Intervista ad Annalisa Atomic Blonde, creator di OnlyFan al Xmas Comics&Games di Torino

Dopo dieci anni in un’agenzia di grafica, la pandemia ha cambiato tutto. Annalisa ha trovato una nuova strada, più libera e audace, entrando nel mondo dei contenuti erotici digitali.

Mike

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Ospite allo Xmas Comics&Games di Torino, ha raccontato la sua storia, senza filtri, portando una visione moderna e provocatoria sull’amore, il lavoro e la sessualità.

Dal design al digitale: come nasce Annalisa Atomic Blonde

33 anni, laureata in Graphic Design, sommelier certificata e ex atleta di bodybuilding. La vita di Annalisa sembrava già scritta, ma poi è arrivato il Covid. Il lockdown e la cassa integrazione l’hanno spinta a esplorare un’alternativa fuori dagli schemi: «Ero bloccata a casa con troppo tempo libero e uno stipendio ridotto. Ho visto altre ragazze approdare su OnlyFans e ho deciso di provare».

Così, nel maggio 2021, ha pubblicato i primi contenuti soft: foto e video focalizzati su un dettaglio che piaceva particolarmente ai suoi follower: i piedi. Da lì, il passo verso contenuti più espliciti è stato naturale: «Oggi, dopo tre anni, questo è il mio lavoro a tempo pieno».

Libertà e pregiudizi: il prezzo di una scelta

Annalisa sapeva bene cosa l’aspettava: «Viviamo in una società che ha paura della sessualità e che giudica chi sceglie di esporsi. Ho ricevuto critiche, ho perso amici. Ma ero pronta: questa sono io e questa è la mia scelta».

A sostenerla, però, c’è sempre stato suo marito: «Separare vita privata e lavoro per me è naturale. Essere provocante online non ha mai influenzato la nostra relazione. Il sesso e l’amore sono due dimensioni diverse, e chi fa questo lavoro lo sa bene. Il nostro rapporto è solido perché si basa su fiducia e trasparenza».

E la gelosia? «Non fa parte del nostro mondo. La gelosia non dimostra amore, ma insicurezza. Credo che molte coppie si rifugino nella monogamia solo per abitudine, mentre la trasparenza – anche quando è difficile – è l’unica via per un amore autentico».

Monogamia: un mito da decostruire

Per Annalisa, il concetto di monogamia è antiquato: «È un costrutto sociale che limita la libertà delle persone. È naturale provare attrazione per altri, anche quando si è in coppia. L’importante è distinguere la monogamia sessuale da quella affettiva. Costruire un legame profondo con qualcuno non esclude che possano esistere altre attrazioni».

Una visione non convenzionale, ma chiara: «L’amore vero è libertà, non possesso. Può spaventare, ma quando c’è fiducia, tutto diventa più semplice».

Sex work: il grande tabù italiano

Annalisa denuncia la difficoltà di chi sceglie di lavorare con il proprio corpo in Italia: «Il sex work digitale non è riconosciuto, eppure esiste da sempre. In altri Paesi il dialogo è più aperto, qui si combatte contro pregiudizi radicati».

E guarda al futuro con lucidità: «Questo settore diventerà sempre più digitale. Negarlo è ipocrita. Accettarlo significa dare dignità a chi lavora e tutelare questa professione. La sessualità non è un nemico: è una parte naturale della nostra vita, e merita rispetto».

Annalisa Atomic Blonde non chiede comprensione: vuole solo che il mondo impari ad accettare ciò che esiste da sempre.