Mia moglie Lisa torna porca
Capitolo 1 - Lisa e le sue amiche
Mi chiamo Nando, ho 44 anni. Sono sposato da 9 anni con una splendida donna di 36 anni, Lisa: altezza 1,75, capelli lunghi lisci neri, bel culo, terza abbondante di seno, fisico non più da ventenne ma ancora appetibile. Abbiamo un figlio di 7 anni. Negli anni di fidanzamento e subito dopo il matrimonio facevamo delle scopate molto appaganti e Lisa si è sempre comportata da grande maiala. Aveva sempre qualche idea strana che ci faceva eccitare da morire e quando scopavamo era sempre una goduria immensa. Poi con passare del tempo, la nostra intesa sessuale si è un po’ affievolita, anche a causa della gravidanza e dalle preoccupazioni dei primi anni di crescita del bimbo. Ho sempre pensato che tutto questo fosse normale ma a me mancava davvero la Lisa troia che avevo conosciuto. Non è che non facessimo più certe cose, ma tutto era molto più soft e la cosa mi è sempre dispiaciuta. Ero convinto di non essere cambiato, ma l’innesco per quelle chiavate epiche dato da Lisa, non c’era più.
Ho parlato al passato perché un venerdì sera d’inverno, Lisa ha pianificato un uscita per cena con delle amiche e io sarei rimasto a casa con nostro figlio. Non accadeva spesso, ma era capitato altre volte in passato. Sono tornato da lavoro e Lisa si stava preparando per uscire. Mi ha chiamato in camera da letto e mi ha chiesto come stesse. Si era pettinata, truccata e vestita benissimo. Vestitino nero con gonna a pieghe al ginocchio, calze nere e scarpe gialle con tacco 12. Stava veramente bene, tanto bene che ho avuto un sussulto quando, salutandola e accarezzandole coscia e natica, mi sono accorto che sotto il vestito aveva indossato delle calze autoreggenti.
– Wow, oh dove devi andare stasera? – le dissi, un po’ preoccupato.
– Non ti preoccupare, solita pizza e dopo facciamo una bevuta in un locale in piazza. Sono con Clara e Tiziana, non facciamo tardi, se ti va aspettami! –
Ha preso il cappotto e la borsa ed è uscita di casa. Io sono rimasta dubbioso, ma stranamente, un po’ eccitato da quel comportamento. Dopo aver cenato e aver sistemato il bimbo a dormire, sono rimasto sul divano alla TV ma in testa avevo l’immagine di mia moglie che usciva di casa bella come il sole e la gelosia mi stava salendo. Dubitavo che fosse uscita con le amiche. Ero convinto che con quel tipo di abbigliamento doveva essersi vista con un amante o con qualcuno con cui doveva fare una certa figura. Non riuscivo a togliermi questa convinzione dalla testa, ma la cosa strana è che avevo il groppo in gola e il cazzo mi tirava. Era una sensazione nuova per me; stavo bruciando dalla gelosia, ma il pensiero che qualcun altro me la scopasse mi eccitava da morire. Ad un tratto intorno alla mezzanotte, mi è arrivato un messaggio da Lisa. Una foto, un selfie di mia moglie con le due amiche sorridenti a un tavolo di un Pub in città con un messaggino. “AMO’, TRA POCO TORNO A Casa” e un cuoricino. La sensazione di gelosia si è affievolita ad un tratto, ma è rimasta l’eccitazione. A questo punto non vedevo l’ora che tornasse. Avevo veramente una voglia pazzesca di mia moglie. Non ho risposto al messaggio, ho spento la TV e sono andata in camera da letto. Mi sono spogliato e mi sono messo su solo i pantaloni del pigiama, senza boxer. Mi sono messo a letto e ho spento le luci.
Dopo circa 40 minuti, mia moglie è rientrata. Ha aperto la porta d’ingresso e trovando tutto spento, si è tolta le scarpe per non fare rumore e si è diretta in camera. Io facevo finta di dormire. Lei ha acceso una luce soffusa, si è tolta il vestito ed è entrata nel letto lentamente. Ho aperto gli occhi e lei mi stava guardando. Non ha detto niente e ha portato la sua mano verso di me. Ha sentito che ero semi nudo e mi ha toccato il cazzo dritto dal pantalone. Si è soffermata, ha infilato dentro la mano e ha iniziato a massaggiarmi palle e cazzo. Ha avvicinato la bocca al mio orecchio e mi ha sfiorato con le labbra. Poi mi ha detto:
– Ti è piaciuto vedermi uscire di casa così vestita, vero? Ho visto come mi fissavi mentre me ne andavo. Sai, non mi sono nemmeno messa le mutandine! –
Ha detto questo mentre lo teneva in mano e lo muoveva lentamente su e giù. – E cosa hai fatto stasera? – gli ho chiesto. Non ha risposto, è andata giù e mi ha sfilato i pantaloni. Ha ripreso in mano il mio cazzo che era diventato duro come il marmo. Un massaggio alle palle e dopo, giù in bocca fino alla gola. Ha iniziato a pompare e mugolare e mi ha dato delle sensazioni che da tempo non provavo. A un certo punto si è tolta il cazzo di bocca, mi ha fatto cenno di allargare le gambe e ha iniziato a leccarmi le palle fino al buco del culo, lasciandomi fradicio di saliva. Poi ancora il cazzo in bocca mentre mi massaggiava palle e mi stimolava con un dito il buco. Mi stava regalando il più bel pompino della mia vita, anche perché non aveva mai provato prima a toccarmi il buco del culo. Non ho fatto in tempo a pensarlo che mi ha fatto scivolare il suo dito nel culo e mentre lo muoveva lentamente, ha iniziato a succhiare la punta della cappella continuando con l’altra mano a massaggiare la verga. Ho capitolato da lì a poco, copiosamente, nella sua bocca. Ha inghiottito tutto il mio succo mentre mi guardava e continuava a leccarlo dolcemente. Poi è salita su e ha iniziato a baciarmi in bocca. Con la lingua mi passava alcune gocce del mio stesso sperma. Ero in estasi, quasi mi stavo rieccitando. Si è fermata e si è accoccolata al mio fianco e portando ancora le labbra al mio orecchio mi ha sussurrato:
– Ti è piaciuto? Le chiacchiere che abbiamo fatto con le mie amiche mi hanno fatto venire alcune idee che voglio provare con te. –
– E cosa vi siete dette? – ho risposto io.
