Iniziazione al sesso

Capitolo 16 - CONOSCO LA MIA FUTURA MOGLIE

Finito il militare, in cerca di un lavoro con assunzione a tempo indeterminato, accettai di tornare a lavorare in tipografia. Misi subito in chiaro con la proprietaria, che non avrei soddisfatto le sue voglie sessualità, se voleva poteva farmi dei pompini, piuttosto le dissi "tua figlia me la scoperei volentieri" lei, sgranato gli occhi mi disse "è fidanzata e fedele" io ridendo "si fedele di farsi sbattere da tutti quelli che hanno soldi" lei si infuriò ma il cornuto del marito mi voleva perché mi considerava un buon tipografo. Ma durò poco perché trovai una ditta con delle rotative che cercavano operai, fui assunto e facendo i turni anche mia zia smise di avere pensieri sul mio cazzo. Passarono degli anni e finalmente conobbi la ragazza che sarebbe divenuta mia moglie. Gli inizi non furono dei migliori, lei arrivava da una storia con un ragazzo, che dopo tante promesse l'aveva sverginata e poi lasciata. Ci misi dei mesi dopo un primo tête à tête con le mani, lei mi fece godere solo massangiandomi sopra i pantaloni, io facendogli un ditalino, poi più niente, come accennavo un approccio lei mi minacciava di lasciarmi, io ero innamorato ed accettai. Poi una Domenica la andai a prendere e mentre decidevamo dove andare lei mi disse "io un'idea l'avrei" mentre parlava alzò la gonna e mi fece vedere che indossava delle autoreggenti nere e degli slip trasparenti dove si intravedeva il pelo, io non risposi misi in moto e partii per andare in un posto appartato, mentre stavamo andando mi disse "ti voglio bene ma non vorrei che facessi come l'altro" io risposi "tranquilla voglio che ci sposiamo e che sia tutta mia". Arrivammo iniziammo a baciarci e a toccarci, la mia mano prese il possesso della sua figa, era bagnatissimo, la feci godere come le infilai un dito, in un attimo di pausa tirai giù pantaloni e mutande, restando col cazzo duro bello in vista, lei spalancò gli occhi e disse "ma l'altro non c'è l'aveva così" io prendendole la mano e facendoglielo impugnare risposi "era più grosso" lei ridendo "no più piccolo non è che mi farà male" io "dobbiamo provare ma io lo infilerò piano" poi mentre lei lo guardava e continuava a massaggiarlo le presi la testa e cercai di portarla verso di lui, lei si tirò indietro e tolse la mano dicendo "anche se non sono più vergine non sono una puttana" io capendo di aver sbagliato, infilandole un dito in figa le dissi "allora tolgo il dito e ci metto questo" lei baciandomi mi prese ed allargando le gambe mi tirò su di sé feci fatica a farlo entrare ma poi una volta dentro capii che era stretta, iniziai come promesso a scoparla piano, poi lei mi disse "dai che sto godendo" io allora accellerai, lei con un tremito godete, poi fu la mia volta, senza preservativi mi tolsi e venni sulla sua pancia, lei mi spinse via dicendo "che schifo" io col cazzo che gocciolava rimasi a fissarla poi presi delle salviette umide ed iniziai a pulirla, lei mi osservò poi disse "mmm sei molto gentile" io finito di pulirla avvicinai la salvietta al naso per sentire il profumo della sua goduria lei guardandomi disse "ma cosa fai?" io "sento il tuo profumo che è magnifico" ci dicemmo che la prossima volta avremmo comprato dei preservativi, quel pomeriggio scopammo altre due volte. Ormai avevo ottenuto la sua fiducia ed iniziammo a scopare tutte le Domeniche, vincendo le sue ritrosie le insegnai a infilarmi un preservativi, poi passai al pompino. Aveva il ciclo e le dissi "pensavo di scomparti" lei "no con le mie cose no" io "allora fammi almeno una sega" lei "uffa ma se non facciamo niente mica succede qualcosa" io "potresti imparare a leccarlo" lei diventando tutta rossa "mica sono una puttana che lo lecca in macchina" io "sono il tuo ragazzo, mica un cliente" lei "no perchè poi chissà cosa pensi di me" io "che tu sei la mia donna e ti rispetto anche se me lo prendi in bocca, anzi ti sentirei più mia" lei guardandomi rispose "sei sicuro che non cambi idea io non lo mai fatto" io "tranquilla" intanto mi spogliai e le presi la mano mettendola sul mio cazzo duro, lei si guardò intorno poi disse "e se qualcuno ci vede" mentre parlava si avvicinò con la faccia io "tranquilla io guardo che non ci sia nessuno, dai inizia a baciarlo" lei infatti mi diede un bacio sulla cappella poi le dissi "bene ora con la lingua lo lecchi tutto fino alle palle" lei ubbidiva, "ora vieni su e infilatelo in bocca" lei per la prima volta prese un cazzo in bocca "ora vai su e giù e con la lingua fai come quando limoniamo" lei ubbidiva e infatti stava diventando sempre più duro, lei ad un certo punto se lo tolse dalla bocca e mi disse "quando stai per godere dimmelo che così mi tolgo" io feci cenno di sì con la testa, lei ricominciò e in poco tempo le tolsi la testa per vedere una copiosa sborrato uscire, lei tolse la mano ed io riprendendola le dissi "finisci il lavoro finché non esce più niente" una volta finito mi pulii ma restai con il cazzo fuori, poi le presi la bocca e limonammo, lei ad un certo punto mi disse "adesso chissà cosa pensi di me" io "penso che ho scelto la persona giusta e mi piace che ti ho sverginato la bocca" lei "si magari che sono proprio una puttana" io la guardai negli occhi e le dissi "hai ragione tu sei la mia puttana tutta per me" poi ci bacciammo, quel pomeriggio fece un altro pompino. Da quel giorno ogni volta che scopavamo prima se lo leccava, io le massaggiavo la figa e quando la scopavo aveva già goduto. Col tempo capii che facevo seriamente, le confessai il mio passato di servitore di donne dicendole "come vedi io ho fatto la puttana" infatti col tempo ci sposammo ed ottenni anche il suo culo ma questo è il prossimo racconto

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