Revenge Porn a orologeria

Capitolo 1 - Una mamma in bikini

Giovanna Esse
a month ago

Confessioni sempre più stupefacenti e significative, me le inviano ed io le passo a voi, care lettrici e lettori di Giovanna.


Salve Giovanna Esse, sono uno dei tanti amici che hanno la passione di leggere e soprattutto scrivere le belle storie erotiche, quelle che, grazie ai vostri siti, possiamo trasmetterci e goderne come fantastico passatempo. Il mio nome reale è Giorgio, ed è con questo che desidero affidare a te questa incredibile esperienza, capitata da pochi giorni… e proprio al sottoscritto.

Rubo poche righe a descrivermi e non certo per “celebrare” le mie doti virili, al contrario. Ci tengo proprio a dire che vado per i sessantaquattro. Persona gradevole (mi dicono), abitudinariamente sposato ma senza più passione e quasi totalmente senza sesso, perché con la mia signora non c’è nulla che ci leghi più, se non i figli e il rispetto reciproco. Quindi: non sono né un playboy attempato né un cacciatore di facili avventure… il mio svago, come per tanti è scrivere questi racconti, a volte inventando a volte rivivendo le passioni (e qualche perversione) del passato.


Or dunque…

la prima settimana di questo afoso luglio siamo riusciti a ritagliarci una vacanza al mare, in quei luoghi del sud che più amiamo, colorati, coloriti e affascinanti per chi ama il mare trasparente e le calette nascoste, circondate dalla macchia mediterranea.

Dopo un paio di giorni dall’arrivo ci siamo ritrovati con dei vicini d’ombrellone abbastanza più giovani di noi… per la verità fu prima mia moglie a conoscerli e poi a parlarmene.

“Persone simpatiche, gentili… lei molto graziosa… hanno due bambine…” eccetera!

Poi li ho conosciuti anche io. Scambio di chiacchiere sugli argomenti di sempre, e mi ha fatto piacere trovare, in lui, una persona schietta e aperta, intelligente, con cui finalmente scambiare un po’ di parole senza incontrare un muro di ottusaggine e di banalità. Per essere totalmente onesto devo aggiungere che: no, non mi era sfuggito che LEI era veramente graziosa; non alta, un corpo ad anfora assai appetitoso con quei pochi chiletti in più rispetto a una ragazzina, e degli occhi intelligenti, attraenti… quasi magnatici. Intanto non ho assolutamente pensato ad altro se non che mi piaceva moltissimo… e senza indugiare in alcun desiderio trasgressivo, più che altro per rispetto della loro giovane età e della gaiezza di una famigliola felice.

Il giovedì sera organizziamo una pizza, seguendo le nostre indicazioni rispetto a un locale caratteristico, carino e soprattutto fresco.

Nell’atmosfera rilassante ci siamo piaciuti molto l’un l’altro e ci siamo sentiti affiatati con altre persone come non mai dai tempi della pandemia… insomma ci siamo ritrovati praticamente in amicizia e non come ipocriti conoscenti, attitudine attualmente assai in voga.

Più tardi, con le bambine ormai a letto, ci siamo intrattenuti sul patio della loro casetta gustandoci una sangria di pesche gialle e vino frizzante, approntata dal sottoscritto.

Ah, dimenticavo una premessa, importante per capire poi il seguito: personalmente, sin dalla sera prima, avevo intravisto una somiglianza, un déjà-vu, della signora con qualcuna già vista, già incontrata… ma evidentemente sapevo che si trattava di un caso, in quanto era altamente improbabile che ci fossimo mai conosciuti prima. Lo dissi perfino a mia moglie, concludendo col nostro classico mondo di dire “quella donna ha una faccia conosciuta”

Comunque tirammo veramente tardi, tra una chiacchiera, un ragionamento, persino qualche “pensiero filosofico o poetico”, dedicato alla luminosa luna piena che ci attraeva dal cielo scuro. Si parlò anche di lavoro e infine, in un impeto di sincerità e di civetteria, ci tenni ad aggiungere che non ero soltanto un ragioniere in odore di pensionamento, ma che amavo scrivere, riscuotendo un certo successo in quanto a numero di letture…

Mia moglie non gradì questo mio esordio finale ma io ormai ero gasato e un po’ brillo… e quindi aggiunsi che eccellevo in racconti erotici, anzi rincarai la dose, dicendo che collaboravo con alcuni siti erotici o porno.

Straparlando, soprattutto corroborato dalle incitazioni di lui che, probabilmente, si stava prendendo un po’ gioco di “questo vecchio satiro” che, alle soglie dell’impotenza senile si comportava da “cazzaro”, millantando le sue imprese narrative. Inoltre, come tutti i mariti giovani, cercava forse con le mie butade di incuriosire e di eccitare la mogliettina.

La moglie, invece, non ascoltava con altrettanta leggerezza, anzi sembrava abbastanza rabbuiata a causa dell’argomento, tant’è che, ripreso il controllo di me stesso, mi scusai con tutti, e principalmente con lei; anche se, in fondo, non avevo pronunciato una sola parolaccia né sottinteso alcuna porcheria.

Solo che, per onestà, devo dire che poi feci di tutto per dimostrare che tale attività era da me seguita anche dal punto di vista tecnico: che mi occupavo pure dei video; che vedere tante porcherie ti disgustava invece di eccitarti… e via di seguito, denigrando il mondo della pornografia nel quale io, povera vittima del sistema, ero cascato… beninteso senza ricavarne piacere alcuno.

A salvarmi dal cul de sac in cui mi ero cacciato intervenne mia moglie, tirandomi via giusto in tempo.

“Scusatelo… è l’età… e il vino… è ora di riportarlo nel frigorifero, così gli calmo i bollenti spiriti!”