– Ci siamo confidate e mi sono resa conto che da un po’ di tempo ci siamo un po’ trascurati. Vogliamo rifarci? –
Ho fatto cenno di sì con testa e non ho fatto in tempo a dire niente, perché Lisa mi ha messo ancora una volta la mano sul cazzo e ha sbottato:
– Ti piacerebbe vedermi scopare con un altro uomo? –
Sono rimasto un po’ in silenzio e la mente mi si è riempita di pensieri e di idee. Dove voleva arrivare, mia moglie con questa battuta? Cosa aveva fatto durante l’uscita con le sue amiche? Cosa si erano dette? La sua mano ancora stava massaggiando il mio membro. Non so se per il massaggio e se perché gradivo l’idea di lei posseduta da un altro uomo, ma il cazzo stava tornando duro. La sensazione che avevo in quel momento era la stessa di quando era uscita di casa poche ore prima. Geloso, ma eccitato!
– Non lo so Lisa. Se penso a te con un altro divento matto, non voglio essere cornuto! E poi ti amo troppo. Non mi piace!! –
Mi ha guardato e mi ha sorriso. Mi ha baciato, mi ha sorriso ancora, maliziosa.
– Al tuo cazzo però mi sembra che piaccia la cosa… –
Si è abbassata, lo ha ciucciato di nuovo un paio di volte, si è fermata ed è scesa dal letto.
– Alzati!! – mi ha ordinato mentre apriva l’armadio e tirav fuori un dildo realistico, di quelli con la ventosa.
Lo ha attaccato allo specchio che abbiamo su una parete, uno specchio che riflette tutta la persona da capo a piedi. Ha alzato la luce della lampada e ha iniziato a simulare una sega al cazzo finto leccandosi prima una mano. Mi ha guardato con lo sguardo da maiala. Si è girata e ha iniziato a succhiarsi quel membro messo all’altezza giusta per stare leggermente piegata sulle ginocchia e, divaricando un po’ le gambe, mi ha mostrato uno spettacolo mozzafiato. Io sono rimasto un po’ a guardare e poi mi sono avvicinato per approfittare di quel corpo che fremeva di voglia. Con una mano si stava stimolando e massaggiando la fica; appena mi sono avvicinato, con la solita mano mi ha fermato. Si è staccata dal cazzo finto che stava succhiando e mi ha detto:
– Mettimelo in culo, mentre spompino questo porco!! –
Mi sono inginocchiato e ho iniziato a leccarla dal clitoride al buco del culo, vorace, quasi mi veniva da morderla. Lei ansimava e succhiava sempre di più. Mi sono alzato e ho appoggiato la cappella sul buchetto fradicio di saliva. Ho spinto piano, sono entrato un poco. Lei ha mugolato un po’. Ho tolto la cappella e l’ho riappoggiata.
– Sfondami!! – mi ha ordinato e io ho spinto almeno fino a metà, poi un po’ indietro e dopo un colpo fino in fondo.
Ha dato un gridolino di dolore e piacere e ha inghiottito del tutto il cazzo finto attaccato allo specchio. Io ho alzato lo sguardo e dal riflesso dello specchio ho visto i suoi occhi che mi fissavano e ho iniziato ad andare su e giù nelle sue viscere. Ha avuto un orgasmo mentre la pompavo, accentuato dal massaggio che si stava facendo al clitoride con le dita di una mano. Qualche goccia del suo succo di fica è caduta in terra, io ho continuato per un po’ a pomparle il culo.
– Sborrami in faccia – ha implorato.
Si è staccata, si è girata e inginocchiata davanti al mio cazzo. Me lo ha preso in mano e ha appoggiato la lingua sulla cappella, mentre me lo segava come una professionista. Sono venuto schizzando in bocca e sul viso e dove lei si dirottava i getti. Mi ha guardato mentre con le dita raccoglieva la sborra dalle guance, dagli zigomi, dalle palpebre e poi se le succhiava.
– La prossima volta voglio succhiare un cazzo vero! –
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