ELEONORA

Capitolo 5 - SCOPIAMO A LETTO

Ci mettiamo d'accordo di vederci a casa sua Sabato sera, io ordino le pizze. Mi presento a casa sua mi apre vestita con una maglia che non si capisce se è piccola o il seno la fa accorciare lascia scoperto l'ombelico e un paio di t-short, che mettono in evidenza il culo, davanti si vede lo spacco della figa. Come entro mi butta le braccia al collo ed iniziamo a baciarci, le mie mani sono sui suoi glutei e ne tasto la consistenza, poi mi fa accomodare in soggiorno, si vede che ci abita una donna tutti i mobili moto belli, mi offre da bere, poi seduti sul divano ci continuiamo a baciarci, lei fa il gesto di togliersi la maglietta io la fermo dicendo "se apri così la porta al driver minimo gli viene un infarto" "hai ragione" mentre parliamo suona il campanello, è arrivata la pizza io le dico "trovo una posizione in modo che possa vedere la faccia quando ti vede" infatti come la vede ha gli occhi fuori dalle orbite, lei ritira e ringrazia. Torniamo in soggiorno lei appoggiando le pizze nel cucinino mi dice "non ho ancora fame voglio altro" ridiamo e sedendosi di nuovo cominciamo di nuovo a baciarci, ovviamente lei ha la mano sul mio pacco mentre io dopo averle sfilato la maglia le lecco i capezzoli, poi smetto e le dico "togliti anche gli short" lei si alza e girandosi di spalle mi fa vedere prima il culo e poi girandosi la figa, le dico "dai vieni a baciare altro" lei si inginocchia e mi sbottona i pantaloni, ed essendo senza boxer, si trova subito davanti il mio cazzo duro, non perde tempo inizia subito a leccarlo, io nel frattempo mi sono tolto la camicia, mi alzo col sedere quel tanto che basta in modo di sfilarlo, lei smette il pompino e dice "ora siamo pari" "dai vieni a sederti sopra" lei monta subito sopra le mie gambe e se lo mette dentro, poi dice "finalmente" io ho la lingua impegnata a leccare i capezzoli, lei gode subito seguito da me, vengo dentro mentre lei mi abbraccia, muove il bacino come se volesse mungermi fino all'ultima goccia, togliendosi mi dice "vado a lavarmi" io "che ne dici se restiamo nudi fino a domani" "buona idea". Torna e vado io, quando torno mi dice "non sono abituata a stare nuda in casa e tu" "appena posso non mi faccio problemi mi sento libero" ci sediamo e mangiamo, io ogni tanto la tocco e lei "lascia stare che se no godo" finito mettiamo apposto i cartoni delle pizze e dico "sarei stanco andiamo a letto" "si certo di sicuro non a dormire". Ci di stendiamo nel letto ed incominciamo a baciarci toccandoci, siamo entrambi eccitati la faccio stendere e con la lingua inizio a leccarla, fino alla sua figa e li inizio a gustarmi la sua goduria, lei geme e fa gridolini di piacere, poi mi stendo e la metto sopra di me ricominciandola a leccare, lei lo prende subito in bocca e se lo gusta, io, ovviamente con la punta della lingua lecco anche il suo ano, lei prima sembra essere infastidita poi si abitua, gode, ma la stessa cosa faccio io, non ne perde neanche una goccia. Siamo di nuovo distesi con le nostre facce che si guardano lei dice "sei un bel maialino" "perchè non te piaciuto" "no anzi ma adesso capisco perchè Maria parlava entusiasta del sesso che facevate" "meno male io le donne voglio che godano anche senza scopare" "ci riesci bene" poi restiamo a guardarci lei dice "forse è meglio che ci riposiamo che domani la vedo pesante come giornata" ci baciamo. Mattina mi sveglio e sento qualcosa di bagnato sul cazzo, alzo la testa e vedo lei che me lo sta leccandoti allora dico "buongiorno" lei smette e guardandomi risponde "ti ho disturbato, sai sono andata a gabinetto e al mio ritorno era bello dritto e duro e non ho resistito" "mmmmmm questo è un bel buongiorno" poi lei riprende e mi fa godere, io inizio a toccarla ma lei mi ferma dicendo "vado a preparare la colazione" "io vado a gabinetto" faccio i miei bisogni vado in soggiorno e vedo lei girata di schiena davanti alla cucina che prepara il caffè, la prima cosa che noto è il suo culo è il mio cazzo riprende vita, mi avvicino le prendo i seni e lo appoggio tra le chiappe e lei girandosi mi blocca dicendo "prima colazione poi continuiamo la lezione" facciamo colazione, laviamo tutto io prendo un po' di marmellata e la metto sulla cappella e dico "oh guarda è caduta un po' di marmellata" lei ridendo dice "aspetta che pulisco" e se la lecca, poi prende il vasetto e si mette a pecora sul divano e se spalma un po' sulla figa "oh guarda è successo anche a me" io mi avvicino e le prendo il vasetto e ne spalmo anche un po' sul buchino del culo, poi inizio a leccare prima la figa e poi il buchino, cercando di infilarle la lingua dentro lei grida "come la usi bene la lingua" io non smetto anzi con un dito massaggio il clitoride sento lei che grida "si godo godo" poi aggiunge "dai andiamo a letto che voglio che me lo metti in culo" si alza e prendendomi la mano andiamo in camera, io prendo il tubetto del gel che ho portato ed inizio a spalmarlo sul buco, poi inizio ad entrare con un dito, lei prima si tira avanti poi si spinge indietro a prenderlo meglio, ora le dita sono due "mi stai facendo male" "chi vuol godere deve soffrire" poi mi spalmo il cazzo e lo appoggio, lei "fai piano" inizio a spingerlo, il buco cede ed io entro con la cappella lei "toglilo mi fa male" io non ascolto ed inizio a spingerlo piano piano dentro, arrivato a metà mi fermo, lo tiro un po' indietro e mentre lei dice "basta fa male" io lo infilo tutto, lei grida e morde le lenzuola, quando si è calmata inizio a muovermi dentro e poi a scoparla lei continua a pregarmi di smettere che fa male, ma io continuo con le mani le prendo i fianchi ed inizio a sbatterlo dentro e fuori, le sue proteste si affievoliscono, poi il silenzio, nella camera si sente solo il rumore del mio bacino che sbatte contro il suo sedere, poi sento che comincia a dire "prima faceva male ma ora mi sto abituando e mi piace" io sentito le sue parole la scopo sempre più forte finchè non la sento urlare "sto godendo si sto godendo" io gli dico "ora ti riempio" ed inizio a sborrare, sono tutto dentro che sborro mentre sento lei che dice "lo sento com'è calda me lo hai rotto" io lo estraggo e vedo la sborra colare dal buco, lei si sdraia ed io vicino a lei.