14 cm., per il resto ero nuda.
Il mio giovane accompagnatore non immaginava che fossi nuda sotto la pelliccia. Avevo accettato il suo invito ma a patto che mi accompagnasse al cimitero a trovare mio padre defunto.
Ma prima di arrivare alla cappella di famiglia, mi fermai davanti alla lastra di marmo della tomba di un amico di mio padre coperta di neve, mi strinsi a lui e lo baciai infilandogli la lingua in bocca, poi aprii la pelliccia contro di lui e allora, sentendomi nuda, cominciò ad eccitarsi e stette al mio gioco.
Aprì il cappotto e tirò fuori un uccello enorme dai pantaloni.
Coperta dalla pelliccia, mi sdraiai sulla lastra, tenni aperta la pelliccia sul davanti, lui si sdraiò su di me e lo avvolsi nella pelliccia, mentre mi penetrava la fica col suo cazzo bollente fino a che sentii un fiotto di sperma caldo che mi riempiva tutta, poi ancora e ancora...
Il mio corpo e il mio cervello erano un rigurgito di lussuria,
Avevo perso la cognizione del tempo e del luogo in cui eravamo, sentivo solo il suo enorme cazzo ormai padrone del mio corpo.
Poi sentii delle voci mentre il suo membro scivolava fuori da me creandomi un senso di vuoto doloroso. Lo vidi inginocchiarsi di fianco a me mentre rapidamente mi copriva con la pelliccia.
Allora compresi: nonostante ci fosse un po' di nebbia, un anziano signore si era accorto di noi e il mio accompagnatore gli stava dicendo che io ero sua moglie, avevo avuto un mancamento sulla tomba di mio padre, e lui, essendo medico, mi aveva praticato subito la respirazione bocca a bocca e che ora mi stavo riprendendo.
L'anziano signore, un tipo molto arzillo, non aveva l'aria di credergli, e mi guardava le gambe e le cosce che erano rimaste abbastanza scoperte.
"Dobbiamo coprirla meglio e farla alzare dal marmo, l'aiuto io" - disse. E così si chinò e prese un lembo della pelliccia, lo alzò e vide che ero nuda. Mentre usava una mano per sistemarmi la pelliccia e coprirmi le cosce, aveva infilato l'altra sotto per palpeggiarmi. Il mio partner stava per cacciarlo via, dandogli del maniaco guardone. Io ero ancora in calore e questa scenetta mi stava eccitando ancora di più.
"Lascialo fare" - dissi al mio giovane accompagnatore - "e lei mi accarezzi pure, purchè mi lasci coperta sennò prendo freddo e svengo di nuovo". La mano del vecchietto salì fino ad accarezzarmi fica e clitoride, poi le sue dita mi penetrarono fino a far entrare tutta la mano.
Era bravo e mi stava eccitando da morire. Ha tolto la mano bagnata di sperma della recente scopata e me l'ha messa sulle labbra affinché la leccassi. Il mio accompagnatore era sconvolto ma anche eccitato.
Poiché stava per passare vicino a noi altra gente, l'anziano mi ha fatto alzare dalla lastra tombale, poi, seguito dal mio accompagnatore ammutolito, mi ha condotto dietro un grosso cipresso, ha tolto il suo arnese dai pantaloni mentre diceva all'altro di fare altrettanto, mi ha fatto chinare per prendere in bocca i due cazzi che mi venivano offerti, prima uno poi l'altro, infine entrambi contemporaneamente.
Io leccavo e succhiavo, succhiavo e leccavo mentre la mia mano libera scendeva ad accarezzarmi la fica bagnata.
Infine mi hanno sborrato in bocca prima il giovane, poi l'anziano, cosicché sono riuscita ad ingoiare lo sperma di entrambi.
Poi il mio accompagnatore, ancora eccitatissimo, mi ha fatto appoggiare le mani al tronco del cipresso, ha sollevato la pelliccia dietro, io ho allargato le gambe per aiutarlo e lui mi ha penetrato il culo con violenza tanto da farmi gridare. L'anziano intanto guardava. Alla fine di tutto, il vecchietto ci ha ringraziati e se ne è andato. Anche noi siamo usciti dal cimitero mentre lo sperma colava dalla vagina e dal culo sulle mie calze...
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